giovedì 13 maggio 2010

L'album di Edmond



Edmond, trincea di prima linea
L'album che chiameremo di Edmond, racconta la prima guerra mondiale sul fronte belga, da Ypres alle spiagge dell'Oceano Atlantico. Il Belgio, dopo l'invasione dell'agosto del 1914, si era ridotto ad una piccola striscia di territorio in cui inglesi, francesi e belgi cercavano di resistere alla pressione tedesca in questo settore del Fronte Occidentale. Era un punto importante dell'intero fronte perchè da qui i tedeschi avrebbero potuto occupare i porti francesi e minacciare direttamente l'Inghilterra e, cosa di grande importanza, interrompere il flusso di aiuti che proveniva dagli Stati Uniti d'America. Il proprietario dell'album si chiamava Edmond, leggiamo il suo nome dietro una fotografia, e doveva essere un alto ufficiale dell'esercito belga. Di lui non sappiamo altro e non sappiamo neppure se fu l'autore delle fotografie raccolte nell'album.
Forse fu il suo attendente a fotografare, forse ebbe le fotografie da altri ufficiali; scorrendo le immagini di
questo documento fotografico possiamo vedere cosa accadeva nelle linee belghe e nelle retrovie. Molte fotografie furono eseguite nelle vicinanze di Dixmude, la cittadina che dopo i fasti del suo passato di centro tessile nel Medio Evo, subì gravi distruzioni e divenne uno dei cardini dell'intero fronte. L'interesse dell'album sta nel fatto che le immagini coprono un periodo molto lungo, dall'inizio del 1915 al 1919. Le prime fotografie mostrano la visita dei sovrani del Belgio sulle linee del fronte: Alberto Primo con l'elmetto sul capo visita le trincee nel 1916, la regina Elisabeth nel 1915 compie un'ispezione e si sporge da una trincea per osservare il nemico.

Alberto Primo in trincea, 1916
La regina Elisabeth si sporge per osservare le linee nemiche, 1915


Le fotografie della regina furono pubblicate anche da Le Miroir. Altro elemento importante dell'album sono le cerimonie militari che si svolgono sulle spiagge di Bray Dunes o di De Panne alla presenza dei sovrani. Il re e la regina guiungono a cavallo e voglio essere presenti perchè nella guerra si gioca non solo il loro regno, ma la stessa sovranità del Belgio. La vita nelle trincce è documentata attraverso numerose fotografie in cui vengono mostrate situazioni diverse e si ricostruiscono momenti di guerra: il lancio di una bomba, una mitragliatrice in azione, i soldati con le maschere antigas oppure ripresi in momenti di pausa.

Mitragliatrice in azione



Soldato in trincea con lancia granate

La guerra vera possiamo osservarla in un'immagine in cui la linea di trincee è sovrastata da una grande nuvola di fumo.

Bombardamento tedesco
Le fotografie riprendono anche alcuni punti delle linee tedesche, posti avanzati di osservazione e il paesaggio completamente sconvolto della terra di nessuno.

Visione generale delle linee tedesche

Posto di osservazione tedesco
Altro elemento importante di questo album e che ci riconduce alla presenza della morte, sono le immagini di alcuni cimiteri militari organizzati in modo provvisorio e i funerali di ufficiali caduti. Una fotografia è particolarmente interessante: in un piccolo cimitero qualcuno ha posto su una croce una falce e un fucile incrociati come ultimo ricordo di un soldato morto in difesa della sua terra. Forse si trattava di un militare originario dei luoghi in cui si stava combattendo.

La falce e il fucile
Le fotografie dei funerali invece testimoniano l'attenzione dei soldati verso la sepoltura dei loro compagni: una cerimonia che doveva svolgersi secondo le regole precedenti lo scoppio della guerra. L'alto numero dei caduti e il fatto che molti corpi fossero lasciati insepolti a marcire o fatti a pezzi dalle artiglierie, lasciava un forte senso di vuoto tra i combattenti: dare una sepoltura onorevole ai caduti significava anche ricongiungere il mondo della guerra totale a quello che i soldati si erano lasciati alle spalle con lo scoppio della guerra e che era fatto da abitudini e riti ben codificati.

Funerali di un ufficiale
Edmond appare in alcune fotografie, in una è anche in prima linea e in altre mentre ispeziona le linee. Una fotografia del 1918 documenta la fuga di alcuni soldati tedeschi che disertano per raggiungere le linee nemiche, sono figure confuse che testimoniano il senso di sbandamento dei tedeschi nell'autunno del 1918.

Tedeschi in fuga
L'album si conclude con l'entrata dell'esercito belga nella città di Bruges e con la visita del Presidente della Repubblica Francese in Belgio, dopo la cessazione delle ostilità.

Alberto Primo e il Presidente della Repubblica francese Raymond Poincaré
 Le fotografie sono quasi tutte accompagnate da didascalie, alcune sembrano scritte in un periodo successivo. I luoghi fotografati sono descritti, ma non è sempre facile identificarli su una cartina geografica e sarebbe interessante rivisitare il fronte alla luce di queste fotografie. Chi si reca in Belgio e visita i luoghi documentati nell'album di Edmond, avverte una strana sensazione di silenzio e di vuoto: questa terra venne avvelenata da milioni di proiettili tossici e letteralmente sconvolta dalle artiglierie. In una fotografia, un gruppo di soldati si affaccia sui bordi di un grande cratere riempito dall'acqua delle intense piogge che cadono frequenti sull'intera regione.

Cratere con tre soldati

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