sabato 14 novembre 2015

Il bombardamento di Parigi del 30 gennaio 1916

Avremmo voluto pubblicare questo post, in preparazione già da tempo, senza l'incalzare delle notizie che giungono, in questa mattina del 14 novembre 2015, da Parigi in cui si é verificato un attacco terroristico da parte dell'Isis di inusitata violenza contro persone inermi e che rende necessaria una risposta dura, intelligente e unitaria di tutto il mondo civile. Il tema di questo post é il terrore contro le popolazioni civili delle città generato dagli attacchi aerei nel corso della Prima Guerra Mondiale, le fotografie che vedrete furono eseguite dopo il bombardamento. Oggi le immagini vengono registrate quasi in tempo reale, ma la sostanza non cambia: la guerra si é trasformata ed é bene capire quali furono le origini di questa trasformazione.


Nella storia della guerra l'arma aerea venne impiegata per la prima volta in modo sistematico durante la Prima Guerra Mondiale, la fotografia e i reportage che vennero pubblicati sulle riviste dell'epoca consentirono ai lettori di vedere a pochi giorni di distanza la novità di un bombardamento dal cielo. A noi oggi capire  come le immagini delle distruzioni e della morte delle persone, venivano utilizzate al fine di cementare la resistenza contro l'avversario. La Germania fu la nazione che  investì di più nell'arma aerea e i dirigibili Zeppelin divennero quasi un simbolo della guerra tedesca. Parigi era stata bombardata dagli Zeppelin sin dall'agosto del 1914 e i tedeschi avevano sfidato le barriere naturali che proteggevano l'Inghilterra per effettuare bombardamenti che avevano provocato distruzioni e danni. Non sempre i dirigibili tedeschi uscivano indenni da queste missioni, molti furono gli Zeppelin abbattuti, ma la loro presenza nei cieli continuò a terrorizzare le popolazioni civili sino alla fine della guerra. Con il bombardamento aereo la guerra totale e industriale perfezionava le sue capacità distruttive e gli attacchi sulle città avevano lo scopo di indebolire il morale della gente che si trovava esposta ad un'aggressione di tipo  nuovo e devastante. Vediamo come la rivista francese Le Pays de France informò i lettori sull'attacco che gli Zeppelin tedeschi avevano sferrato sul popoloso quartiere parigino di Menilmontant; gli articoli e i servizi fotografici sono pubblicati a breve distanza dagli avvenimenti nei numeri del 10 e del 17 febbraio 1916.
10 febbraio 1916
Le Pays de France innanzitutto presenta gli Zeppelin e le misure di difesa adottate per proteggere Parigi da questo attacco.

Pag 6
"Gli zeppelin sono ritornati all'ordine del giorno rinnovando i loro attacchi criminali su Parigi e l'Inghilterra. Vediamo le fotografie di uno zeppelin che esce da un hangar e al di sotto la coppa del mostro dell'aria; a sinistra vediamo le riparazioni per le avarie causate dagli shrapnells; a destra il condotto che conduce alla camera della mitragliatrice; al disotto della camera un sacco riempito d'acqua per le prove di caduta dei proiettili. Nei medaglioni, due delle bombe cadute su Parigi."

La preoccupazione per lo scoraggiamento della pubblica opinione é forte. Probabilmente su suggerimento delle autorità militari, ci si affretta a pubblicare alcune fotografie che mostrano l'apparato di difesa della capitale francese.

Pag 7
"Se gli zeppelin sono potuti giungere, non e' per gli errori nelle misure di protezione prese. Due potenti proiettori sono stati installati sulle torri; osservatori vigilano dalle impalcature speciali; cannoni contraerei sono piazzati in diversi punti del campo trincerato; proiettori installati su automobili permettono di seguire gli zeppelin nella loro marcia; posti d'ascolto molto sensibili scoprono il rumore del motore delle aeronavi."
Grande spazio nei servizi fotografici hanno le immagini delle vittime e al primo posto ci sono bambini e fanciulli.



Pag 8
"Nei medaglioni, le fotografie di qualcuna delle vittime delle bombe dello Zeppelin: a sinistra, le sorelle Chouckmann, piccole russe di 7 e 5 anni, ferite; Lucie Petitjean,15 anni,  fatta a pezzi da una bomba; a destra, Mme Sarah Anezin, 61 anni, rifugiata da Jeumont, gravemente ferita. In alto nella pagina, la casa del sottobrigadiere Bidault, ucciso, sua moglie e sua suocera furono ferite; in basso, un albero sradicato dall'esplosione di una bomba."
Si mostrano anche i danni materiali provocati dalle bombe, la fotografia che segue é un'immagine forte: la distruzione e la morte non sono venute dall'artiglieria, ma dal cielo. L'uomo che prende appunti é veramente poca cosa dinnanzi alla distruzione.

Pag 9
"Nel loro comunicato i tedeschi hanno dichiarato che i loro zeppelin avevano bombardato la fortezza di Parigi. Questa casa, molto lontana da somigliare ad una fortezza, fu attraversata dall'alto in basso dalla una bomba. Dieci persone furono uccise, tra cui  sei donne e due bambini. L'ammasso di rovine era talmente considerevole che impedì a diversi locatari, abitanti in un immobili dietro a questo, di uscire dalle loro case."
Il bombardamento aereo non solo provoca morte e distruzione, ma mette a dura prova il funzionamento delle città che ormai sono organizzate secondo logiche dettate dalla modernità, in primo luogo nel sistema dei trasporti.

Pag 10-11
"La prima bomba lanciata dallo zeppelin e' esplosa sul terrapieno di un boulevard esterno e ha forato la volta del metro."

"Il primo ordigno non ha fatto  vittime, ce ne sarebbero state se la caduta fosse avvenuta due minuti prima perché in quel momento un treno carico di viaggiatori era passato in quel punto. Nel medaglione la linea della metropolitana dopo l'esplosione. Il traffico dei treni non fu interrotto che poche ore."

"Ancora due case demolite! Da sinistra a destra, partendo dall'alto della pagina, un muro distrutto dall'undicesima bomba.-Il generale Perreau sul luogo della catastrofe. Un buco aperto da una bomba. Sempre nello stesso popoloso quartiere: appartamento di un piano dove due persone furono uccise. Tre edifici distrutti in un piccolo passaggio, ci sono stati due morti e un ferito."
Altre vittime dello Zeppelin

"Alcune vittime dello Zepellin la sera del 30 gennaio. Iniziando dall'alto della pagina e da sinistra a destra: Mme Leon, uccisa; M.  Petitjean, in licenza di sei giorni, ucciso; Mme P etitjean, uccisa; Andre Leriche, 18 mesi, Raymond Leriche, figli di Mme Leriche, uccisi; Jean Leon, 9 mesi, figlio di Mme Leon,ucciso; Henri Petitjean, 12 anni, ferito; Mme Leriche, uccisa; Maurice Forest, 15 anni, ferito."
Funerali delle vittime Le Pays de France, numero 70 del 17 febbraio 1916
Pag 14

"Il 7 febbraio Parigi ha celebrato magnifici e commoventi funerali alle vittime dello zeppelin. l feretri posti su affusti di cannoni, ornati con fasci di bandiere, furono condotti sino alla chiesa di Menilmontant, poi al municipio del xx quartiere dove i rappresentanti del governo resero il supremo omaggio alle vittime della barbarie tedesca."

Pag 15
"Una folla enorme, silenziosa, raccolta, si e affollata lungo il percorso e ha seguito il corteo per giungere a Pere-Lachaise dove c'e' stata l'inumazione. Sotto i veli di stoffa violetta che ricopriva i carri funebri, si potevano scorgere i piccoli feretri dei bambini che le bombe dello zeppelin hanno massacrato, e gli occhi si riempivano di lacrime e i cuori gridavano vendetta."


Con la parola "vendetta" si chiudono i commenti alle fotografie che abbiamo presentato, nelle guerre successive alla Grande Guerra le vittime civili aumentarono in tal modo da superare di gran lunga quelle militari. Oggi non si tratta di vendicare, ma di ristabilire la convivenza civile e l'ordine tra le nazioni. Non bisogna confondere l'Islam con l'Isis, sarebbe un errore imperdonabile, ma questi assassini vanno fermati.