lunedì 24 maggio 2010

Der grosse krieg in bildern- 2° parte

La guerra, se si intende con questa parola la violenza e la morte, su “Der grosse krieg in bildern” sembra quasi assente. La rivista viene pubblicata per far conoscere agli europei che riescono a procurarsela, le ragioni della guerra tedesca. Scorrendo i primi numeri, sembra di assistere ad una versione per immagini dei manifesti degli intellettuali e docenti universitari, in cui si controbatteva alle accuse rivolte contro la Germania: i tedeschi combattono una guerra di autodifesa e non sono simili agli unni, la cattedrale di Reims era un posto di osservazione e come tale andava eliminato, sulla torre della biblioteca del municipio di Lovanio erano state piazzate delle mitragliatrici, i prigionieri francesi sono trattati in maniera umana, i bambini dei territori occupati vengono sfamati dai soldati tedeschi, contro l’esercito del kaiser sono stati scatenati popoli di razza inferiore che vengono indicati anche come cannibali, l’amministrazione tedesca nei territori occupati sta lavorando per far rinascere l’industria e l’agricoltura, le popolazioni soggette all’occupazione lavorano con disciplina.
Der grosse krieg in bildern
Cattedrale di Reims semidistutta
N° 1 1915
Der grosse krieg in bildern
Biblioteca del Municipio di Lovanio
N°1 1915
Der grosse krieg in bildern
Soldato tedesco che sfama un bambino belga
 Il messaggio visivo è veicolato come uno spettacolo a lieto fine. Conoscendo la successiva storia della Germania, una pubblicazione di questo tipo in mano ad un cittadino dotato di poco senso critico e imbevuto dello spirito prussiano di disciplina, poteva diventare un veicolo formidabile per la diffusione della menzogna che va sotto il nome di “pugnalata alla schiena”, inferta dal fronte interno, ebrei e socialisti, ai soldati che combattevano al fronte.
Der grosse krieg in bildern
Soldati tedeschi pescano sulla Somme
1916
Sfogliando “Der grosse krieg in bildern”, emerge un volto della Germania che si sarebbe rivelato pericoloso negli anni del dopoguerra. Mentre le riviste francesi non si stancano di mostrare le distruzioni provocate dalla guerra sulla terra francese, in “Der grosse krieg in bildern” solo qualche fotografia mostra le distruzioni ad opera dei russi nella Prussia orientale e un bombardamento sulla città di Karlschue. La Germania è intatta. Non vediamo nessuna casa in rovina, il territorio non è sconvolto dai bombardamenti, non ci sono distruzioni nelle campagne, desertificazione delle foreste. Con numerose fotografie si insiste sul fatto che la popolazione ha a disposizione generi alimentari a sufficienza. Un altro aspetto dell’immagine complessiva, è la presenza di molte fotografie provenienti dai territori occupati e la progressione della guerra nell’Europa Orientale. Forse s’insiste perché all’est la guerra ha un’altra dinamica e compensa la situazione di stallo del fronte occidentale, ma anche perché la Germania ha stabilito da tempo su quei territori la sua espansione territoriale ed economica. Dal fronte occidentale, per ciò che mostrano i numeri a disposizione, non giungono le fotografie che ci si potrebbe attendere: le immagini del nemico ucciso sono poche e quando s’inquadrano i soldati tedeschi, i soggetti sono messi in posa per ricostruire l’azione di guerra. Spesso i battaglioni in marcia attraverso le foreste francesi, sembrano compiere una scampagnata; quelli più indietro nella fila si volgono verso l’obbiettivo e sorridono al fotografo.

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