Cronologia fotografica e illustrata della
Prima Guerra Mondiale
Seconda Parte
dall'attentato di Sarajevo allo
scoppio della Grande Guerra
Luglio 1914: il processo a
Madame Cailloux in un'illustrazione di Achille Beltrame per La Domenica del
Corriere
Apriamo questa seconda parte della cronologia della Prima
Guerra Mondiale con un'illustrazione di Achille Beltrame per La Domenica del
Corriere che apparentemente può sembrare estranea al susseguirsi di avvenimenti
che condussero alla guerra nel luglio-inizio agosto del 1914. Nel racconto
d'immagine di Beltrame vediamo il processo nei confronti di Madame Henriette
Caillaux che il 16 marzo 1914 aveva ucciso con un colpo di pistola il direttore
di Le Figarò, Gaston Calmette. Henriette era la moglie dell'ex primo ministro
francese Joseph Caillaux, con lui aveva avuto una relazione amorosa prima del
matrimonio mentre era sposata con un altro uomo. Le Figarò, giornale della
destra francese, stava pubblicando da tempo documenti che riguardavano Joseph
Caillaux, esponente della sinistra e pacifista, al fine di screditarlo. Tra questi,
dovevano uscire delle lettere che rendevano nota la relazione extraconiugale
prima del regolare matrimonio (anche Caillaux era stato già sposato). Il 20
luglio del 1914 iniziò il processo a Madame Caillaux: attorno all'assassinio di
Calmette e alla figura di Henriette Caillaux si focalizzò l'attenzione dei
francesi. Questo fatto divenne il simbolo della "distrazione" con cui
i francesi, ma non solo, vissero il precipitare degli avvenimenti che nel giro
di tre o quattro giorni, portò all'inizio della Prima Guerra Mondiale. Molte
fotografie di questa seconda parte della cronologia sono tratte dal primo
volume di La France hèroique et ses allièes, una pubblicazione edita da
Larousse nel 1919 e che riproponeva in veste elegante molte fotografie già
diffuse negli anni della guerra.
1914-28 giugno. L'erede al trono dell'impero di Austria e
Ungheria Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia, vengono assassinati a
Sarajevo da uno studente serbo-bosmiaco, Gavrilo Princip. Gli austroungarici
ritengono da subito che l'attentato sia
stato preparato e favorito dal governo serbo. Fotografia tratta da La France
hèroique et ses allièes.
1914-20 luglio. Il primo ministro francese Raymond Poincaré e
lo Zar di Russia Nicola II nel corso della visita del governo francese in
Russia. L'alleanza tra la Repubblica francese e la Russia zarista, in funzione
antitedesca, viene rafforzata. Si è molto discusso su una sorta di via libera
di Poincaré ad un'azione dei russi in difesa della Serbia e contro la Germania.
Fotografia tratta da La France hèroique et ses allièes.
1914-23 luglio. A Belgrado, capitale della Serbia, giunge
l'ultimatum del governo austroungarico sulle condizioni che evitino una
dichiarazione di guerra. Il governo serbo accetta tutte le condizioni, meno
quella che prevede la partecipazione di funzionari austriaci nella conduzione
delle indagini. Fotografia tratta dalla rivista Panoramà de la guerre, edita
nel corso della guerra.
1914-24 luglio. L'esercito russo in un'illustrazione tratta
dalla rivista francese Panoramà de la guerre. Mentre il governo britannico
presieduto da Sir. Edward Grey, lancia la proposta di una conferenza
internazionale per risolvere la situazione nei Balcani, la Serbia si rivolge
alla Russia per chiedere aiuto. La Russia accetta e inizia a mobilitare il suo
esercito.
1914-28 luglio. L'Austria dichiara guerra alla Serbia. Nelle
quattro fotografie pubblicate nel volume La France hèroique et ses allièes,
alcuni tra i principali esponenti della diplomazia nel luglio del 1914.
L'ultimo a destra è il conte Leopold Berchtold, ministro degli esteri austriaco
e più convinto sostenitore della guerra contro la Serbia.
1914-30 luglio. La Germania, legata all'Impero Asburgico
dalla Triplice Alleanza, chiede alla Russia di interrompere la mobilitazione
dell'esercito zarista, considerata di per se stessa un atto di guerra. In
questa fotografia, tratta da La France èroique et ses alliées, il
cancelliere tedesco Betthman Hollweg. Figura complessa e considerata come un
moderato nello schieramento politico tedesco, Betthman Hollweg fu molto
influenzato dal carattere di Guglielmo II e si mostrò spesso esitante nelle sue
decisioni, sia al momento dello scoppio della guerra che nella sua conduzione.
I tedeschi non volevano che la tensione tra Austria e Serbia si trasformasse in
una guerra generale, ma garantivano il loro appoggio all'Austria in caso di
mobilitazione dei russi. Era, come fu definita, una sorta di "cambiale in
bianco".
1914-31 luglio. Il capo dei socialisti francesi Jean Jaures,
viene assassinato a Parigi dal nazionalista Raoul Villain. In questa
fotografia, tratta dal volume La France èroique et ses alliées, Jaures mentre
parla in un comizio. Pacifista e deciso sostenitore dell'internazionalismo,
Jaures è ricordato come l'uomo che avrebbe potuto contribuire a salvare la pace
in Europa a causa della sua grande influenza nella Seconda Internazionale
socialista che invece si dissolse con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e
la votazione dei crediti di guerra da parte del partito socialista più forte e
organizzato: quello tedesco.
1914-1 agosto. La Germania dichiara guerra alla Russia.
Questa celebre fotografia della pubblica lettura della dichiarazione di guerra,
venne inserita come figurina nell'album Der Weltkrieg, pubblicato in Germania quando
Hitler era già al potere. Le figurine riproducevano molte fotografie eseguite
nel corso della guerra e si acquistavano insieme alle sigarette.
1914-1 agosto. Vittorio Emanuele III, re d'Italia. L'Italia,
legata a Germania e Austria dal patto di Triplice Alleanza, si dichiara
neutrale. Non è stata informata delle intenzioni austriache di dichiarare
guerra alla Serbia; il patto prevede che solo in caso di aggressione ad un dei
paesi alleati si debba entrare in guerra. L'Italia, vista la sua posizione
geografica e le rivendicazioni territoriali nei confronti dell'Austria, ha
poche possibilità di restare neutrale nel conflitto europeo.
1914-2 agosto. Una grande mobilitazione popolare in favore
della guerra è attestata da questa fotografia eseguita a Berlino e pubblicata nel
1915 sul primo numero della rivista Der grosse krieg in bildern (l'abum della
guerra). Plurilingue e destinata a sostenere con le immagini le ragioni della
guerra tedesca, la rivista era destinata soprattutto alle nazioni neutrali.
Oggi gli storici hanno ridimensionato questa adesione popolare alla guerra
nazionale che le fotografie documentano nel corso di grandi manifestazioni
nelle principali città europee.
1914-2 agosto. Alcune fotografie del Lussemburgo pubblicate
sulla rivista Panorama de la guerre. I tedeschi entrano nel piccolo ducato
violando le norme del diritto internazionale e inviano un ultimatum al Belgio chiedendo
di far passare le loro truppe su un territorio sovrano e neutrale.
1914-3 agosto. Alberto Primo, re del Belgio. Il sovrano del
Belgio non accetta l'ultimatum tedesco e chiama il suo popolo alla lotta contro
l'invasore. La decisione dei belgi di combattere si rivelerà fatale per i piani
tedeschi che prevedevano di sconfiggere rapidamente la Francia e poi rivolgersi
contro la Russia. L'avanzata tedesca in Belgio sarà più difficile del previsto.
1914-3 agosto. Invasione del Belgio e dichiarazione di guerra
alla Francia da parte dei tedeschi. Questa fotografia è un documento sulla
giornata del 3 agosto a Parigi, quando lo spirito di difesa nazionale e
l'orgoglio francese si mostrarono in
grandi manifestazioni di adesione alla guerra. Nella fotografia, tratta
da La France èroique et ses alliées, l'abbraccio di un
richiamato a sua moglie. Tutti credono e sperano in una guerra breve.
1914-3 agosto. A Parigi un corteo di volontari per il fronte.
Tra i volontari ci sono anche molti emigrati di diverse nazionalità, tra questi
i membri della comunità italiana. Gli italiani verranno inquadrati nella Légion
étrangère a cui saranno poi aggregati i volontari garibaldini provenienti
dall'Italia.
1914-4 agosto. Il primo ministro britannico Edward Grey.
L'Inghilterra rompe gli indugi e dichiara guerra alla Germania. Insieme ad
altre considerazioni di carattere strategico sullo scacchiere europeo (gli
inglesi non vogliono una Germania troppo forte e una Francia indebolita) è
l'invasione tedesca del Belgio a far pendere la bilancia per la partecipazione
inglese alla guerra. Per gli inglesi il Belgio occupato significa avere i
tedeschi a due passi dall'Inghilterra. Da questo momento la guerra diventa un
duello per l'egemonia mondiale. I tedeschi non avevano preso seriamente in
considerazione la partecipazione inglese alla guerra.
1914-5 agosto. L'Austria dichiara guerra alla Russia.
Francesco Giuseppe, l'anziano imperatore e custode dell'impero austroungarico
in una fotografia ufficiale. La guerra porterà alla scomparsa di tre imperi:
Austria-Ungheria, Germania e Russia.
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