Il paese di Veroli nelle lettere
di
Margherita Del Nero
a suo marito al fronte
1915-1918
1915
prima
parte
I
primi mesi di guerra, la morte del figlio
La prima lettera
spedita da Margherita Del Nero a Giuseppe Mizzoni il 18 marzo 1915, ci informa
che Giuseppe è già stato richiamato in previsione di un possibile intervento
dell’Italia nella guerra mondiale.
Roma, maggio 1915, manifestazione interventista, dalla rivista francese Panorama de la Guerre, 1914-1915 |
Quando l’Italia entra
in guerra contro l'Impero di Austria e Ungheria, Margherita spera, come è stato
promesso al popolo italiano, in un conflitto breve e vittorioso. Che venga
presto la pace! Questo è il tema ricorrente in alcune frasi delle lettere
nell'estate del 1915. Lentamente e non senza difficoltà, il funzionamento delle
poste torna alla normalità. Il dramma
inizia con l'aggravarsi delle condizioni di salute del figlio, Bettino.
Margherita si trova sola ad affrontare il trauma della morte del bambino, nelle
lettere al marito si può anche osservare l'inadeguatezza della medicina del
tempo dinnanzi alla debolezza fisica derivante da parti prematuri. Giuseppe non
ottiene la licenza perché, così gli viene risposto dai suoi superiori, il
bambino ha solo otto mesi!
[Margherita usa un
italiano in cui ricorrono sovente inflessioni dialettali ciociare, la
punteggiatura è spesso approssimativa e dettata dalla fretta di scrivere. Ci è
sembrato corretto non intervenire con correzioni, riportando fedelmente ciò che
Margherita scrive.]
18
marzo
…Dirti
poi come grande sarebbe il mio ardente desiderio di vederti anche per un sol
momento; é cosa che la penna non sa scrivere, ed io non so bene esprimerlo.
Solo il mio cuore, che batte sempre più forte per te, potrebbe parlarti ed
esprimerti ciò che la lingua non sa e non può. A Milena, le
monache in occasione della festa di San Giuseppe, ci hanno insegnato una bella
preghiera. Com'è carina quando la dice!..Prega
pel babbo e per la pace…
Cartolina propagandistica francese sul ruolo della donna nella guerra, 1914-1915 |
5
giugno
…Milena
ti cerca sempre e specie all’ora di pranzo, talvolta piange perché vuole che si
ripone la porzione per te; a letto non ci vuole assolutamente nessuno e dice
sempre: ci deve mette papà. Ieri è stato a Veroli Tittuccia [fratello di Margherita], per salutarci
dovendo lunedì presentarsi al Distretto di Firenze, per il soldato mi ha
portato una bottiglia di sciampagna fabbricata d lui, l'ho riposta per quando
vieni tu, e ci è dispiaciuto che passando per Pisa non l'hai cercato. Riguardo
al sussidio se n’è interessato Vincenzo [fratello
di Margherita], la commissione ha già accettato la mia domanda e mi hanno
fatto sapere che incominceranno il giorno 13 corrente, ti terrò informato, non
dubitare. Riguardo a me caro Peppino non pensare a nulla, che mi sforzerò di
essere tranquilla, però spero che tu non tarderai mai di farmi avere spesso tue
notizie, e dirmi sempre (senza illusioni), che stai bene in salute e che
presto torni all'affetto mio e dei nostri angioletti. Questo è il mio
unico desiderio. Cristino [cognato di
Margherita e marito di Concetta] scrisse ieri vuole sapere anche dove ti
trovi tu, lui sta alla selva di Cadore, come vedi pare bell'avanti, già
Concetta ci ha risposto facendoci sapere anche tue notizie...
Lettera spedita il 26 giugno 1915 |
26
giugno
Peppino
mio, è
già un mese che manchi da casa e già mi sembra un secolo...da oggi
Milena con insistenza mi domanda: è venuta la lettera da papà Che dice? A
chiunque ci domanda dove sta papà? risponde: -Alla guerra!.. Bettino s'è
rimesso per benino, ha spuntato un altro dentino, tra giorni ci caccio i
piedini, com’è vivace e intelligente?!...Se vedessi che festa quando vede la
gatta e come la chiama bene?! Le parole che pronuncia fin ad ora sono papà
e misa…Peppino quando sarà che verrai a vedere e sentire cinguettare i
nostri amori?...Voglio sperare che anche tu godi un'ottima e perfetta salute, è questo
l'augurio che ti faccio e il voto che faccio in tutti i momenti a Gesù e Maria,
è che ti salvano dai pericoli e che presto ti ridoni a noi. Fammi sapere se
ancora stai con gli amici verolani, ho inteso che Picchiotto non sta più con
voi, E’ vero? Hai ricevuto la direzione di Cristino e vi site visti? Ieri
scrissi a un ufficio di Bologna, che è stato messo apposta per sapere notizie e
far pervenire lettere ai richiamati, io ci mandai il tuo indirizzo e ci spiegai
che tu non ricevi le mie lettere e volevo sapere da loro come dovevo fare, sto
aspettando risposta. Ancora non hanno richiamato nessun altra classe. Peppino
mio fa in modo che io abbia più spesso i tuoi scritti, magari brevi.
3
luglio
Avrei
desiderato anche oggi avere tue notizie per levarmi la curiosità se ancora hai
ricevuto le altre mie lettere e cartoline. Tu come stai? spero bene, come pure
posso dirti di me e dei nostri bambini che sono così vivaci da non lasciarmi un
minuto quieta. Mamma pure sta bene e così tutti i parenti. Milena oggi diceva:
papà non mi vuol bene più, perché a mangià non ci viene mai? A
Veroli fa freddo e piove tutti i giorni, costì che tempo fa ora? Raccontami
qualche cosa e dimmi quello che fai il giorno, insomma l'occupazione tua qual
è?...
Cartolina spedita il 5 luglio 1915 |
5
luglio
Mio
caro Peppino. Proprio in questo momento ricevo la tua cartolina e subito ti
rispondo com'è tuo desiderio. Rimango addirittura stupefatta del come
ancora non ricevi miei scritti, mentre ti scrivo un giorno sì e uno no; ti ho
mandato cartoline, raccomandate, illustrate, espressi, non so proprio più che
fare, e tu chissà che penserai, non è vero. In quanto a ciò che mi dici se io
ho pagato la tassa alle tue lettere, ecco ciò che ti dico. Le due prime me le
hanno date senza pagare niente, la terza mi hanno fatto pagare 3 soldi, per i
soldati la tassa è stata diminuita, tu seguita pure a scrivermi senza
francobollo, che come vedi, i tre soldi è meglio che li pago io che tu.
Non puoi immaginare quanto mi è dispiaciuto pensando all'acqua che ti è caduta
addosso e sapendo che non hai altre maglie…ancora non c'è ordine di fare i
militari, non appena sarà venuto il primo pacco che partirà sarà
per te, già tengo pronta maglia e calze che credo ti faranno tanto bisogno. Ma
santo Dio, perché non ti cambiasti e non ti facesti asciugare i panni,
custodisciti più che puoi, hai capito?...
7
luglio
…Ti
ho detto in due lettere che la moratoria(?)
non è stata accordata fin ad ora, le tue fotografie che tanto desidero ancora
non l'ho avute, il vestito da borghese l'ho ricevuto dopo aver pagato 80
centesimi e il sussidio me lo danno, è 1. 20 al giorno e Vincenzino me li fa
portare a casa ogni quindicina…Peppino mio non si possono ancora
spedire pacchi per militari; e oggi stesso l'ufficiale postale mi ha detto che
se voglio che ti arrivano mie notizie non devo più far lettere perché è una
lagnanza generale…Bettino ha spuntato due dentini, e già sta a mettere gli
altri, però con questo caldo soffre, ma vedessi com'è carino, come capisce, tu
non lo riconosceresti. Milena si è fatta ancora più bella, è l'amore e la
consolazione di chi l'accosta, chiede sempre di te e ti nomina un migliaio di
volte all'ora…
9
luglio
Ieri
ricevetti la tua carissima lettera e non puoi immaginare quanto fu la nostra
gioia nel sentire che finalmente incominci a ricevere le mie lettere che ti
faccio spesso. Quando ricevo i tuoi cari scritti mi sento più calma e sto più
tranquilla perché mi pare di parlarti e di tenerti vicino…Riguardo al sussidio,
ti dissi già in un’altra che me l’avevano accordato e io non me ne sono
interessata affatto, ci ha pensato a tutto Vincenzo, mi danno £ 1,20 al giorno
e ogni quindici giorni me li portano a casa. Però sebbene io cerchi di spendere
meno che sia possibile pure se ne va un bel po’ per queste creature, ma del
resto ringrazio Iddio che questo sussidio è un di più e tutto quello che mi
daranno lo ripongo per te e ti ci farai qualche cosa al ritorno…
Bettino, malgrado i dentini che sta a mettere, sta benino e anche lui ha una
linguetta che se non si sente non ci si crede...Anche mio fratello Titta si
trova forse vicino a voi perché ha scritto che il battaglione dov'è Cristino è
poco distante da lui, dopodomani ti darò più precise notizie.
18
luglio
Volevo
scriverti fin da ieri, ma non mi riuscì, perché Bettino fu un po' stranuccio
per causa che sta mettendo i dentini di sopra. Questa mattina ho avuto una tua
lunga lettera portante la data del 13 corrente, ed ho ricevuto pure per mezzo
della posta una lettera e due cartoline postali che io avevo diretto a te prima
del 24, mi sono tornate indietro non so per quale ragione… Oggi nella tua lettera mi dici che ti sono rimaste
£ 110 che vuoi tenerle per quando sarai congedato, questo mi dispiace, perché
sappi che tengo già pronte £ 100 da mandarti prima che ti congedi ti serviranno
per girare, e ricordati di andare a Milano dove ti avevano promesso il posto, perché
a Veroli anche a me non piace più di stare…Il vestito borghese l'ho
avuto e le fotografie che tanto desidero ancora non arrivano. Vuoi
sapere se hanno congedato qualche classe, ecco quello che si sa: è stata
congedata per sempre la classe del 78, è stata mandata in congedo sino a nuovo
ordine la classe in cui ci entrava Nazareno Dogianti e sarà più di un mese poi
è stata chiamata la classe dell’85 quelli del genio e specialità poi nulla più.
Oggi è partito da Veroli per il fronte arruolato volontario, senza aver fatto
ancora la celebre cattiveria a mamma…(?)Giappone è tornato pochi giorni fa in
licenza per 9 mesi, Alberto Caperna è tornato in licenza per tre mesi e poi diversi
altri ancora son tornati con queste licenze prolungate, per esempio un altro è
Antonio Mizzoni. Ah! Quanto grande è il mio desiderio se qualcuna di
queste licenze fosse accordata a te!..Oggi per esempio t'accorgerai che sto
scrivendo in fretta c'è Bettino seduto alla sedioletta che vuole farsi
abbracciare. Com'è svelto e carino, tu non lo riconosceresti!…
Lettera spedita il 24 luglio 19115 |
24
luglio
Mio
amatissimo Peppino, volevo scriverti ieri, ma non mi riuscì ed è per ragioni
facili ad immaginarsi. Bettino sta mettendo i dentini di sopra e si
è sciupato un pochetto, però sta creatura ci soffre ai denti, non è come
Milena. Oggi l'ho purgato per paura del calore che con questo caldo c'e ancora
più pericolo che ci sfoga… Nell'altra lettera dovevo metterci ad ogni
costo il santo che fu regalato a Milena dal curato di San Paolo e che essa
smaniava tanto e che e voleva metterlo nella buca delle lettere. Te lo mando
ora, bacialo e pregalo esso ti aiuterà (ossia la Vergine Santa e Gesù) perché
esaudirà la innocente preghiera della nostra bambina. Ora avrai ricevuta la
fotografia di Milena, non è venuta bene, perché era irrequieta e in ginocchio
non potette mettersi perché le davano fastidio le ali, Ne stano sviluppando
un'altra copia però a mezzo busto perché in questa è venuta un po' storta, la
fanno con la testina in mezzo a una foglia d'edera. E' il figlio di Catetto che
si diverte…quanto prima te la manderò. Ancora però non posso avere la
tua fotografia che tanto desidero. A Milena, sappi che la più grande
impressione che ha è quando vede l'automobile. Si ferma, lo guarda, rimane
impietrita, vuole correrci dietro, poi comincia a piangere e grida che vuole
papà. Bisogna che ho dato ordine di non portarla più a Santa Croce tant'è
l'impressione che ci fanno le carrozze e l'automobile.[Nel corso della sua
vita Milena avrà sempre un certo timore di attraversare la strada] Ci hanno detto che papà era vestito
da soldato… Nelle chiese di Veroli, ora in una, ora in un'altra si stanno facendo
continue preghiere, per la vittoria delle armi italiane, per la pace, per il
felice ritorno dei nostri cari. Questa sera s'incomincia una solenne funzione a
San Nicola, però io non posso parteciparci perché il piccolo Bettino si
addormenta presto, prego però lo stesso e se la madonna ti aiuta l'andremo a
ringraziare insieme a Pompei: tu pure fai una breve preghiera...
26
luglio
Amatissimo
sposo, ricevo oggi una tua cartolina, scritta il 23, pare che adesso arriva più
presto la corrispondenza...Oggi abbiamo fatto la nostra fotografia, un
gruppo, ancora non so se stiamo veramente bene, in ogni modo in settimana te la
manderò. La tua ancora non l'ho avuta. Non pensare a Milena e Bettino
che ci sto attenta e sono paziente come tu mi vuoi. Ci è Maria di Toto che sta
quasi sempre con me, perché Bettino vuole stare sempre in braccio e Milena
richiede ancora più attenzione perché non ci si crede è addirittura un
folletto, mi dispiacerebbe immensamente se cade e si facesse male, proprio ora
che non ci sei tu. Oggi hanno messo i manifesti per il richiamo alle armi di altre classi,
quando ti mando lettera ti farò sapere quali sono.
1
agosto
Peppino
mio caro, ti scrivo anche oggi una cartolina, per farti sapere che Bettino sta un
po' più sollevato, oggi sorride, e chiacchiera, spero domani poterti dare
migliori notizie di oggi. Datti coraggio e stai tranquillo che lo curo con
tutta l'accortezza e amore necessario onde farlo ristabilire il più presto
possibile. Già sono quattro notti che non dormo per starle intorno; e sto
facendo pure io una cura per lui. Ora gli do la sola bibita del latte mio e
nulla più, fino a che non si sia rimesso per bene. Oggi la febbre è stata un
po' meno e credimi mi son rinteso circolare il sangue nelle vene. Ora ci sto
facendo i clisteri di brodo di piede di vitella e per bocca ci do tamarindi e
olio di mandorla. Se vedessi come si è ridotto…ci vorranno dei mesi e una forte
cura prima che ci tornino le forze. Però nulla mi preme, né di spendere né di
soffrire perché Dio e la Vergine santa mi faccino la grazia di farmelo guarire.
Sarebbe doppio dolore per ambedue, e voglia Iddio buono risparmiarcelo…
2
agosto
Sposo
carissimo, ieri ti scrissi che Bettino stava un po' meglio, in verità era così
questa notte, poi si inteso più male, tanto che siamo state in piedi io e
mamma. Pensa tu come soffro a vedere così malridotto il nostro amoruccio,
povero figlio, se vedessi come guarda…Non so darmi ragione, perché è proprio la
notte che sta più male. Oggi è venuto a casa Vincenzo con il medico per vedere si
che diceva ci ha ordinato 4 cartine darcene una ogni 6 ore, finite queste
vedremo. Domani mio fratello vuole portarci a consulto con altro medico e
secondo quello che dicono mandarci a chiamare il maresciallo per fare i dovuti
certificati per vedere se ti accordassero la licenza. Ora mentre ti scrivo sta
alquanto sollevato e sorride. Speriamo che domani ti darò migliori notizie.
Coraggio Peppino mio, te ne prego, perché tu che sei lontano da tutti ne hai
maggior bisogno. Capisco che per te è doppio dolore, ma come fare? Potevo
tacertele?
6
agosto
Mio
amatissimo sposto. Sono due giorni che smanio per scriverti ma non mi riesce. Bettino sta
meglio, non ha più la febbre forte come nei giorni passati però la
convalescenza le ha prodotto una stranezza da non potersi credere. Vuole stare
continuamente in braccio a me, guai a chi lo tocca, è un continuo piagnisteo.
Del resto che fare? Con chi prenderla? Con il porco destino, (dice Cristino)
che da quando l'hanno richiamato alle armi alla sua famiglia non si fa altro
che combattere con la malattia…pazienza.
Però il nostro Bettino si è ridotto in un malo modo che chissà quando ci
vorrà per rivederlo in perfetta salute. E con tutte queste febbri e
strapazzi i denti ancora non li ha spuntati e chissà quant'altro dovrà soffrire.
Ora
ti dirò la cura che sta facendo: tre clisteri al giorno di brodo di vitella,
latte mio e latte d'asina questa di cura fin che non si è rimesso per bene.
Quando poi si sarà ristabilito ci dovrò fare i bagni di solfato di ferro oppure
aromatici che vengono a importare di più, e dovrò farci fare la cura dello
sciroppo rospin… Ieri venne a trovarmi Cristino che d’aspetto sta molto
bene e mi dice che lui si trova poco lontano da dove ti trovi tu, mi dice pure
che Cortina d'ampezzo la vede, perciò quando ritorna potreste anche vedervi. Lo
sai è venuto a Veroli con i pidocchi (sottolineato due volte) e dice che lui è
uno dei più puliti. E tu come stai in pulizia? Che si dice costì? Tornerete per
l’inverno a casa? Qua c’è chi dice che in ottobre vi congederete, e chi dice
che ci sarà tempo ancora un altro anno. Che ne dici tu? A Veroli, come pure in
altri paesi ci sta in continue funzioni per implorare la pace dell’Onnipotente
Iddio. Speriamo che presto si muova a compassione se non di noi almeno di tanti
angioletti innocenti che ancora ignorano cosa sia il peccato. A me per ora
l'impressione più raccapricciante che ho si è il pensiero se per l'inverno non
sarete tornati. Questa mattina alle 5 si è intesa una breve ma forte scossa di
terremoto, alle 11 e mezzo un’altra, l’ultimo di luglio alle 4 antimeridiane
un’altra; si sentono tanto frequenti che volevano cominciare a riaccomodare la
chiesa si son fermati aspettando.
Cartolina del 1915 in cui si mostrano gli effetti del terremoto a Veroli |
13
agosto
Mio
caro Peppino. Ieri sera ricevetti una cartolina, questa mattina prima di
scriverti ho atteso la posta, almeno per sapere se hai ricevuto qualcuna delle
mie lettere. Poco fa è stato il dottore a visitare di nuovo Bettino che sta un
po' più male dei giorni scorsi. Dopo tante cure che ci tengo non so come
spiegare questi cambiamenti così repentini in questo bambino. Armati di
coraggio perché sei uomo e rifletti a me, che oltre a tenere questa cara
creatura malata son sola, priva di conforto e più di tutti dell'uomo che dovrebbe
incutermi coraggio e dividere insieme le pene. Certo, tu pure soffrirai
al pari di me, ma io ora mi sento scoraggiata. Il dottore Biamonti chiamato da
Vincenzo perché dice che ha più pratica nei bambini, ha voluto proprio di iniziativa
sua rilasciarmi un certificato nel quale dichiara che il nostro Bettino è
malato grave di una malattia intestinale. Ora l'ho mandato al sindaco perché me
ne faccia uno pure lui e il maresciallo già sta avvertito che dicono che prima
di rilasciarti in licenza s'informano se
è vero ciò che si è scritto. Domani mattina senza perdere un minuto ti
spedisco detti certificati raccomandati, penserai tu a presentarli ai superiori
e da oggi in poi prevedendo che ti diano la licenza, nei miei scritti di dirò
sempre Bettino sta lo stesso. Faccio così perché anche Concetta faceva
lo stesso. Ora voglio dirti pure quello che ha detto Biamonti: Prima di tutto devi
sapere che Bettino ha il corpo gonfio. Dopo averci fatto un'accurata visita e
averci bussato dappertutto; risulta che il bambino è nato privo di alimento
perché ha molto sofferto nella mia gravidanza; e soffrendo pure
nell'allattamento non ha potuto sviluppare come doveva e per questo ha il
catarro cronico. In conseguenza a quest'indebolimento non ha più muscoli.
D'ossatura e di costituzione è sano, però m'ha detto che per salvarlo occorre
non darci più niente per bocca, ma bensì d'allattarlo con il latte di donna.
M'ha osservato il mio latte, ed ha visto che è pochissimo, e questa scarsità
dipende dall'agitazione e dalle pene. Ci vorrebbe una giovane balia che sia
giovane e sana, o almeno trovare una donna vicino casa che l'allattasse il
giorno e la notte l'allatterei io. Oppure darlo addirittura in campagna, e
questo non lo farei mai. Sto vedendo per Santa Croce per trovare una donna per
farmi aiutare il giorno così spenderei un po' meno…
…Ieri
sera il povero Bettino ci mise paura, tanto che dovemmo mandare subito per il
dottore il quale mi rassicurò che per la notte, salvo complicazioni, non c'era
pericolo. Questa mattina però ho chiamato pure Martelli perché l'agitazione in
me era troppa, credevo impazzire, tu lo sai come spaventa Biamonti. Il dottore
Martelli è venuto una mezz'ora fa, e al primo vederlo ha detto che è catarro
intestinale e per questo non bisogna dare assolutamente più nulla al pupetto e
nutrirlo solo col latte di donna…Io non so in che modo fare, il latte mio è
pochissimo e Bettino si è mal ridotto. Martelli mi da a sperare e dice che se si
mantiene vispo con una buona cura si salva. Intanto proprio adesso è venuta zia
Costanza e stiamo preparando che tra poco viene il vescovo e Vincenzo lo terrà
a cresima. Che brutto momento sarà per me!… Bettino da ieri sera non piglia il
latte, ce lo do col cucchiaino non può stringere per quanto ha le gengive
gonfie. In ogni modo ti farò pervenire notizie tutti i giorni, se lui si
aggrava ti telegrafo…
15
agosto
Mio
caro Peppino. Questa notte Bettino s'è aggravato. Non vedevo l'ora che si
facesse giorno per sentire il medico; il quale ha detto che al bambino ci è
sopragiunto la gastro enterite e principio di meningite. Ci ah fatto subito
mettere la borsa del ghiaccio alla panzetta e alla testa. Sono due giorni che
non piglia più nulla ci devo bagnare la boccuccia con un pochino di latte poiché ha le
labbrucce sempre aride. Ci sono sempre vicina, mi guarda con un fil di voce mi
chiama e par che dice, aiutatemi…Il suo flebile lamento mi si è conficcato al
cuore, il pupetto è grave e di tutto mi sono accorta quando il medico parlava
con mamma. Mi sembra di essere pazza, povero figlio mio, non ho neanche il bene di
avere la sua fotografia. Martelli ha fatto la sua relazione e l'ha
portata al maresciallo acciò ci mettesse la sua firma e per farla arrivare più
presto farla partire per ufficio; dice che questo è l'ordine che hanno a
riguardo dei militari, un'altra relazione eguale a quella me l'ha lasciata a
me, acciò la mandi a te, e tu la fai vedere ai superiori, ma mi dice che è una
cosa difficile a spuntarsi. Io pure mi sento male, ho caldo e sento un tremore
di vita, ma m'agurerei un accidente in questo istante per non veder più
soffrire il nostro amore. Coraggio, Peppino mio, pensa che io sono donna e per
questo più debole di te; e soffro immensamente…
[Nella corrispondenza
ci sono tre telegrammi: il primo è dell'8 agosto, Peppino scrive: Impressionato
silenzio desidero notizie bambino; il secondo è del 18 agosto, Margherita scrive: malgrado le immense
cure Bettino aggravatissimo; il terzo è del 25 agosto, Peppino scrive: scritto
continuamente tranquillizzami]
Fine della prima parte
Fine della prima parte
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