lunedì 27 gennaio 2020

L'immagine della lotta politica e della guerra nel Novecento


Premessa
Gli autori di questo blog sentono il bisogno di estendere lo sguardo oltre la Prima Guerra Mondiale, per questo i prossimi post esamineranno il periodo compreso tra le due guerra mondiali che oggi viene considerato da molti storici come un interludio in un unica guerra che alcuni considerano "civile" fra europei. Oggi, 27 gennaio 2020, giorno della Memoria dello sterminio degli ebrei in Europa,  presentiamo un documentario che riguarda un episodio della deportazione politica nella Francia del 1944. Mentre il potere nazista in Europa veniva attaccato in Normandia e in Provenza dalle truppe alleate, mentre ad Est l'esercito dell'Unione Sovietica avanzava nel territorio dell'URSS devastato dai nazisti che avevano perpetrato stermini di massa ai danni della popolazione civile e delle comunità ebraiche, un treno con circa 700 prigionieri politici, in gran parte antifascisti spagnoli, ma anche con 50 italiani che negli anni della dittatura avevano lottato contro il fascismo fuori dalla loro nazione, partì da Tolosa per compiere un giro lunghissimo che aveva come destinazione il campo di sterminio di Dachau. La storia di questo viaggio verso la morte venne raccontata da un antifascista italiano, Francesco Fausto Nitti, nipote del Presidente del Consiglio, Francesco Saverio Nitti, in un libro intitolato "Chevayx 8 Hommes 70". Nittti riuscì a salvarsi con una disperata evasione dal treno in corsa, si unì alla Resistenza Francese (era stato ufficiale nell'Esercito Repubblicano Spagnolo) e continuò la lotta. "Chevayx 8 Hommes 70" è stato recentemente ripubblicato in Francia dalla Casa editrice Mare Nostrum.

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