Le Miroir, maggio 1915
Apriamo con questa fotografia, tratta dal settimanale
francese Le Miroir, la cronologia dei fatti salienti della Grande Guerra nei
mesi di aprile e maggio 1915.
La fotografia documenta un momento importante nell'evoluzione
della guerra; il cadavere coperto da una bandiera americana è un americano perito nell'affondamento del
transatlantico Lusitania da parte di un sommergibile tedesco.
Sul piano dell'immagine l'affondamento del Lusitania è una
grande sconfitta per la Germania che sta reagendo al blocco navale britannico
con l'impiego degli U-Boot che silurano anche le navi dei paesi neutrali,
sospettare di trasportare armamenti per le nazioni dell'Intesa.
Il Lusitania è una grande nave civile inglese e a bordo ci
sono più di cento americani. L'affondamento provoca una protesta ufficiale del
governo americano e sposta l'opinione pubblica statunitense verso l'intervento
nella guerra mondiale. E' un processo lungo che si concluderà solo nel 1917,
con una partecipazione militare ispirata dai 14 punti di Wilson, ma dettata
anche da ragioni economiche e geopolitiche: Francia, Inghilterra e Italia sono
indebitate enormemente con gli Stati Uniti d'America, se perdessero la guerra
chi pagherebbe i loro debiti?
L'affondamento del Lusitania, dopo le accuse di violenze
contro i civili in Belgio, non solo è un segno di una crescente brutalità della
guerra in corso, ma viene utilizzato per aggravare l'immagine dei tedeschi,
definiti i nuovi Unni.
Il governo della Germania dice che il Lusitania trasportava
armi, forse è vero, ma per il momento nessuno ci crede.
22 aprile
Attacco tedesco sul saliente di Ypres con gas asfissianti: è
l'inizio di un nuovo tipo di guerra. Da una tavola di Achille Beltrame per la
Domenica del Corriere, la ricostruzione di un fatto che avrà enormi
ripercussioni sulla percezione della guerra per l'umanità intera. Dall'uso dei
gas, al genocidio e alla bomba atomica il passo è breve. I tedeschi avrebbero
potuto sfondare il fronte, ma non sfruttano a pieno la nuova arma che da questo momento verrà
utilizzata da tutti gli eserciti con gas sempre più letali. La seconda
battaglia di Ypres si conclude con un nulla di fatto e sul Fronte Occidentale
la situazione resta immutata.
25 aprile
Sbarco a Gallipoli delle forze anglo-francesi: i Dardanelli
diventano una nuova ecatombe per i soldati dell'esercito dell'impero britannico
e per i turchi. La Turchia, da poco entrata nella guerra a fianco di Germania e
Austria-Ungheria, riesce a difendersi con un esercito addestrato da ufficiali
tedeschi e animato da un forte spirito nazionalista. A Gallipoli si consuma il
sogno di poter concludere la guerra in breve tempo con un'azione diversiva sul
fronte del Mediterraneo Orientale. I soldati australiani e neozelandesi restano
bloccati sulle spiagge con i turchi dalle alture che li colpiscono con
mitragliatrici tedesche. Sottovalutando lo spirito combattivo dei turchi, la
battaglia di Gallipoli si trasforma in guerra di posizione sotto un sole
impalcabile. Le due fotografie sono tratte dalla rivista Le Miroir.
26 aprile
Firma del Patto di Londra tra Italia, Francia, Inghilterra e
Russia. L'Italia entrerà in guerra entro un mese: in cambio avrà compensi
territoriali. Il regno d'Italia precipita così nella guerra mondiale lasciando
i suoi vecchia alleati e schierandosi a fianco dell'Intesa. Il capo del governo
Antonio Salandra e il suo ministro degli esteri Sidney Sonnino, con la
complicità di Vittorio Emanuele Terzo portano l'Italia, impreparata e male
armata, in uno scontro epocale da cui, pur vittoriosa, uscirà stremata. I
caduti saranno 650.000, i feriti e i mutilati più di un milione. Le fotografie
di Salandra e Sonnino sono tratte dal volume La France Eroique et ses allieès,
pubblicato dopo la fine della guerra.
2 maggio
Offensiva austro-tedesca sul fronte orientale, le linee russe
sono spezzate a Gorlice, in Galizia. Le cose vanno sempre peggio per l'impero
zarista il cui esercito non regge all'impatto con quello tedesco.
L'illustrazione di Anton Hoffman è tratta dalla rivista Illustrierte Oefchichte
des Weltkrieges, pubblicata nel corso della guerra.
4 maggio
L'Italia denuncia il trattato della Triplice Alleanza. Su La
Domenica del Corriere, due fotografie dell'arrivo di Gabriele D'Annunzio a
Roma. Il poeta scatena la piazza interventista contro giolittiani, socialisti e
neutralisti. Si apre in questo modo un conflitto, quasi una guerra civile, che
si protrarrà anche dopo la fine della guerra e porterà alla fine dello stato
liberale e alla vittoria del fascismo.
7 maggio
Affondamento del transatlantico inglese Lusitania: le vittime
sono 1198, tra cui più di 100 americani. Illustrazione di Claus Bergen su
Illustrierte Oefchichte des Weltkrieges.
23 maggio
L'Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria, per il momento
la guerra non è dichiarata alla Germania. In questa fotografia la
manifestazione di Quarto con Gabriele D'Annunzio che pronuncia il
celebre discorso. Il patto di Londra è stato tenuto segreto alla maggioranza
giolittiana del Parlamento: il violento clima di tensione nel paese porterà,
prima alle dimissioni di Antonio Salandra poi al suo ritorno al potere in una
situazione confusa in cui decisioni prese altrove (anche con la complicità
della massoneria internazionale) condizionano l'atteggiamento dei parlamentari
che votano per l'entrata in guerra dell'Italia. Gli interventisti riescono
anche ad occupare il Parlamento e Giovanni Giolitti è minacciato di morte.
L'entrata in guerra dell'Italia avviene quasi con un colpo di stato mentre la
maggioranza del popolo italiano non desidera affatto la guerra. Fotografia
tratta dal volume La France Eroique et ses allieès.
25 maggio
La Cina accetta quasi tutte le clausole dell'ultimatum
giapponese. Il Giappone, sfruttando la situazione che vede le grandi potenze
coloniali impegnate nella guerra, impone alla Cina una serie di clausole che la
privano dell'indipendenza politica e commerciale. L'illustrazione è tratta
dalla rivista inglese Illustrated London News e descrive il lavoro dei barbieri
in una città cinese.
26 maggio
In seguito al sostanziale insuccesso della spedizione nei Dardanelli,
il primo Lord dell'Ammiragliato Winston Churchill si dimette. Churchill era
stato tra i maggiori propugnatori della spedizione di Gallipoli, la sua idea
era ardita e in qualche modo intelligente: sbloccare il Mar Nero e poter
soccorrere la Russia in gravi difficoltà, estromettere la Turchia dalla guerra
e, con l'aiuto della Grecia, puntare dai Balcani su Vienna. La spedizione non è
stata sostenuta sino in fondo né dal governo inglese né da quello francese
mentre i russi hanno mostrato qualche diffidenza. I combattimenti si
protraggono in modo estenuante per mesi. All'inizio del 1916 il corpo di
spedizione viene ritirato, intanto la carriere di Winston Churchill,
promettente astro della politica inglese, si è temporaneamente bloccata. Churchill
sarà uno dei protagonisti della Seconda Guerra Mondiale.
Nessun commento:
Posta un commento