Archivio Ostinelli, baracche e ricoveri sul Pasubio, sul retro "in alto il mio alloggio" |
Presentazione
Edoardo
Ostinelli era un fante italiano che nacque a Como il 10 luglio 1879 e morì
nell'ospedale da campo 0122, il 15 luglio 1917. Era sposato con Salvadé
Antonietta ed aveva due figli, Luigi e Lidia. Vediamo la sua famiglia in una
foto-cartolina inviata durante la guerra.
La moglie e i due figli di Edoardo Ostinelli |
Edoardo
aveva 38 anni quando morì di tifo, una malattia che face strage in tutti gli
eserciti impegnati nella Prima Guerra Mondiale.
Una
fotografia lo mostra insieme ai suoi compagni d'armi davanti ad una baracca che
viene definita "cantina". Edoardo guarda dritto verso l'obbiettivo e
appare come un uomo ancora nel pieno del suo vigore. E' il primo da sinistra.
Fotografia di gruppo probabilmente sul Pasubio, Edoardo Ostinelli è il primo da sinistra |
Tra l'11
settembre 1916 e il 4 luglio 1917, Edoardo Ostinelli su un piccolo quaderno
scrive una cronaca quotidiana in cui racconta le sue esperienze di guerra sulle
montagne del Pasubio coperte di neve e con davanti agli occhi la morte, per se
e per i suoi compagni.
Edoardo Ostinelli |
Le note
giornaliere di Edoardo nella loro brevità e immediatezza, sembrano un
distillato della guerra che gli italiani stanno combattendo per conquistare
terre che l'autore definisce, in una lettera alla moglie del 5 giugno 1917,
"maledette e piene di sangue italiano". Il diario inizia nel novembre
del 1916, quando l'offensiva austriaca in Trentino (la spedizione punitiva) si
è ormai esaurita, e si conclude nel giugno del 1917 con una nota in cui Edoardo
descrive la prostrazione per il rischio della vita a cui è stato sottoposto
nelle giornate precedenti e il progredire del tifo che lo porterà alla morte
poche settimane dopo.
Ostinelli
nella vita civile è un operaio colorista e vicepresidente della Società Operaia
di Santa Margherita di Como. Nel 1911, in occasione dell'Esposizione di Torino
per il Cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, la Società Operaia di
Santa Margherita lo ha proposto per una visita a Torino in segno di
riconoscimento per l'opera svolta tra il 1900 e il 1910, prima come segretario
e poi come consigliere. Da queste informazioni, Edoardo Ostinelli sembra
appartenere a quel ceto operaio che nel corso del primo decennio del Novecento,
dominato dalla figura di Giovanni Giolitti, ha assunto una fisionomia propria e
un ruolo all'interno di una nazione in crescita economica e sociale. Dal diario,
dalle lettere e messaggi inviati alla famiglia, dal nome stesso della società
operaia di cui è membro, possiamo desumere che Ostinelli fosse un operaio
cattolico.
Lettera del 5 luglio 1911 in cui la Società Operaia di M.S. di Santa Margherita di Como, attesta i meriti di Edoardo Ostinelli |
Ostinelli
ci ha lasciato alcune fotografie che documentano la vita del soldato nella
guerra di montagna e in cui l'uomo ha contro di se un nemico altrettanto
potente dell'esercito austriaco: il freddo polare delle altitudini alpine e le
pessime condizioni igieniche.
Pasubio 1916. Una fotografia dall'archivio Ostinelli, sul retro l'indicazione Loghi Rossi, è parzialmente visibile la scritta "qui sotto le nostre baracche" |
Non
sappiamo se queste fotografie vennero eseguite da Edoardo (nel diario non c'è
traccia del possesso di una fotocamera al fronte), ma sono un'altra
testimonianza che si aggiunge alle parole scritte a matita su un povero
quadernetto che è giunto sino a noi. Da tempo gli storici prestano molta attenzione
alle memorie, alle note, alle fotografie che i soldati della Prima Guerra
Mondiale hanno lasciato per aiutarci a comprendere cosa fu la guerra totale e industriale. Nel racconto
che Ostinelli fa della sua esperienza di guerra è costante la presenza
del'artiglieria, arma che domina la Prima Guerra Mondiale e provoca il maggior
numero di vittime. Per questi motivi abbiamo ritenuto giusto far conoscere la
testimonianza di questo soldato italiano. La trascrizione del diario è stata
compiuta dal nipote di Edoardo, il signor Ferruccio Ostinelli di Aosta. La
famiglia Ostinelli, emigrata ad Aosta alla fine degli anni 30 è stata
"storicamente" quella degli ottici del capoluogo valdostano, con un
negozio nel centro della città ancor'oggi attivo.
La prima pagina del diario di guerra di Edoardo Ostinelli |
Abbiamo
pensato, al fine di rendere più immediata e completa la comprensione di questo
documento, di pubblicarlo in un unico post, inserendo in alcuni punti le
fotografie che Edoardo Ostinelli ha
lasciato, insieme alle lettere e ai
documenti in cui sono raccontati gli ultimi momenti della sua vita. Tra questi
anche le fasi successive alla morte: la comunicazione del decesso e la
sepoltura in un piccolo cimitero militare, una lettera in cui si comunica alla
vedova la facilitazione ferroviaria per andare a visitare la tomba del marito,
un articolo comparso su un giornale di Como in cui è data notizia della
traslazione della salma di Ostinelli a Como, nel 1924. I lettori ci perdonino
la lunghezza di questo post, ma la lettura e lo studio della testimonianza ci
sembrano di grande valore per comprendere un avvenimento, la Prima Guerra
Mondiale, di cui nei prossimi anni ci apprestiamo a celebrare il centenario.
Il diario
11.9.1916
Massima
emozione per il gran numero di feriti giunti da Monte Corno e ritorno dei
nostri compagni da l'aver trasportato feriti e granate dai vari monti, sfogo
sugli andamenti della morte. Poveri noi in che posto siamo.
Mezzogiorno
comincia nuovamente un infernale bombardamento dura tutta sera. In questa
sera…..nell'andare a prelevare la mensa ufficiali scoppiano granate a pochi
passi da noi orgasmo…Trovo un mio affettuoso amico …..baci con
effusione…..dichiarare che nome attendente. Mi trovo tuttora molto più
fortunato degli altri non partecipo ad operazioni di rifornimento. Oggi primo
pasto abbondante di pasta e carne buona. Dormo ancora in terra ma al coperto.
12.9.1916
Giornata
di calma solo eccezionale movimento di trasporti in genere……di 4 ore;…della
distribuzione di garze e vino e cartoline.
13.9.1916
Risveglio
brusco 4 ore mattino, sensibile duello artiglieria, prima caccia ad un
aeroplano nemico con cannoni, invano, non fu colpito.
14.9.1916
Giornata
calma sospensione dell' avanzata verso Spits e Corno, pare che i nostri si
rafforzino sul Grappa. Grande animazione alla vista di feriti specialmente uno
….e vive da due giorni senza conforto fu trasportato in …
15.9.1916
Tregua e
ritorno dei feriti della battaglia Spits-Corno, rifanno offensiva.
16.9.1916
Dormo
sotto la tenda per la prima volta primo raffreddore. Visto nell'andare alla val
Arsa un mortaio italiano abbandonato nella ritirata a maggio.
Quanti
dolorosi ricordi !
Archivio Ostinelli, due soldati posano con una bomba di grosso calibro |
17.9.1916
Giornata
calma sul mattino, aeroplani amici e nemici incrociano nel cielo bombardati
dalle opposte artiglierie. Mezzogiorno comincia un bombardamento nemico alla
montagna di fronte un…e…le pallottole passano sopra il nostro accampamento.
...Calma
relativa, dopo viaggiare e giù per la
montagna …parto guardando i corni Zugna,...e penso sempre ai miei cari con
forte emozione quando li rivedrò per sempre ?
Devo
ancora andare alla spesa poi termino la giornata dolente di non aver potuto assistere alla
santa messa.
18.9.1916
Giornata
calmissima. I reticolati che portavano ieri notte al Trappola oggi la nostra
compagnia li riporta. Si parla di un prossimo cambiamento forse a Ponte Verde. Sono
andato a lavare nella valle Leno ho perso nel lavorare il mio temperino.
Nessuna posta arrivò ancora ! Che delusione.
19.9.1916
Giornata
calma, lavandiere, ecco cosa ho fatto.
Archivio Ostinelli, trasporto di una botte con muli davanti a un accantonamento |
20.9.1916
Giornata
passata in silenzio alla sera enorme pioggia si scatenò sulla nostra tenda
tanto da bagnarci tutti. Prima neve comparsa sui monti campo grossi, passo
Canale, Corni Zugna e Monterosso e a circa 200 metri dal nostro accampamento.
Sempre al servizio del signor tenente, i nostri poveri compagni salgono sempre
sul Grappa e Corno a portare travi per baraccamenti. Ancora niente posta
21.9.1916
Combattimenti
……calma……riposo anche per i cari compagni
22.9.1916
Giornata
di pensieri e di lavoro ma alla……infinita. ricevetti 2 lettere e cartoline
dell'Antonietta
23.9.1916
Calma
ormai abituale giornata di scrivere; Sastagni,
Antonietta, Gianni Martinelli
ecc.
24.9.1916
Giornata
bellissima aeroplani alla mattina sorvolano sopra di noi. Dopo pranzo
passeggiata a Raossi insieme a Mario e Moranelli per bere un bicchiere a…L.2.80
a fiasco grande del corno……..a poca distanza non ci andrò più se non per
servizio strada facendo incontrai il postino e contento di aver ricevuto
lettera mia Antonietta. Sera spesa…molto….Mario e Martinelli si fermano per
parlare con un ufficiale e bevono ancora al punto di perdere la strada per
tornare all'accampamento sera prima fu messo sull 'attenti.
25.9.1916
Giornata
calma solo la notte grande bombardamento ma fortunatamente lontano … Miei compagni
partono pel Grappola, Spillo ecc. Poveretti come sono accasciati
Archivio Ostinelli, trasporto di approvvigionamenti con mulo |
26.9.1916
Partenza
di altri compagni per Ponte Verde povero……come è accasciato. Io sempre bene di
salute. Ricevetti 4 lettere come sono contento.
27.9.1916
Mia
Antonietta guardo fotografie, andando alla spesa nuove granate vengono ad
interrompere la strada.
28.9.1916
Piove a
dirotto, ricevo cartoline di Gigi ed Angelo sotto la tenda io e Marino, scrivo
5 cartoline
29.9.1916
Giunta la
nebbia perciò calma per le opposte artiglierie scrivo a Gigi, Antonietta ieri
scrissi una lettera a Teresa Casati, pare si prepari una nuova azione sui monti
già…….
30.9.1916
tempo
rimesso al bello orrendo fuoco delle artiglierie. Sono le 11 le artiglierie
nemiche in ripetute cannonate colpiscono la zona dove è appostata le nostre
batterie.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella pagina di sinistra un disegno con indicate le artiglierie italiane |
1.10.1916
Giornata
bella ricevo lettere da Antonietta. Il cannone tuona…….rancio sotto il continuo
sibilo dei proiettili che dal… vanno….in Passotonale….Bosetti, Mario…al nostro
attendamento e il sacerdote sotto il portico dell'infermeria il cannone tuona
nel frattempo incessantemente.
Archivio Ostinelli, muli e alpini |
2.10.1916
Calma
cannoneggiamento relativo
3.10.1916
Scrissi
alla signora Teodolinda. Fra giorni si parte per Ponte Verde a…..Massimo fa il
cuoco ho prosciutto e burro e una
padella, si fa dell'umido squisito per …una ventina di granate … scoppiano a
300 metri sulla ….spezzandolo purtroppo dolorosa a cui assistiamo tutti e 4
dalla nostra tenda. dopo pranzo altra mensa…umido...,riso duro in abbondanza un
fiasco di vino caffè e granate. Duello
di singoli belligeranti con spettacolo pirotecnico e scoppi indescrivibile.
Archivio Ostinelli, interno di accantonamento con disegni satirici sugli austriaci |
4.10.1916
Niente di
anormale anzi tutti frequentano tanto…..non azioni, solo aeroplani Francesi
sono bombardati da tedeschi. Grande sbornia di vino, marsala nel aver provato
vino a pagamento e altro vino…..da Mario altra scorpacciata a 4 con vino caffè
formaggio cognac.
5.10.1916
Lettera di
Antonietta e una fotografia che gioia infinita. Doveroso …..Giovanni parte
ospedale.
Cartolina
di Edoardo Ostinelli
Mia adorata vi ricordi ognora che il mio
pensiero è stato costantemente sino l'ultimo mio anelito sarà per voi. Il
vostro accorato papà. Il tuo adorato Edoardo
6.10.1916
Granate di
grossa forza cadono a noi vicino, grande orgasmo, non mai provato parevano
bombarde invece 152.
7.10.1916
Prossima
azione sullo Spliz sono preparativi. Giornata calma, rimprovero di mia
Antonietta per la scrittura, poveretta!
8.10.1916
Grande
bombardamento ma di piccoli calibri, grande banchetto a base di fagioli e
carne, sulla sera ripresa dei bombardamenti alla sussistenza, serata tutta
luna, e le granate le si osservano cadere o per rumorosità…ma si sapeva dove
dovevano cadere. Bevuta a gratis sussistenza ricevo pacco assistenza, lettera
Giovanni, cartolina Gian.
Archivio Ostinelli, fotografia di Edoardo in accantonamento |
9.10.1916
Lettera 27
Antonietta……..anche grande bombardamento venuto nessuna immaginazione potrà
dire cosè guerra.
10.10.1916
Più di
mille colpi sparano molte granate 6 soli pezzi 105 cadono con nostro grande
orgasmo che senso che provocano, risultati del bombardamento dal Pasubio al
Corno dal Ropola allo Spliz dal Pass… al Motassone, che orribile giornata non
la dimenticherò mai più.
11.10.1916
Giornata
relativamente calma sul mattino pero la rabbiosa (mitraglia ?)non ha cessato…la
notte e…il giorno. Stavo scrivendo una lettera a Giovanni con le parole
Giovanni carissimo quando un orribile fischio di una granata passa a 4 metri di
distanza per scoppiare a circa 50metri in basso, nessun ferito.
12.10.1916
Infernale
e continuato bombardamento nostre batterie Del Pasubio. Verso sera prima nostra
sventura un compagno sul Spilz mentre trasportava un fusto fu fulminato da un
colpo di mitragliatrice la falce umana. Vigliacchi non rispettano i porta
feriti. Pace alla sua anima Sulla sera … ho visto per la prima volta un
prigioniero e una bomba lasciata cadere da un nostro aeroplano su posizioni
nemiche.
13.10.1916
Giornata
calma sul mattino ma sul dopo pranzo granate nemiche cadono vicino e sulle case
di ……alla sera prima nostra vittima. Il compagno Ferrano è colpito a morte
dalla mitraglia nemica mentre trasportava un ferito dallo Spliz.
14.10.1916
Giornata
calma, bellissimo funerale del compianto compagno, commozione profonda tutti
nell'accompagnarlo abbiamo pianto. Altro ferito nella pietosa missione
Vigliacchi!
15.10.1916
Giornata
calma, festeggiato con un pranzo in compagnia. Nella notte Battista viene in
tenda a salutarci, poveretto l'hanno aggregato a 86 fanteria e va in val Posina,
speriamo che sia fortunato.
16.10.1916
Pare di
essere in una tomba tanto è la calma dei cannoni.
Diario di Edoardo Ostinelli, in basso a sinistra la nota del 17/10/1916 in cui denuncia i primi sintomi della malattia |
17.10.1916
Prima
diarrea e dolori di ventre però sono scomparsi dopo una purga. Si parla di un
ritorno alle Dolomiti chissà! Comincia una nuova offensiva su Corno Grappola e
Spilz.
18.10.1916
Grande
bombardamento a bombarde sui…monti. Non si potrà mai immaginare il rumore, si è
quasi sordi, però sino ad ora i nemici non mandano granate. Fa freddo intenso
siamo invernati. Dopo pranzo continua il terribile bombardamento mentre i
nemici colpiscono da vicino la sabbiotella...
19.10.1916
Azione
nuova e intensa sul Spilz e Corno, bombardamenti forti terribili, non si potrà
mai descrivere cosa è la guerra.
20.10.1916
Calma,
nessuna granata è venuta a tormentarci, sono stanco: non so se potrò resistere.
21.10.1916
Nuova neve
viene a coprire la nostra tenda freddo intenso, alla sera dormo al coperto in
una stanza ma purtroppo per una sola sera, ricevo e scrivo lettera ad
Antonietta.
22.10.1916
Festa, calma
nessun bombardamento dolente di non aver potuto andare alla messa.
23.10.1916
Nuova
malavoglia, dolore di testa fenomenale, mi purgo con un po di sale. Tempo
piovoso umido, tregua relativa delle artiglierie pare che le azioni su questo
lato siano sospese.
24.10.1916
Si
trasportano le bombarde dal Grappola
segno di cessazione per l'inverno delle operazioni..
25.10.1916
Sto meglio
dolori passati però si è stanchi, si impreca contro il nostro comandante perché
incapace di risolutezza.
26.10.1916
Ricevo
pacco da casa, che contentezza, contiene anche cibi. Ricevo lettera e spedisco
pacco a Antonietta
27.10.1916
Ordine di
sgombero…….si va ad attendere a 15 km. distante poveri noi in che pantano
dobbiamo……….
28.10.1916
Io Bosello
M. e Moroni sostiamo sopra la…una soffitta, che consolazione possiamo dormire
al coperto, piove a dirotto, tutto il giorno sempre in giro sino a mezzanotte
le….Della spesa. Che acqua abbiamo preso però dormiamo in soffitta.
29.10.1916
Nebbia, non
si vede altro, calma
30.10.1916
Improvviso
ordine di partenza per Ponte Verde, altro ordine viene a dirmi che io dovrò
fermarmi col sig. tenente, combinazione vuole che tenente parta, mi ordina di
preparare tutto e aspettare camions , così io non avrò neanche la spesa da fare
a…che grandezza…bontà? gli sarò riconoscente in eterno. Ricevo lettera da
Antonietta gli….una lettera. Scriverò a Martinelli chissà se sarò esaudito. Tempo
bello non fa neanche freddo calma relativa e da differenza da amici compagni
solo parto in cammions arrivo alle Dolomiti alle ore 11/2 ,dormo sotto…alle 5
arrivano miei compagni stanchi e affamati;….a Ponte Verde, si parla di partenza
pel Pasubio si dorme sotto portico. Tempo bello ma che freddo alla notte.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 30/10/1916 scrive che forse andrà al Pasubio |
Pasubio, sul retro Ostinelli annota: passo di malga fieno preso da posto N° 4 in corrispondenza della val canale |
1.11.1916
Non si
conosce questo giorno di nebbia, sempre soldati autocarri e muli, questa sera
dormo per la prima volta i baraccamento.
2.11.1916
mia
vita a rispetto dei miei compagni buona non partecipo a nessun
servizio si fa avere grandi scorpacciate di carne trovo tutti gli amici è più bello che a …….
3.11.1916
Nebbia, ma
senza cannoni si vive bene e nei baraccamenti dal 4 al 16…..di…..vita buona si
dorme nei baraccamenti, si mangia molta frittata.
Cartolina
del 13.11.16
i miei
cari saluti a te e bambini da questi
paesi di guerra
Edoardo
Cartolina
del 14.11.16
al mio caro bambino Ostinelli Luigi
Il babbo tuo ti augura pronta guarigione saluti
a mamma bacioni a Lidia e nonna, tuo papa che sempre ti ricorda
17.11.1916
Nevica i
monti sono tutti coperti e anche noi qui a Ponte Verde neve e freddo……su
Pasubio 19 gradi sotto zero poveri nostri compagni.
18.11.1916
Nevica
fortemente i monti e le strade coperte.
19.11.1916
si va ad
…….le strade dal ghiaccio e neve.
20.11.1916
Sempre
neve tutti i giorni, valanghe, freddo disagi sofferenze si incomincia a sentire
gli effetti della miseria: più niente vino cioccolato cognac marsala, solo 500 grammi di pane e
….non tutto pane metà gallette metà pane
pazienza! chissà quando finirà.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 20/11/1916 si chiede quando finirà la guerra |
10.12.1916
Si va a
fare il bovaro 25 vacche dobbiamo condurre a piano 25 km più …Una valanga
colossale ostruiva la strada e dovemmo ritornare. Che consolazione al ritorno !
Che senso mette la neve quando è ai lati della strada più alta dell'uomo. Valanghe
e vittime ecco le conseguenze dell'altro nemico il freddo l'inverno. sempre
però fortunato al cospetto dei miei compagni. Dal 10 al 13 neve, il 13 valanghe
da per tutto a ….Verde due fenomenali…sul ponte anche io devo andare per...allo
sgombro per…lasciare libera la strada, piove a dirotto siamo come essere in un
lago.14,15,16 neve 17 bel temporale…in che luogo ci anno condotto! Dal 14 al 23
vita uguale e tempo perverso.
24.12.1916
Gran
dolore devo lasciare amici e partire per il Pasubio è un profondo
rincrescimento…che avevano preparato banchetto. Viaggio bellissimo…ad essere
contento! Arrivo e subito vengo addetto alla mensa ufficiali così resto
dispensato dai servizi.
25.12.1916
Feste
Natale! Sono contento fo da cameriere e vivo bene dormo benissimo vicino ad una
stufa. Trovo amico nuovo...andiamo d'accordo come due fratelli.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 25/12/1916 descrive il giorno di Natale |
26.12.1916
Sempre bel
tempo solo un po' di neve assisto a dei………..dal 26 al 31 bel tempo vita di
lavoro ma felice e si vive bene questa sera il cuoco ha fatto i tortellini come
erano buoni !
10.1.1917
……a ponte
Verde furono amici cari e rifanno alla sua felice viaggio
11.1.1917
……..si
sente…..si decide il ritorno……..comincia a nevicare , tormenta.
12.1.1917
Tempo
orrendo neve, tempesta, tormenta e dobbiamo scendere, si decide di scendere in
teleferica. Viaggio anche felice ma tormenta neve e freddo intenso si assiste
al passaggio di valanghe e ne siamo tutti coperti.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 12/1/191 descrive il viaggio in teleferica |
13.1.1917
Tutti mi
cercano tutti mi vogliono! Al comando come telefonista , alla compagnia come
furiere e piantone.
14.1.1917
Sono in
fureria e non sono sicuro se vi starò perché aiutante maggiore insiste
telefono. Spero però che la guerra così porto il …
4.3.1917
Sono passato
in cucina e sto bene,…
5.3.1917
Partenza
per Valdagno
10.3.1917
Grande
banchetto con amici cari di Valdagno certo Silvestro...Volta Giovanni…si crede
che al giorno dopo si parte di nuovo per la valverde sempre cammino sto bene, speriamo
in bene.
Cartolina
del 16.3.17
Cara Antonietta
Pronti per la partenza che sarà fra ore sempre
ti ricordo ti scriverò a lungo abbiti i miei bacioni e ai figli diletti. Saluti
a moglie di Minotti mio compagno e saluti da parte sua a te
Edoardo
24.3.1917
Partenza
per ……torno alla mensa ufficiali
25.3.1917
Partenza
per la linea al Pozzacchio che Dio mi protegga
1.5.1917
Passai un
mese e giorni grazie a Dio felici solo un giorno di bombardamento ma senza
danni si lavorava di notte. Ora sono a riposo
e o più lavoro ma più lontano dal cannone a Roassi . Trovo Nicolini che
viene a lavare con me. Oggi 6.5 scrivo in riva al leno, dopo aver lavato…scrivo
dopo aver riletto più e più volte lettere di mia adorata Antonietta e col
pianto alla strozza e colla consolazione della loro buona salute. La guardo coi
bambini e li bacio.
8.5.1917
Ricevo
cartolina di Giovanni poveretto con mia moglie sono gli unici che si ricordano.
Scrivo questo in riva al fiume ove lavai la biancheria. Lessi e piansi...cari
conforti di mia Antonietta de miei bambini le allusioni di mia Lidia al suo
papa nella gioia un umano passeggero dolore pazienza e forza, Iddio mi
proteggerà.
25.5.1917
Partenza dei ragazzi
partenza immediata entro 2 ore si va sul Carso.
27.5.1917
Siamo
giunti a …..solo busi ovunque …..trovo una tomba di Tursi Alfonso classe 1894 di Como
28-29-30.5.1917
giornate
di riposo senza...si parla altra partenza per l'armata.
2.6.1917
notte
Partenza
per Doberto…….viaggio passate…tre cannonate a nostro indirizzo, illesi
3.6.1917
Arrivo
sulle arse colline di Doberto bombardamento
però ci pare di essere un po sicuri, Iddio ci assista
4.6.1917
La mia
vita è in pericolo granate a migliaia ci cascano vicino, Iddio ancora mi
assiste
Diario di Edoardo Ostinelli, nella pagina di destra un disegno della chiesa di Roasi |
5.6.1917
Peggio che
il giorno prima! O poveri miei figli povera adorata sposa forse non vi rivedrò
più.
6.6.1917
Sono stato
a portare la mensa alla notte. Migliaia di granate scoppiano sulla nostra via
per mettersi in salvo si passa sopra i morti.
7.6.1917
Sono
salvo. ritornato incolume, ma alla mattina una notizia ci dice che nessuno più
dei nostri compagni esiste, o morti o prigionieri. O se restavo lassù un ora di
più ero morto o prigioniero…..notte cioè 9 sera andiamo di nuovo a quota
235…..le granate.
Da quota
235 5.6.17
Davanti all'armata, al forte Duino sulle arse
terre carsiche , terre maledette e piene di sangue italiano !
Mia adorata :
E' con l'animo straziato che a te rivolgo questo
mio pensiero. Qui siamo in piena battaglia qui la vita può essere tolta da un
momento all'altro e perciò voglio con un mio scritto esprimerti quanto mi è
dolorosa la separazione eterna esprimerti la mia più grande riconoscenza per il
bene per l'amore che mi portasti e che
mi porterai anche nella memoria eterna. Sappi che anche io sono stato sempre
all'altezza del tuo amore e che mai ( lo giuro sull'orlo della morte ) ebbi un
altro pensiero che al tuo amore.
Mia adorata 7.6.17
Mi accingo a scriverti dopo essere arrivato al
posto dei 6 busi cioè di ritorno dalla prima linea circa 8 km. In quanti siamo
ritornati? Ben pochi cioè un terzo di quelli che eravamo alla partenza. Sono
cose che al solo pensiero si rabbrividisce….e poi tutti i miei compagni sono
tra i dispersi. In una cartolina ti dicevo che Iddio mi ha salvato; è vero immaginati
ero io Zambrini e un certo Gerosa della Brianza mio amico caro, dovevamo, per
non lasciare morire di fame e più di sete portare con il mio tenente di mensa
portarsi alla prima linea o perlomeno al comando di battaglione a portare tutto
quanto. Ci avviammo sull'imbrunire seguendo sempre i camminamenti ci portarono
ad una grotta scoperta per poi e….arrivare al comando di battaglione. No ! No !
non vi descrivo ciò che vidi ciò che sentii solo essendo per la stanchezza...col
mio Gerosa sebbene le granate cadevano vicino scoppiando non ci…più della
nostra persona dopo levate da dosso le vostre sembianze dopo averle baciate in
estremis ci proponiamo di non più gettarci a terra le granate fischiavano e noi…cercando
un po di conforto nella grazia di Dio arrivammo al comando incolumi. Restai con
Zampini circa un ora erano le 2,30 il cannoneggiamento pareva diminuito di
intensità allora ci avviammo a rifare la strada fatta altro momento
estremo…fortunato. Però Gerosa per ordine rimase. Cosa succede? Un ora dopo, noi
all'ora che dovevamo secondo i calcoli discendere per un supremo sforzo…questi
irruppero nostre tricee, e colti ufficiali e soldati all'improvviso fecero
guerra, fecero prigionieri. Di a moglie di…che il sergente Maspero…..di suo
Elvezio non fece a tempo a salvarsi fu trovato supino al suolo colpito da un
proiettile al mento: era mia intenzione parlagli la sera stessa ma tre ore
prima e mi disse che i tedeschi non
dovevano i suoi.., proverò ma spero a mantenuto la sua parola ! Gerosa non partì
con me, cosa ne avvenne? Ne lui ne B… furono trovati tra i morti ma nemmeno tra
i vivi, sono convinto che con tanti altri sono prigionieri. Nicolini non so
però niente, della sua compagnia nulla si sa speriamo dispersi o prigionieri.
Botto..il caro amico non so più niente, del suo battaglione sono tornati solo
in 30 con un solo ufficiale, sarà
prigioniero. Tu non dire niente alle loro consorti di solo che c'è stata molta
confusione e di sperare! Ora sono a
riposo unici rimasti di una stirpe infelice, e attenderemo alla formazione del
reggimento: ora guardo se può fare qualche cosa per la mia licenza, domando al
sig Sacco, se sono vere queste sue promesse e non vanterie potrò venire in
licenza, ma pero io sinora non ho fatto nessuna domanda. Ora termino e ancora
sotto quell'impressione che mai potei immaginare ti bacio speranzoso di un
presto arrivederci bacioni cari e affettuosi
ardenti a te mia adorata ai figli diletti che tutti giorni bacio insieme
a te che siete la sola causa della mia necessaria esistenza. Ho ricevuto da
Dante è sempre fortunato, Giovanni da un mese non ricevo più sue nuove da te ho
ricevuto lettera del 28 e cartolina del 30 e poi più. Abbi …. E coraggio che
sono vivo e non morto al 5 notte non muoio più in guerra.
Scrivimi subito bacioni cari .
Tuo Edoardo
8.6.1917
Siamo
rimasti illesi è vero ma la grande
prostrazione che mi affligge e grande. I
rimanenti del reggimento vengono riuniti e da casa Bonetti (paese triste) ci
avviammo a Re di Puglia. Al giorno 9 partenza per Bagnaria ove ci attendiamo
nei prati. Comincio a sentirmi poco bene ho febbre. Giorno 10 vengo assegnato
al 1 Battaglione 2 comp. La febbre e i dolori mi straziano dormo sulla nuda
terra ma in tutta la notte non chiudo occhio. Alla mattina dell 11 segno visita
, 39 e 5 di febbre . Mi avviano dopo 6 ore di spasimi all'ospedale. Dopo la
purga cessano un pò i dolori ma io non posso partire per Milano. Causa la
febbre sono invece mandato in un ospedale 0122 da dove non si può uscire che
guarito. Pazienza 15/16/17/18/19/20/21/22/23 tutti giorni passati con alterne...di
febbre pare ora vada diminuire sono desolato non ricevo ancora notizie dai miei
cari.
Diario di Edoardo Ostinelli, ultima pagina, nella nota dell'8/6/1917 descrive la malattia e l'avvio all'ospedale 0122 |
Cartolina
del 4.7.17
da Doberto sull' imminente pericolo della vita a
voi miei adorati e a te mia diletta forse l'estremo saluto
Ricordatemi
ciao.
Cartolina
del 6.7.17
Pregiatissima signora
In
risposta alla sua pregiata lettera posso ampiamente rassicurarla intorno alle
condizioni di salute di suo marito: stia pur tranquilla perché si può dire
guarito dalla sua febbre di tifo.
Quanto poi alla sua frustrazione in un ospedale
territoriale,...,non so se da qui potrà venire a casa. Con tanti ossequi da
parte mia, e saluti da suo marito…
Sac.Lorenzo Borgia
Cartolina
del 10.7.1917
Cara Antonietta
Da due giorni non ricevo tue notizie la mia salute causa una indigestione di caffè
in questi due giorni è molto scossa. Ora sono a ghiaccio e cognac però la
febbre che era salita a 38 ora è discesa a 36. E' il vomito che mi tormenta. Termino
perché non ci vedo più bacioni cari a te e bambini .
Tuo Edoardo
Cartolina
dell'11.7.17
Cara moglie
Non posso scrivere da me perché mi sento un poco
affaticato dalla febbre. Non ti dare pensiero però perché voglio sperare
di potermi sentire presto meglio. Mando
tanti saluti per tutti....
Bacioni
tuo Edoardo
Cartolina
del 12/7/17
Cara moglie
Non posso scrivere da me: le mie condizioni di
salute sono ancora le stesse, speriamo la volontà di Dio. Spero di andare
meglio .
Tanti saluti e baci per te e i bambini.
Tuo aff. marito Edoardo
Cartolina
del 14/7/17
Cara moglie
Mi dispiace di non poterti dire che vado
migliorando
Ancora la mia malattia continua.
Mando tanti saluti e baci per i bambini e per
te e …..
Tuo aff. Edoardo
Cartolina
del 14/7/17
Cara moglie
Ti mando anche oggi le mie notizie e i miei
saluti. Io mi trovo ancora allo stesso modo .
Mando tanti saluti e tanti baci per i figli e per te ……..
Affezionato Edoardo
Cartolina
del 6/8/1917
Gentilissima signora
Con molto piacere ieri 5.8 ho avuto la sua
gentile da Como del 2.8; io avevo piacere di incontrarmi con lei, per dirle del
bene che ho portato a suo marito, ed anche al mio amico, il nostro caro
Edoardo. Avevo piacere di dirlo proprio a lei sola, senza che passare per le
mani di altri. Forse, qualche giorno, suo fratello, l'artigliere con il quale
parlai dopo la morte di Edoardo, al quale lo feci vedere, le dirà qualche cosa,
ma ho piacere di dirle qualche cosa anche io. Se le avessi dovuto scrivere per
comunicarle la morte del caro Edoardo mi sarei un poco trovato preoccupato,
perché se tanto si era fatto amare da me nei pochi giorni che l'ho conosciuto,
chissà quanto di più si sarà fatto amare da lei. Ed io le dico un poco confusamente,
ma tutto quello che di più il sua animo nei pochi giorni quando lo avvicinai.
Qui nell'ospedale fu pensiero costante la casa, lei e i suoi piccoli; e quante
volte nell'intimità mi parlò delle gite in campagna. Delle cure del suo giardino
e fare quanta conversazione, nelle quali io dicevo di venire a Como a prendere
i magotti delle rose del giardino, procurammo quella cartolina, nella quale mi
disse di raccomandare a lei la cura delle rose. Mi disse più volte: la mia
passione sono i fiori. Come non voler bene ad un uomo ad un caro padre di
famiglia che manifesta questi sentimenti. Le reco….un dolore forse, ma…a me
conforto:….è stato. io da anni che vivo con i soldati, il soldato dall'animo
veramente aristocratico. Con questi pensieri
viveva Edoardo e quando o non riceveva lettere o non poteva scrivere quasi
piangeva: sicché lo dovevo confortare e quietare come si fa con un bambino.
Quando poi tre o quattro giorni dopo che io avevo a lei scritto che stava bene,...,all'improvviso
si aggravava per la perforazione intestinale, ma volle mai che io scrivessi a
lei delle sue condizioni. e quando avevo scritto le cartoline le voleva leggere
per vedere quello che avevo scritto. Quando sul finire della vita gli
amministrai l'estrema unzione ebbe un momento di turbamento quant'io lo avessi
preparato con amore ebbe qualche poco di….e subito mi disse: non scriva a mia
moglie che mi ha dato l'estrema unzione. Poi mi volle dare la mano e stringere
la mia come un compenso dell'opera mia di…e quieto mi disse: stia qui vicino a
me e mi faccia coraggio. Poi non poté più parlare che a stento con me; parlava
con Dio. Cara signora, questo avevo il piacere di scriverle, e che alto uomo le
ho scritto. Mi …con ossequi .
Suo devoto Sacc .Dott. Lorenzo Borgia
Capp.Mil Osp. da c.0122
Lettera dell'Ufficio Centrale di Udine del 28 novembre 1921 in cui si comunicano il cimitero in cui è sepolto Edoardo Ostinelli e le facilitazioni ferroviarie per raggiungerlo |
Articolo comparso il 25 febbraio 1924 e riguardante la traslazione della salma di Edoardo Ostinelli a Como |
Il testo
"Domenica
pomeriggio è giunta a Como dalla zona di guerra la salma del soldato Edoardo
Ostinelli, della classe 1879 caduto in guerra nel giugno 1917. La salma venne
portata nella chiesa del rione Sant'Agostino, ove abitano i parenti del povero
caduto. Ieri, alle 16, seguirono i funerali che riuscirono imponenti per il
largo concorso delle persone che vi parteciparono. Intervennero tutte le Associazioni
ex militari che fanno capo alla Casa di mutuo aiuto dello Smobilitato, e un
picchetto armato del 67 fanteria. Al Cimitero, dopo che un amico ebbe portato
l'estremo saluto, la salma venne tumulata nel riparto dei Caduti in guerra. La
vedova, i figli, il fratello ed i parenti del soldato Ostinelli Edoardo morto
in guerra sentitamente ringraziano le rappresentanze, gli amici e tutti
colorono che gentilmente onorarono il caro estinto gentilmente accompagnandone
la salma all'ultima dimora.
Como 25
febbraio 1924
Buongiorno, sono Claudio Rigon, nel 2017 ho curato una grande mostra sulla strada delle gallerie in Pasubio http://www.stradadellegallerie.it/ è sto ora lavorando al suo seguito, cioè a una mostra (sarà nel 2022) su Porte del Pasubio, dove termina la strada e dove ora c’è il rifugio Papa (il generale). Durante la guerra là c’era la piccola città che si vede nella fotografia di Ostinelli ,che vi ha vissuto da Natale a tutto febbraio del 1917, cameriere alla mensa ufficiali. È stata una sorpresa aver trovato questo diario nel suo sito, unitamente alla foto. Mi piacerebbe molto poterli esporre in mostra, scrivendo a lato la loro storia. In alternativa vorrei poter comunque esporre le loro riproduzioni. Pensa possa essere possibile? La mostra è del CAI e del Comune di Schio. Può visitare il sito di quella delle gallerie, per vedere la qualità e la cura con cui l’abbiamo messa insieme. Se vuole le mando volentieri il catalogo. La mia mail: claudio_rigon@ fastwebnet.it
RispondiEliminaQuella foto noi la abbiamo già, scansionata ad altissima risoluzione dall’album del generale Papa. Ma è la storia di questa, così vissuta e segnata dalle crepe, con la scritta sul retro che dice la baracca dove alloggiava, che mi interessa; da mettere a lato dell’altra.
La ringrazio, cordialmente, Claudio Rigon