sabato 6 luglio 2013

Diario di guerra di Edoardo Ostinelli 1916-1917


Archivio Ostinelli, baracche e ricoveri sul Pasubio, sul retro "in alto il mio alloggio"

Presentazione
Edoardo Ostinelli era un fante italiano che nacque a Como il 10 luglio 1879 e morì nell'ospedale da campo 0122, il 15 luglio 1917. Era sposato con Salvadé Antonietta ed aveva due figli, Luigi e Lidia. Vediamo la sua famiglia in una foto-cartolina inviata durante la guerra.
La moglie e i due figli di Edoardo Ostinelli


Edoardo aveva 38 anni quando morì di tifo, una malattia che face strage in tutti gli eserciti impegnati nella Prima Guerra Mondiale.
Una fotografia lo mostra insieme ai suoi compagni d'armi davanti ad una baracca che viene definita "cantina". Edoardo guarda dritto verso l'obbiettivo e appare come un uomo ancora nel pieno del suo vigore. E' il primo da sinistra.
Fotografia di gruppo probabilmente sul Pasubio, Edoardo Ostinelli è il primo da sinistra
Tra l'11 settembre 1916 e il 4 luglio 1917, Edoardo Ostinelli su un piccolo quaderno scrive una cronaca quotidiana in cui racconta le sue esperienze di guerra sulle montagne del Pasubio coperte di neve e con davanti agli occhi la morte, per se e per i suoi compagni.
Edoardo Ostinelli
Le note giornaliere di Edoardo nella loro brevità e immediatezza, sembrano un distillato della guerra che gli italiani stanno combattendo per conquistare terre che l'autore definisce, in una lettera alla moglie del 5 giugno 1917, "maledette e piene di sangue italiano". Il diario inizia nel novembre del 1916, quando l'offensiva austriaca in Trentino (la spedizione punitiva) si è ormai esaurita, e si conclude nel giugno del 1917 con una nota in cui Edoardo descrive la prostrazione per il rischio della vita a cui è stato sottoposto nelle giornate precedenti e il progredire del tifo che lo porterà alla morte poche settimane dopo.  
Ostinelli nella vita civile è un operaio colorista e vicepresidente della Società Operaia di Santa Margherita di Como. Nel 1911, in occasione dell'Esposizione di Torino per il Cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, la Società Operaia di Santa Margherita lo ha proposto per una visita a Torino in segno di riconoscimento per l'opera svolta tra il 1900 e il 1910, prima come segretario e poi come consigliere. Da queste informazioni, Edoardo Ostinelli sembra appartenere a quel ceto operaio che nel corso del primo decennio del Novecento, dominato dalla figura di Giovanni Giolitti, ha assunto una fisionomia propria e un ruolo all'interno di una nazione in crescita economica e sociale. Dal diario, dalle lettere e messaggi inviati alla famiglia, dal nome stesso della società operaia di cui è membro, possiamo desumere che Ostinelli fosse un operaio cattolico.
Lettera del 5 luglio 1911 in cui la Società Operaia di M.S. di Santa Margherita di Como, attesta i meriti di Edoardo Ostinelli

Ostinelli ci ha lasciato alcune fotografie che documentano la vita del soldato nella guerra di montagna e in cui l'uomo ha contro di se un nemico altrettanto potente dell'esercito austriaco: il freddo polare delle altitudini alpine e le pessime condizioni igieniche.
Pasubio 1916. Una fotografia dall'archivio Ostinelli, sul retro l'indicazione Loghi Rossi, è parzialmente visibile la scritta "qui sotto le nostre baracche"
Non sappiamo se queste fotografie vennero eseguite da Edoardo (nel diario non c'è traccia del possesso di una fotocamera al fronte), ma sono un'altra testimonianza che si aggiunge alle parole scritte a matita su un povero quadernetto che è giunto sino a noi. Da tempo gli storici prestano molta attenzione alle memorie, alle note, alle fotografie che i soldati della Prima Guerra Mondiale hanno lasciato per aiutarci a comprendere cosa fu  la guerra totale e industriale. Nel racconto che Ostinelli fa della sua esperienza di guerra è costante la presenza del'artiglieria, arma che domina la Prima Guerra Mondiale e provoca il maggior numero di vittime. Per questi motivi abbiamo ritenuto giusto far conoscere la testimonianza di questo soldato italiano. La trascrizione del diario è stata compiuta dal nipote di Edoardo, il signor Ferruccio Ostinelli di Aosta. La famiglia Ostinelli, emigrata ad Aosta alla fine degli anni 30 è stata "storicamente" quella degli ottici del capoluogo valdostano, con un negozio nel centro della città ancor'oggi attivo.
La prima pagina del diario di guerra di Edoardo Ostinelli
Abbiamo pensato, al fine di rendere più immediata e completa la comprensione di questo documento, di pubblicarlo in un unico post, inserendo in alcuni punti le fotografie che Edoardo Ostinelli  ha lasciato,  insieme alle lettere e ai documenti in cui sono raccontati gli ultimi momenti della sua vita. Tra questi anche le fasi successive alla morte: la comunicazione del decesso e la sepoltura in un piccolo cimitero militare, una lettera in cui si comunica alla vedova la facilitazione ferroviaria per andare a visitare la tomba del marito, un articolo comparso su un giornale di Como in cui è data notizia della traslazione della salma di Ostinelli a Como, nel 1924. I lettori ci perdonino la lunghezza di questo post, ma la lettura e lo studio della testimonianza ci sembrano di grande valore per comprendere un avvenimento, la Prima Guerra Mondiale, di cui nei prossimi anni ci apprestiamo a celebrare il centenario.

Il diario

11.9.1916

Massima emozione per il gran numero di feriti giunti da Monte Corno e ritorno dei nostri compagni da l'aver trasportato feriti e granate dai vari monti, sfogo sugli andamenti della morte. Poveri noi in che posto siamo.
Mezzogiorno comincia nuovamente un infernale bombardamento dura tutta sera. In questa sera…..nell'andare a prelevare la mensa ufficiali scoppiano granate a pochi passi da noi orgasmo…Trovo un mio affettuoso amico …..baci con effusione…..dichiarare che nome attendente. Mi trovo tuttora molto più fortunato degli altri non partecipo ad operazioni di rifornimento. Oggi primo pasto abbondante di pasta e carne buona. Dormo ancora in terra ma al coperto.

12.9.1916
Giornata di calma solo eccezionale movimento di trasporti in genere……di 4 ore;…della distribuzione di garze e vino e cartoline.

13.9.1916
Risveglio brusco 4 ore mattino, sensibile duello artiglieria, prima caccia ad un aeroplano nemico con cannoni, invano, non fu colpito.

14.9.1916
Giornata calma sospensione dell' avanzata verso Spits e Corno, pare che i nostri si rafforzino sul Grappa. Grande animazione alla vista di feriti specialmente uno ….e vive da due giorni senza conforto fu trasportato in …

15.9.1916
Tregua e ritorno dei feriti della battaglia Spits-Corno, rifanno offensiva.

16.9.1916
Dormo sotto la tenda per la prima volta primo raffreddore. Visto nell'andare alla val Arsa un mortaio italiano abbandonato nella ritirata a maggio.
Quanti dolorosi ricordi !
Archivio Ostinelli, due soldati posano con una bomba di grosso calibro

17.9.1916
Giornata calma sul mattino, aeroplani amici e nemici incrociano nel cielo bombardati dalle opposte artiglierie. Mezzogiorno comincia un bombardamento nemico alla montagna di fronte un…e…le pallottole passano sopra il nostro accampamento.
...Calma relativa, dopo viaggiare  e giù per la montagna …parto guardando i corni Zugna,...e penso sempre ai miei cari con forte emozione quando li rivedrò per sempre ?
Devo ancora andare alla spesa poi termino la giornata  dolente di non aver potuto assistere alla santa messa.

18.9.1916
Giornata calmissima. I reticolati che portavano ieri notte al Trappola oggi la nostra compagnia li riporta. Si parla di un prossimo cambiamento forse a Ponte Verde. Sono andato a lavare nella valle Leno ho perso nel lavorare il mio temperino. Nessuna posta arrivò ancora ! Che delusione.

19.9.1916
Giornata calma, lavandiere, ecco cosa ho fatto.
Archivio Ostinelli, trasporto di una botte con muli davanti a un accantonamento

20.9.1916
Giornata passata in silenzio alla sera enorme pioggia si scatenò sulla nostra tenda tanto da bagnarci tutti. Prima neve comparsa sui monti campo grossi, passo Canale, Corni Zugna e Monterosso e a circa 200 metri dal nostro accampamento. Sempre al servizio del signor tenente, i nostri poveri compagni salgono sempre sul Grappa e Corno a portare travi per baraccamenti. Ancora niente posta

21.9.1916
Combattimenti ……calma……riposo anche per i cari compagni

22.9.1916
Giornata di pensieri e di lavoro ma alla……infinita. ricevetti 2 lettere e cartoline dell'Antonietta

 23.9.1916
Calma ormai abituale giornata di scrivere; Sastagni,  Antonietta, Gianni Martinelli  ecc.

24.9.1916
Giornata bellissima aeroplani alla mattina sorvolano sopra di noi. Dopo pranzo passeggiata a Raossi insieme a Mario e Moranelli per bere un bicchiere a…L.2.80 a fiasco grande del corno……..a poca distanza non ci andrò più se non per servizio strada facendo incontrai il postino e contento di aver ricevuto lettera mia Antonietta. Sera spesa…molto….Mario e Martinelli si fermano per parlare con un ufficiale e bevono ancora al punto di perdere la strada per tornare all'accampamento sera prima fu messo sull 'attenti.

25.9.1916
Giornata calma solo la notte grande bombardamento ma fortunatamente lontano … Miei compagni partono pel Grappola, Spillo ecc. Poveretti come sono accasciati
Archivio Ostinelli, trasporto di approvvigionamenti con mulo

26.9.1916
Partenza di altri compagni per Ponte Verde povero……come è accasciato. Io sempre bene di salute. Ricevetti 4 lettere come sono contento.

27.9.1916
Mia Antonietta guardo fotografie, andando alla spesa nuove granate vengono ad interrompere la strada.

28.9.1916
Piove a dirotto, ricevo cartoline di Gigi ed Angelo sotto la tenda io e Marino, scrivo 5 cartoline

29.9.1916
Giunta la nebbia perciò calma per le opposte artiglierie scrivo a Gigi, Antonietta ieri scrissi una lettera a Teresa Casati, pare si prepari una nuova azione sui monti già…….

30.9.1916
tempo rimesso al bello orrendo fuoco delle artiglierie. Sono le 11 le artiglierie nemiche in ripetute cannonate colpiscono la zona dove è appostata le nostre batterie.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella pagina di sinistra un disegno con indicate le artiglierie italiane

1.10.1916
Giornata bella ricevo lettere da Antonietta. Il cannone tuona…….rancio sotto il continuo sibilo dei proiettili che dal… vanno….in Passotonale….Bosetti, Mario…al nostro attendamento e il sacerdote sotto il portico dell'infermeria il cannone tuona nel frattempo incessantemente.
Archivio Ostinelli, muli e alpini

2.10.1916
Calma cannoneggiamento relativo

3.10.1916
Scrissi alla signora Teodolinda. Fra giorni si parte per Ponte Verde a…..Massimo fa il cuoco  ho prosciutto e burro e una padella, si fa dell'umido squisito per …una ventina di granate … scoppiano a 300 metri sulla ….spezzandolo purtroppo dolorosa a cui assistiamo tutti e 4 dalla nostra tenda. dopo pranzo altra mensa…umido...,riso duro in abbondanza un fiasco di vino  caffè e granate. Duello di singoli belligeranti con spettacolo pirotecnico e scoppi indescrivibile.
Archivio Ostinelli, interno di accantonamento con disegni satirici sugli austriaci

4.10.1916
Niente di anormale anzi tutti frequentano tanto…..non azioni, solo aeroplani Francesi sono bombardati da tedeschi. Grande sbornia di vino, marsala nel aver provato vino a pagamento e altro vino…..da Mario altra scorpacciata a 4 con vino caffè formaggio cognac.

5.10.1916
Lettera di Antonietta e una fotografia che gioia infinita. Doveroso …..Giovanni parte ospedale.

Cartolina di Edoardo Ostinelli
Mia adorata vi ricordi ognora che il mio pensiero è stato costantemente sino l'ultimo mio anelito sarà per voi. Il vostro accorato papà. Il tuo adorato Edoardo

6.10.1916
Granate di grossa forza cadono a noi vicino, grande orgasmo, non mai provato parevano bombarde invece 152.

7.10.1916
Prossima azione sullo Spliz sono preparativi. Giornata calma, rimprovero di mia Antonietta per la scrittura, poveretta!

8.10.1916
Grande bombardamento ma di piccoli calibri, grande banchetto a base di fagioli e carne, sulla sera ripresa dei bombardamenti alla sussistenza, serata tutta luna, e le granate le si osservano cadere o per rumorosità…ma si sapeva dove dovevano cadere. Bevuta a gratis sussistenza ricevo pacco assistenza, lettera Giovanni, cartolina Gian.
Archivio Ostinelli, fotografia di Edoardo in accantonamento



9.10.1916
Lettera 27 Antonietta……..anche grande bombardamento venuto nessuna immaginazione potrà dire cosè guerra.

10.10.1916
Più di mille colpi sparano molte granate 6 soli pezzi 105 cadono con nostro grande orgasmo che senso che provocano, risultati del bombardamento dal Pasubio al Corno dal Ropola allo Spliz dal Pass… al Motassone, che orribile giornata non la dimenticherò mai più.

11.10.1916
Giornata relativamente calma sul mattino pero la rabbiosa (mitraglia ?)non ha cessato…la notte e…il giorno. Stavo scrivendo una lettera a Giovanni con le parole Giovanni carissimo quando un orribile fischio di una granata passa a 4 metri di distanza per scoppiare a circa 50metri in basso, nessun ferito.

12.10.1916
Infernale e continuato bombardamento nostre batterie Del Pasubio. Verso sera prima nostra sventura un compagno sul Spilz mentre trasportava un fusto fu fulminato da un colpo di mitragliatrice la falce umana. Vigliacchi non rispettano i porta feriti. Pace alla sua anima Sulla sera … ho visto per la prima volta un prigioniero e una bomba lasciata cadere da un nostro aeroplano su posizioni nemiche.

13.10.1916
Giornata calma sul mattino ma sul dopo pranzo granate nemiche cadono vicino e sulle case di ……alla sera prima nostra vittima. Il compagno Ferrano è colpito a morte dalla mitraglia nemica mentre trasportava un ferito dallo Spliz.

14.10.1916
Giornata calma, bellissimo funerale del compianto compagno, commozione profonda tutti nell'accompagnarlo abbiamo pianto. Altro ferito nella pietosa missione Vigliacchi!

15.10.1916
Giornata calma, festeggiato con un pranzo in compagnia. Nella notte Battista viene in tenda a salutarci, poveretto l'hanno aggregato a 86 fanteria e va in val Posina, speriamo che sia fortunato.

16.10.1916
Pare di essere in una tomba tanto è la calma dei cannoni.
Diario di Edoardo Ostinelli, in basso a sinistra la nota del 17/10/1916 in cui denuncia i primi sintomi della malattia

17.10.1916
Prima diarrea e dolori di ventre però sono scomparsi dopo una purga. Si parla di un ritorno alle Dolomiti chissà! Comincia una nuova offensiva su Corno Grappola e Spilz.

18.10.1916
Grande bombardamento a bombarde sui…monti. Non si potrà mai immaginare il rumore, si è quasi sordi, però sino ad ora i nemici non mandano granate. Fa freddo intenso siamo invernati. Dopo pranzo continua il terribile bombardamento mentre i nemici colpiscono da vicino la sabbiotella...

19.10.1916
Azione nuova e intensa sul Spilz e Corno, bombardamenti forti terribili, non si potrà mai descrivere cosa è la guerra.

 20.10.1916
Calma, nessuna granata è venuta a tormentarci, sono stanco: non so se potrò resistere.

21.10.1916
Nuova neve viene a coprire la nostra tenda freddo intenso, alla sera dormo al coperto in una stanza ma purtroppo per una sola sera, ricevo e scrivo lettera ad Antonietta.

22.10.1916
Festa, calma nessun bombardamento dolente di non aver potuto andare alla messa.

23.10.1916
Nuova malavoglia, dolore di testa fenomenale, mi purgo con un po di sale. Tempo piovoso umido, tregua relativa delle artiglierie pare che le azioni su questo lato siano sospese.

24.10.1916
Si trasportano le bombarde dal Grappola  segno di cessazione per l'inverno delle operazioni..

25.10.1916
Sto meglio dolori passati però si è stanchi, si impreca contro il nostro comandante perché incapace di risolutezza.

26.10.1916
Ricevo pacco da casa, che contentezza, contiene anche cibi. Ricevo lettera e spedisco pacco a Antonietta

27.10.1916
Ordine di sgombero…….si va ad attendere a 15 km. distante poveri noi in che pantano dobbiamo……….

28.10.1916
Io Bosello M. e Moroni sostiamo sopra la…una soffitta, che consolazione possiamo dormire al coperto, piove a dirotto, tutto il giorno sempre in giro sino a mezzanotte le….Della spesa. Che acqua abbiamo preso però dormiamo in soffitta.

29.10.1916
Nebbia, non si vede altro, calma

30.10.1916
Improvviso ordine di partenza per Ponte Verde, altro ordine viene a dirmi che io dovrò fermarmi col sig. tenente, combinazione vuole che tenente parta, mi ordina di preparare tutto e aspettare camions , così io non avrò neanche la spesa da fare a…che grandezza…bontà? gli sarò riconoscente in eterno. Ricevo lettera da Antonietta gli….una lettera. Scriverò a Martinelli chissà se sarò esaudito. Tempo bello non fa neanche freddo calma relativa e da differenza da amici compagni solo parto in cammions arrivo alle Dolomiti alle ore 11/2 ,dormo sotto…alle 5 arrivano miei compagni stanchi e affamati;….a Ponte Verde, si parla di partenza pel Pasubio si dorme sotto portico. Tempo bello ma che freddo alla notte.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 30/10/1916 scrive che forse andrà al Pasubio
Pasubio, sul retro Ostinelli annota: passo di malga fieno preso da posto N° 4 in corrispondenza della val canale

1.11.1916
Non si conosce questo giorno di nebbia, sempre soldati autocarri e muli, questa sera dormo per la prima volta i baraccamento.

 2.11.1916
mia vita  a rispetto dei  miei compagni buona non partecipo a nessun servizio si fa avere grandi scorpacciate di carne trovo tutti gli amici  è più bello che a …….

3.11.1916
Nebbia, ma senza cannoni si vive bene e nei baraccamenti dal 4 al 16…..di…..vita buona si dorme nei baraccamenti, si mangia molta frittata.

Cartolina del 13.11.16
 i miei cari saluti a te e bambini  da questi paesi di guerra
                                                                                                          Edoardo
Cartolina del 14.11.16
al mio caro bambino Ostinelli Luigi
Il babbo tuo ti augura pronta guarigione saluti a mamma bacioni a Lidia e nonna, tuo papa che sempre ti ricorda

17.11.1916
Nevica i monti sono tutti coperti e anche noi qui a Ponte Verde neve e freddo……su Pasubio 19 gradi sotto zero poveri nostri compagni.

18.11.1916
Nevica fortemente i monti e le strade coperte.

19.11.1916
si va ad …….le strade dal ghiaccio e neve.

20.11.1916
Sempre neve tutti i giorni, valanghe, freddo disagi sofferenze si incomincia a sentire gli effetti della miseria: più niente vino cioccolato  cognac marsala, solo 500 grammi di pane e ….non tutto pane metà gallette  metà pane pazienza! chissà quando finirà.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 20/11/1916 si chiede quando finirà la guerra

10.12.1916
Si va a fare il bovaro 25 vacche dobbiamo condurre a piano 25 km più …Una valanga colossale ostruiva la strada e dovemmo ritornare. Che consolazione al ritorno ! Che senso mette la neve quando è ai lati della strada più alta dell'uomo. Valanghe e vittime ecco le conseguenze dell'altro nemico il freddo l'inverno. sempre però fortunato al cospetto dei miei compagni. Dal 10 al 13 neve, il 13 valanghe da per tutto a ….Verde due fenomenali…sul ponte anche io devo andare per...allo sgombro per…lasciare libera la strada, piove a dirotto siamo come essere in un lago.14,15,16 neve 17 bel temporale…in che luogo ci anno condotto! Dal 14 al 23 vita uguale e tempo perverso.

24.12.1916
Gran dolore devo lasciare amici e partire per il Pasubio è un profondo rincrescimento…che avevano preparato banchetto. Viaggio bellissimo…ad essere contento! Arrivo e subito vengo addetto alla mensa ufficiali così resto dispensato dai servizi.

25.12.1916
Feste Natale! Sono contento fo da cameriere e vivo bene dormo benissimo vicino ad una stufa. Trovo amico nuovo...andiamo d'accordo come due fratelli.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 25/12/1916 descrive il giorno di Natale

26.12.1916
Sempre bel tempo solo un po' di neve assisto a dei………..dal 26 al 31 bel tempo vita di lavoro ma felice e si vive bene questa sera il cuoco ha fatto i tortellini come erano buoni !

10.1.1917
……a ponte Verde furono amici cari e rifanno alla sua felice viaggio

11.1.1917
……..si sente…..si decide il ritorno……..comincia a nevicare , tormenta.

12.1.1917
Tempo orrendo neve, tempesta, tormenta e dobbiamo scendere, si decide di scendere in teleferica. Viaggio anche felice ma tormenta neve e freddo intenso si assiste al passaggio di valanghe e ne siamo tutti coperti.
Diario di Edoardo Ostinelli, nella nota del 12/1/191 descrive il viaggio in teleferica

13.1.1917
Tutti mi cercano tutti mi vogliono! Al comando come telefonista , alla compagnia come furiere e piantone.

14.1.1917
Sono in fureria e non sono sicuro se vi starò perché aiutante maggiore insiste telefono. Spero però che la guerra così porto il …

4.3.1917
Sono passato in cucina e sto bene,…

5.3.1917
Partenza per Valdagno

10.3.1917
Grande banchetto con amici cari di Valdagno certo Silvestro...Volta Giovanni…si crede che al giorno dopo si parte di nuovo per la valverde sempre cammino sto bene, speriamo in bene.

Cartolina del 16.3.17
Cara Antonietta
Pronti per la partenza che sarà fra ore sempre ti ricordo ti scriverò a lungo abbiti i miei bacioni e ai figli diletti. Saluti a moglie di Minotti mio compagno e saluti da parte sua a te
Edoardo

24.3.1917
Partenza per ……torno alla mensa ufficiali

25.3.1917
Partenza per la linea al Pozzacchio che Dio mi protegga

1.5.1917
Passai un mese e giorni grazie a Dio felici solo un giorno di bombardamento ma senza danni si lavorava di notte. Ora sono a riposo  e o più lavoro ma più lontano dal cannone a Roassi . Trovo Nicolini che viene a lavare con me. Oggi 6.5 scrivo in riva al leno, dopo aver lavato…scrivo dopo aver riletto più e più volte lettere di mia adorata Antonietta e col pianto alla strozza e colla consolazione della loro buona salute. La guardo coi bambini e li bacio.

8.5.1917
Ricevo cartolina di Giovanni poveretto con mia moglie sono gli unici che si ricordano. Scrivo questo in riva al fiume ove lavai la biancheria. Lessi e piansi...cari conforti di mia Antonietta de miei bambini le allusioni di mia Lidia al suo papa nella gioia un umano passeggero dolore pazienza e forza, Iddio mi proteggerà.

25.5.1917
Partenza  dei ragazzi  partenza immediata entro 2 ore si va sul Carso.

27.5.1917
Siamo giunti a …..solo busi ovunque …..trovo una tomba  di Tursi Alfonso classe 1894 di Como

28-29-30.5.1917
giornate di riposo senza...si parla altra partenza per l'armata.

2.6.1917 notte
Partenza per Doberto…….viaggio passate…tre cannonate a nostro indirizzo, illesi

3.6.1917
Arrivo sulle arse colline di Doberto bombardamento  però ci pare di essere un po sicuri, Iddio ci assista

4.6.1917
La mia vita è in pericolo granate a migliaia ci cascano vicino, Iddio ancora mi assiste
Diario di Edoardo Ostinelli, nella pagina di destra un disegno della chiesa di Roasi

5.6.1917
Peggio che il giorno prima! O poveri miei figli povera adorata sposa forse non vi rivedrò più.

6.6.1917
Sono stato a portare la mensa alla notte. Migliaia di granate scoppiano sulla nostra via per mettersi in salvo si passa sopra i morti.

7.6.1917
Sono salvo. ritornato incolume, ma alla mattina una notizia ci dice che nessuno più dei nostri compagni esiste, o morti o prigionieri. O se restavo lassù un ora di più ero morto o prigioniero…..notte cioè 9 sera andiamo di nuovo a quota 235…..le granate.

Da quota  235 5.6.17
Davanti all'armata, al forte Duino sulle arse terre carsiche , terre maledette e piene di sangue italiano !
Mia adorata :
E' con l'animo straziato che a te rivolgo questo mio pensiero. Qui siamo in piena battaglia qui la vita può essere tolta da un momento all'altro e perciò voglio con un mio scritto esprimerti quanto mi è dolorosa la separazione eterna esprimerti la mia più grande riconoscenza per il bene  per l'amore che mi portasti e che mi porterai anche nella memoria eterna. Sappi che anche io sono stato sempre all'altezza del tuo amore e che mai ( lo giuro sull'orlo della morte ) ebbi un altro pensiero che al tuo amore.                       

Mia adorata  7.6.17
Mi accingo a scriverti dopo essere arrivato al posto dei 6 busi cioè di ritorno dalla prima linea circa 8 km. In quanti siamo ritornati? Ben pochi cioè un terzo di quelli che eravamo alla partenza. Sono cose che al solo pensiero si rabbrividisce….e poi tutti i miei compagni sono tra i dispersi. In una cartolina ti dicevo che Iddio mi ha salvato; è vero immaginati ero io Zambrini e un certo Gerosa della Brianza mio amico caro, dovevamo, per non lasciare morire di fame e più di sete portare con il mio tenente di mensa portarsi alla prima linea o perlomeno al comando di battaglione a portare tutto quanto. Ci avviammo sull'imbrunire seguendo sempre i camminamenti ci portarono ad una grotta scoperta per poi e….arrivare al comando di battaglione. No ! No ! non vi descrivo ciò che vidi ciò che sentii solo essendo per la stanchezza...col mio Gerosa sebbene le granate cadevano vicino scoppiando non ci…più della nostra persona dopo levate da dosso le vostre sembianze dopo averle baciate in estremis ci proponiamo di non più gettarci a terra le granate fischiavano e noi…cercando un po di conforto nella grazia di Dio arrivammo al comando incolumi. Restai con Zampini circa un ora erano le 2,30 il cannoneggiamento pareva diminuito di intensità allora ci avviammo a rifare la strada fatta altro momento estremo…fortunato. Però Gerosa per ordine rimase. Cosa succede? Un ora dopo, noi all'ora che dovevamo secondo i calcoli discendere per un supremo sforzo…questi irruppero nostre tricee, e colti ufficiali e soldati all'improvviso fecero guerra, fecero prigionieri. Di a moglie di…che il sergente Maspero…..di suo Elvezio non fece a tempo a salvarsi fu trovato supino al suolo colpito da un proiettile al mento: era mia intenzione parlagli la sera stessa ma tre ore prima  e mi disse che i tedeschi non dovevano i suoi.., proverò ma spero a mantenuto la sua parola ! Gerosa non partì con me, cosa ne avvenne? Ne lui ne B… furono trovati tra i morti ma nemmeno tra i vivi, sono convinto che con tanti altri sono prigionieri. Nicolini non so però niente, della sua compagnia nulla si sa speriamo dispersi o prigionieri. Botto..il caro amico non so più niente, del suo battaglione sono tornati solo in 30 con un solo ufficiale,  sarà prigioniero. Tu non dire niente alle loro consorti di solo che c'è stata molta confusione  e di sperare! Ora sono a riposo unici rimasti di una stirpe infelice, e attenderemo alla formazione del reggimento: ora guardo se può fare qualche cosa per la mia licenza, domando al sig Sacco, se sono vere queste sue promesse e non vanterie potrò venire in licenza, ma pero io sinora non ho fatto nessuna domanda. Ora termino e ancora sotto quell'impressione che mai potei immaginare ti bacio speranzoso di un presto arrivederci bacioni cari e affettuosi  ardenti a te mia adorata ai figli diletti che tutti giorni bacio insieme a te che siete la sola causa della mia necessaria esistenza. Ho ricevuto da Dante è sempre fortunato, Giovanni da un mese non ricevo più sue nuove da te ho ricevuto lettera del 28 e cartolina del 30 e poi più. Abbi …. E coraggio che sono vivo e non morto al 5 notte non muoio più in guerra.
Scrivimi subito bacioni cari .
Tuo Edoardo   

8.6.1917
Siamo rimasti illesi  è vero ma la grande prostrazione che mi affligge  e grande. I rimanenti del reggimento vengono riuniti e da casa Bonetti (paese triste) ci avviammo a Re di Puglia. Al giorno 9 partenza per Bagnaria ove ci attendiamo nei prati. Comincio a sentirmi poco bene ho febbre. Giorno 10 vengo assegnato al 1 Battaglione 2 comp. La febbre e i dolori mi straziano dormo sulla nuda terra ma in tutta la notte non chiudo occhio. Alla mattina dell 11 segno visita , 39 e 5 di febbre . Mi avviano dopo 6 ore di spasimi all'ospedale. Dopo la purga cessano un pò i dolori ma io non posso partire per Milano. Causa la febbre sono invece mandato in un ospedale 0122 da dove non si può uscire che guarito. Pazienza 15/16/17/18/19/20/21/22/23 tutti giorni passati con alterne...di febbre pare ora vada diminuire sono desolato non ricevo ancora notizie dai miei cari.
Diario di Edoardo Ostinelli, ultima pagina, nella nota dell'8/6/1917 descrive la malattia e l'avvio all'ospedale 0122
Cartolina del 4.7.17
da Doberto sull' imminente pericolo della vita a voi miei adorati e a te mia diletta forse l'estremo saluto
Ricordatemi  ciao.

Cartolina del 6.7.17
Pregiatissima signora
                                                           In risposta alla sua pregiata lettera posso ampiamente rassicurarla intorno alle condizioni di salute di suo marito: stia pur tranquilla perché si può dire guarito dalla sua febbre di tifo.
Quanto poi alla sua frustrazione in un ospedale territoriale,...,non so se da qui potrà venire a casa. Con tanti ossequi da parte mia, e saluti da suo marito…
Sac.Lorenzo Borgia

Cartolina del 10.7.1917
Cara Antonietta
Da due giorni non ricevo tue notizie  la mia salute causa una indigestione di caffè in questi due giorni è molto scossa. Ora sono a ghiaccio e cognac però la febbre che era salita a 38 ora è discesa a 36. E' il vomito che mi tormenta. Termino perché non ci vedo più bacioni cari a te e bambini .
Tuo Edoardo

Cartolina dell'11.7.17
Cara moglie
Non posso scrivere da me perché mi sento un poco affaticato dalla febbre. Non ti dare pensiero però perché voglio sperare di  potermi sentire presto meglio. Mando tanti saluti per tutti....
Bacioni  tuo Edoardo

Cartolina del 12/7/17
Cara moglie
Non posso scrivere da me: le mie condizioni di salute sono ancora le stesse, speriamo la volontà di Dio. Spero di andare meglio .
Tanti saluti e baci per te e i bambini.
Tuo aff. marito Edoardo

Cartolina del 14/7/17
Cara moglie
Mi dispiace di non poterti dire che vado migliorando
Ancora la mia malattia continua.
Mando tanti saluti e baci per i bambini e per te  e …..
Tuo aff. Edoardo

Cartolina del 14/7/17
Cara moglie
Ti mando anche oggi le mie notizie e i miei saluti. Io mi trovo ancora allo stesso modo .
Mando tanti saluti  e tanti baci per i figli e per te ……..
Affezionato Edoardo

Cartolina del 6/8/1917
Gentilissima signora
Con molto piacere ieri 5.8 ho avuto la sua gentile da Como del 2.8; io avevo piacere di incontrarmi con lei, per dirle del bene che ho portato a suo marito, ed anche al mio amico, il nostro caro Edoardo. Avevo piacere di dirlo proprio a lei sola, senza che passare per le mani di altri. Forse, qualche giorno, suo fratello, l'artigliere con il quale parlai dopo la morte di Edoardo, al quale lo feci vedere, le dirà qualche cosa, ma ho piacere di dirle qualche cosa anche io. Se le avessi dovuto scrivere per comunicarle la morte del caro Edoardo mi sarei un poco trovato preoccupato, perché se tanto si era fatto amare da me nei pochi giorni che l'ho conosciuto, chissà quanto di più si sarà fatto amare da lei. Ed io le dico un poco confusamente, ma tutto quello che di più il sua animo nei pochi giorni quando lo avvicinai. Qui nell'ospedale fu pensiero costante la casa, lei e i suoi piccoli; e quante volte nell'intimità mi parlò delle gite in campagna. Delle cure del suo giardino e fare quanta conversazione, nelle quali io dicevo di venire a Como a prendere i magotti delle rose del giardino, procurammo quella cartolina, nella quale mi disse di raccomandare a lei la cura delle rose. Mi disse più volte: la mia passione sono i fiori. Come non voler bene ad un uomo ad un caro padre di famiglia che manifesta questi sentimenti. Le reco….un dolore forse, ma…a me conforto:….è stato. io da anni che vivo con i soldati, il soldato dall'animo veramente aristocratico.  Con questi pensieri viveva Edoardo e quando o non riceveva lettere o non poteva scrivere quasi piangeva: sicché lo dovevo confortare e quietare come si fa con un bambino. Quando poi tre o quattro giorni dopo che io avevo a lei scritto che stava bene,...,all'improvviso si aggravava per la perforazione intestinale, ma volle mai che io scrivessi a lei delle sue condizioni. e quando avevo scritto le cartoline le voleva leggere per vedere quello che avevo scritto. Quando sul finire della vita gli amministrai l'estrema unzione ebbe un momento di turbamento quant'io lo avessi preparato con amore ebbe qualche poco di….e subito mi disse: non scriva a mia moglie che mi ha dato l'estrema unzione. Poi mi volle dare la mano e stringere la mia come un compenso dell'opera mia di…e quieto mi disse: stia qui vicino a me e mi faccia coraggio. Poi non poté più parlare che a stento con me; parlava con Dio. Cara signora, questo avevo il piacere di scriverle, e che alto uomo le ho scritto. Mi …con ossequi .
Suo devoto Sacc .Dott. Lorenzo Borgia
Capp.Mil Osp. da c.0122

 
Atto di morte di Edoardo Ostinelli


Lettera dell'Ufficio Centrale di Udine del 28 novembre 1921 in cui si comunicano il cimitero in cui è sepolto Edoardo Ostinelli e le facilitazioni ferroviarie per raggiungerlo
Articolo comparso il 25 febbraio 1924 e riguardante la traslazione della salma di Edoardo Ostinelli a Como
Il testo
"Domenica pomeriggio è giunta a Como dalla zona di guerra la salma del soldato Edoardo Ostinelli, della classe 1879 caduto in guerra nel giugno 1917. La salma venne portata nella chiesa del rione Sant'Agostino, ove abitano i parenti del povero caduto. Ieri, alle 16, seguirono i funerali che riuscirono imponenti per il largo concorso delle persone che vi parteciparono. Intervennero tutte le Associazioni ex militari che fanno capo alla Casa di mutuo aiuto dello Smobilitato, e un picchetto armato del 67 fanteria. Al Cimitero, dopo che un amico ebbe portato l'estremo saluto, la salma venne tumulata nel riparto dei Caduti in guerra. La vedova, i figli, il fratello ed i parenti del soldato Ostinelli Edoardo morto in guerra sentitamente ringraziano le rappresentanze, gli amici e tutti colorono che gentilmente onorarono il caro estinto gentilmente accompagnandone la salma all'ultima dimora.

Como 25 febbraio 1924 

1 commento:

  1. Buongiorno, sono Claudio Rigon, nel 2017 ho curato una grande mostra sulla strada delle gallerie in Pasubio http://www.stradadellegallerie.it/ è sto ora lavorando al suo seguito, cioè a una mostra (sarà nel 2022) su Porte del Pasubio, dove termina la strada e dove ora c’è il rifugio Papa (il generale). Durante la guerra là c’era la piccola città che si vede nella fotografia di Ostinelli ,che vi ha vissuto da Natale a tutto febbraio del 1917, cameriere alla mensa ufficiali. È stata una sorpresa aver trovato questo diario nel suo sito, unitamente alla foto. Mi piacerebbe molto poterli esporre in mostra, scrivendo a lato la loro storia. In alternativa vorrei poter comunque esporre le loro riproduzioni. Pensa possa essere possibile? La mostra è del CAI e del Comune di Schio. Può visitare il sito di quella delle gallerie, per vedere la qualità e la cura con cui l’abbiamo messa insieme. Se vuole le mando volentieri il catalogo. La mia mail: claudio_rigon@ fastwebnet.it
    Quella foto noi la abbiamo già, scansionata ad altissima risoluzione dall’album del generale Papa. Ma è la storia di questa, così vissuta e segnata dalle crepe, con la scritta sul retro che dice la baracca dove alloggiava, che mi interessa; da mettere a lato dell’altra.
    La ringrazio, cordialmente, Claudio Rigon

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