lunedì 14 febbraio 2011

Una guerra di carta, l'esempio di un prete francese

Nel corso della Prima Guerra Mondiale furono molte le forme di comunicazione scelte da chi combatteva al fronte, da chi stava nelle retrovie ed era coinvolto egualmente nel conflitto : fotografie, diari, lettere, bollettini o giornali spontanei, ecc.

Ecco un singolare esempio di pubblicazione spontanea e popolare di ambito cattolico concernente la Francia.
Durante la Grande Guerra, si registrò in Francia un nuovo fervore religioso e molte persone ripresero a frequentare le chiese.
Al fronte si celebravano messe al campo e i cappellani militari assistevano feriti e morenti.
Un prete trentenne, Joseph Demeilliers, di origine normanna e inabile (per motivi non noti) al servizio in trincea, fu mandato nel giugno 1915 a Bernières-sur-Mer, un piccolo centro della costa della Manica, dove lavorò come infermiere-barelliere all’Ospedale militare provvisorio n. 36, collocato nel grande castello del villaggio.

Bernières-sur-Mer in una fotografia notturna, agosto 2010
Chiesa di Saint-Saveur di Montivilliers

Prima della mobilitazione, Demeilliers dirigeva un’organizzazione parrocchiale, simile ai nostri oratori, il Patronage de Saint-Sauveur, legato alla chiesa di Saint-Saveur di Montivilliers, allora un borgo di notevole importanza nelle vicinanze di Le Havre.
Il Patronage de Saint-Sauveur esisteva dal 1906, raccoglieva ragazzi, giovani e adulti con le loro famiglie e organizzava manifestazioni di vario tipo.
Ma, allo scoppio della guerra, molti giovani furono chiamati alle armi e, con l’arruolamento delle varie classi, il numero dei “montivillons” che combattevano (e morivano) in trincea divenne sempre più grande.
Per mantenere il legame fra i giovani soldati, la Parrocchia, le loro famiglie e lui stesso, Demeilliers “inventò” un Bulletin (Bollettino) di 4 pagine, quindicinale, da lui stesso redatto, ciclostilato in più copie e spedito a chi lo richiedeva ( per i soldati era gratuito).

La prima pagina del Bulletin
Il Bulletin sarebbe stato, secondo quanto scrisse Demeilliers stesso nel primo numero (1 luglio 1915), “un mezzo per riunirci, di tanto in tanto, per chiacchierare insieme, per scambiarci le nostre impressioni, sostenerci reciprocamente, ravvivare in noi lo spirito del Patronage de Saint-Sauveur de Montivilliers, che è soprattutto lo spirito cristiano”.
La seconda pagina del primo numero del Bulletin
con l'elenco dei membri del Patronage mobilitati
Demeilliers riuscì così per circa tre anni e mezzo, sino al novembre 1917 (l’ultimo numero è del 20 novembre) , momento in cui fu trasferito all’ospedale militare temporaneo n. 109 a Le Havre, a tenere uniti, pur fra le difficoltà della dispersione nei vari settori del fronte, i giovani membri del Patronage e a dare notizie della loro sorte anche quando quattro di essi caddero prigionieri dei tedeschi o, peggio, altri furono uccisi in combattimento.
Dalla lastra di marmo posta sotto il portico della Chiesa abbaziale di Montivilliers risulta tra l’altro che i soldati della cittadina caduti in combattimento furono 267.
Portico della chiesa di Saint-Saveur,
i caduti di Montivilliers dal 1914 al 1918
Numero del 1 marzo 1916
Il Bulletin contiene gli argomenti più diversi: consigli per la pratica della fede cattolica anche …sotto il fuoco nemico, aneddoti edificanti, suggerimenti morali (contro l’abuso di alcool o contro il .. cinema!) ecc.
Le ultime pagine sono riservate alle notizie concernenti i soldati e si chiamano “La nostra posta” (“Notre courrier”): si tratta di brani di lettere, testimonianze dalla trincea e dalla prigionia ecc.
Numero del 29 marzo 1916
Alcune pagine recano disegni e schizzi satirici (caricature dei tedeschi, immagini della vita militare), forse eseguiti dallo stesso Demeilliers e dalla penna di altri.
L’esemplare della raccolta completa del Bulletin in mio possesso è rilegato, non reca il nome del proprietario ed è stato acquistato in un mercato delle pulci di Rouen nel 2006: era forse appartenuto allo stesso Demeilliers?
Le ricerche effettuate a Montivilliers da parte del Presidente dell’ Associazione culturale locale “Montivilliers hier, aujourd’hui et demain”, Monsieur Jean Bourienne, sull’eventuale esistenza di discendenti dei soldati citati nel Bulletin, non hanno dato alcun esito: nessuno ha risposto all’appello.

Il Bulletin con un disegno riguardante i bambini e la guerra
La chiesa di Saint-Saveur in un disegno sul Bulletin
Joseph Demeilliers sopravvisse alla guerra e fu nominato nel 1931 parroco del paese di Becqueville, sempre in Normandia. Anche lì egli, evidentemente appassionato di comunicazione, creò un bollettino parrocchiale e organizzò nel 1936 un Congresso Eucaristico. Il 1936 è l’ultima data nota legata alla sua persona: le tracce si perdono quell’anno e, al momento, non sappiamo né quando né dove Demeilliers sia morto.

Il testo completo, in francese, sul Bulletin du Patronage de Saint-Sauveur de Montivilliers è stato pubblicato sul n. 16 del Bulletin annuel de l’Association Montivilliers hier, aujourd’hui et demain” – 2009. L’Association ha sede presso la Mairie de Montiviliers – 76290 Montivilliers (F).

Alida Caligaris

Nessun commento:

Posta un commento