sabato 6 aprile 2013

Cartoline e fotografie del paesaggio di guerra. Crateri.




Didascalia: Quota 119-I crateri. Contrafforte dell'altura di Vimy, conquistato dai soldati francesi il 25 settembre 1915. Arresto definitivo dell'invasione.

La cartolina venne diffusa dopo la fine della Prima Guerra Mondiale ed era compresa in un piccolo album venduto ai turisti che venivano a visitare il paesaggio di guerra, già a quel tempo modificato dal tempo e dal rigenerarsi della natura. Nonostante i cambiamenti, qualcosa restava del profondo sconvolgimento generato dalle esplosioni delle mine e dai bombardamenti di artiglieria in questo settore del Fronte Occidentale, posto non lontano dalla città di Arras. Ancora oggi la cresta della collina di Vimy è uno dei più importanti siti della memoria per la conoscenza della Grande Guerra. La "necropoli nazionale" di Notre-Dame de Lorette e il Sacrario Canadese sono visitati, ogni anno, da migliaia di persone.
La "necropoli nazionale" di Notre-Dame de Lorette, in cui riposano i soldati francesi. Fotografia di S.V
Particolare del Sacrario Canadese sulla Cresta di Vimy. Fotografia di S.V.

Così lo storico britannico Martin Gilbert descrive l'inizio dell'offensiva francese che portò alla conquista dell'altura sconvolta dalle artiglierie.
"Il 9 maggio sul fronte occidentale le truppe francesi attaccarono le posizioni tedesche sul crinale di Vimy. Era il primo tentativo congiunto anglo-francese di fare breccia nelle fortificatissime trincee germaniche. L'artiglieria francese aprì il fuoco , bombardando per cinque giorni  le posizioni tedesche con gli shrapnel. Seguirono due minuti di silenzio, poi i trombettieri diedero il segnale dell'assalto e le truppe balzarono fuori dalle trincee, avanzando di corsa nella terra di nessuno. Percorso un migliaio di metri , arrivarono davanti al primo reticolato tedesco: era intatto. I soldati allora tentarono di aprirsi un varco con le cesoie, sotto il fuoco delle mitragliatrici nemiche. I superstiti avanzarono verso il secondo reticolato. Alla fine raggiunsero l'obbiettivo, mentre i tedeschi ritirarono dietro linee meglio difese. Alcuni reparti avanzarono per cinque chilometri, fino ai villaggi di Vimy e Givenchy, dove finirono però sotto il fuoco della propria artiglieria. Fra le truppe francesi c'era un reggimento della Legione straniera di 3000 uomini: durante l'attacco perse l'ufficiale comandante, colpito al petto da un cecchino, e tutti i comandanti dei suoi tre battaglioni, oltre a 1889 soldati."
[da La grande storia della Prima Guerra Mondiale di Martin Gilbert, Ed. Mondadori, pagg. 200-201]
Quella che nella didascalia della cartolina commemorativa viene presentata come una vittoria, in realtà fu solo una modesta avanzata pagata al prezzo di migliaia di morti.
La cresta di Vimy fu conquistata dai canadesi nell'aprile 1917.


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