Questo documentario é il risultato di un lavoro che dura da anni ed é ancora in corso, dedicato alla corrispondenza tra Margherita Del Nero e suo marito Giuseppe Mizzoni, negli anni compresi tra il 1915 e il 1918. Le lettere di Margherita Del Nero sono una tra le tante testimonianze sulla Grande Guerra vissuta lontano dal fronte e in solitudine.
giovedì 30 giugno 2016
domenica 12 giugno 2016
La Battaglia della Somme, i luoghi a cento anni di distanza
Questo documentario é stato realizzato nel corso di un viaggio nei luoghi in cui si svolse la Battaglia della Somme che, insieme a quella di Verdun, costituisce il più sanguinoso scontro della Prima Guerra Mondiale nel 1916. Nel corso della Battaglia della Somme morirono circa 1 milione e 500 uomini, tra britannici, tedeschi e francesi. Fu un'ecatombe che valse agli eserciti dell'Intesa la conquista di pochi chilometri quadrati di territorio francese, in mano ai tedeschi dal 1914.
Il documentario inizia la sua esplorazione nei luoghi della guerra sul Fronte Occidentale a partire dalla Cattedrale di Reims, con un percorso che ha le sue tappe nella città di Peronne, con una sosta presso l'Historial de la Grande Guerre, in quella di Albert, con una visita nel museo posto nel rifugio sotterraneo alla chiesa di Notre Dame des Brebières, famosa per la madonnina sospesa nel vuoto e che cadde solo negli ultimi mesi di guerra, giunge poi al grande memoriale britannico di Thipval, con un'ulteriore sosta presso il grande cratere della mina che fu fatta esplodere dagli inglesi all'inizio della battaglia, e si conclude nella città di Saint-Quentin. La Battaglia della Somme, di cui il prossimo 1° luglio si ricordano i cento anni, é considerata, per le perdite subite nel primo giorno dell'attacco, il più grande disastro dell'esercito dell'Impero Britannico: le perdite ammontarono a circa 50.000 uomini, con circa 20.000 morti. Nelle fasi finali della battaglia furono impiegati per la prima volta nella storia della guerra, i carri armati che però non risolsero l'esito dello scontro. Dopo questo tremendo bagno di sangue il Fronte Occidentale rimase sostanzialmente immobile per altri due anni di guerra.
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