Avremmo voluto pubblicare questo
post, in preparazione già da tempo, senza l'incalzare delle notizie che
giungono, in questa mattina del 14 novembre 2015, da Parigi in cui si é verificato
un attacco terroristico da parte dell'Isis di inusitata violenza contro persone
inermi e che rende necessaria una risposta dura, intelligente e unitaria di
tutto il mondo civile. Il tema di questo post é il terrore contro le
popolazioni civili delle città generato dagli attacchi aerei nel corso della
Prima Guerra Mondiale, le fotografie che vedrete furono eseguite dopo il
bombardamento. Oggi le immagini vengono registrate quasi in tempo reale, ma la
sostanza non cambia: la guerra si é trasformata ed é bene capire quali furono
le origini di questa trasformazione.
Nella storia della guerra l'arma
aerea venne impiegata per la prima volta in modo sistematico durante la Prima
Guerra Mondiale, la fotografia e i reportage che vennero pubblicati sulle
riviste dell'epoca consentirono ai lettori di vedere a pochi giorni di distanza
la novità di un bombardamento dal cielo. A noi oggi capire come le immagini delle distruzioni e della
morte delle persone, venivano utilizzate al fine di cementare la resistenza contro
l'avversario. La Germania fu la nazione che investì di più nell'arma aerea e i dirigibili
Zeppelin divennero quasi un simbolo della guerra tedesca. Parigi era stata
bombardata dagli Zeppelin sin dall'agosto del 1914 e i tedeschi avevano sfidato
le barriere naturali che proteggevano l'Inghilterra per effettuare
bombardamenti che avevano provocato distruzioni e danni. Non sempre i
dirigibili tedeschi uscivano indenni da queste missioni, molti furono gli
Zeppelin abbattuti, ma la loro presenza nei cieli continuò a terrorizzare le
popolazioni civili sino alla fine della guerra. Con il bombardamento aereo la
guerra totale e industriale perfezionava le sue capacità distruttive e gli
attacchi sulle città avevano lo scopo di indebolire il morale della gente che
si trovava esposta ad un'aggressione di tipo
nuovo e devastante. Vediamo come la rivista francese Le Pays de France
informò i lettori sull'attacco che gli Zeppelin tedeschi avevano sferrato sul
popoloso quartiere parigino di Menilmontant; gli articoli e i servizi
fotografici sono pubblicati a breve distanza dagli avvenimenti nei numeri del
10 e del 17 febbraio 1916.
10 febbraio 1916
Le Pays de France innanzitutto
presenta gli Zeppelin e le misure di difesa adottate per proteggere Parigi da
questo attacco.
Pag 6
"Gli zeppelin sono ritornati
all'ordine del giorno rinnovando i loro attacchi criminali su Parigi e
l'Inghilterra. Vediamo le fotografie di uno zeppelin che esce da un hangar e al
di sotto la coppa del mostro dell'aria; a sinistra vediamo le riparazioni per
le avarie causate dagli shrapnells; a destra il condotto che conduce alla
camera della mitragliatrice; al disotto della camera un sacco riempito d'acqua
per le prove di caduta dei proiettili. Nei medaglioni, due delle bombe
cadute su Parigi."
La preoccupazione per lo
scoraggiamento della pubblica opinione é forte. Probabilmente su suggerimento
delle autorità militari, ci si affretta a pubblicare alcune fotografie che
mostrano l'apparato di difesa della capitale francese.
Pag 7
"Se gli zeppelin sono potuti
giungere, non e' per gli errori nelle misure di protezione prese. Due potenti
proiettori sono stati installati sulle torri; osservatori vigilano dalle impalcature
speciali; cannoni contraerei sono piazzati in diversi punti del campo
trincerato; proiettori installati su automobili permettono di seguire gli
zeppelin nella loro marcia; posti d'ascolto molto sensibili scoprono il rumore
del motore delle aeronavi."
Grande spazio nei servizi fotografici
hanno le immagini delle vittime e al primo posto ci sono bambini e fanciulli.
Pag 8
"Nei medaglioni, le fotografie
di qualcuna delle vittime delle bombe dello Zeppelin: a sinistra, le sorelle
Chouckmann, piccole russe di 7 e 5 anni, ferite; Lucie Petitjean,15 anni, fatta a pezzi da una bomba; a destra, Mme
Sarah Anezin, 61 anni, rifugiata da Jeumont, gravemente ferita. In alto nella
pagina, la casa del sottobrigadiere Bidault, ucciso, sua moglie e sua suocera
furono ferite; in basso, un albero sradicato dall'esplosione di una bomba."
Si mostrano anche i danni materiali
provocati dalle bombe, la fotografia che segue é un'immagine forte: la
distruzione e la morte non sono venute dall'artiglieria, ma dal cielo. L'uomo
che prende appunti é veramente poca cosa dinnanzi alla distruzione.
Pag 9
"Nel loro comunicato i tedeschi
hanno dichiarato che i loro zeppelin avevano bombardato la fortezza di Parigi.
Questa casa, molto lontana da somigliare ad una fortezza, fu attraversata
dall'alto in basso dalla una bomba. Dieci persone furono uccise, tra cui sei donne e due bambini. L'ammasso di rovine
era talmente considerevole che impedì a diversi locatari, abitanti in un
immobili dietro a questo, di uscire dalle loro case."
Il bombardamento aereo non solo
provoca morte e distruzione, ma mette a dura prova il funzionamento delle città
che ormai sono organizzate secondo logiche dettate dalla modernità, in primo
luogo nel sistema dei trasporti.
Pag 10-11
"La prima bomba lanciata dallo
zeppelin e' esplosa sul terrapieno di un boulevard esterno e ha forato la volta
del metro."
"Il primo ordigno non ha
fatto vittime, ce ne sarebbero state se
la caduta fosse avvenuta due minuti prima perché in quel momento un treno
carico di viaggiatori era passato in quel punto. Nel medaglione la
linea della metropolitana dopo l'esplosione. Il traffico dei treni non fu
interrotto che poche ore."
"Ancora due case demolite! Da sinistra
a destra, partendo dall'alto della pagina, un muro distrutto dall'undicesima
bomba.-Il generale Perreau sul luogo della catastrofe. Un buco aperto da una
bomba. Sempre nello stesso popoloso quartiere: appartamento di un piano dove
due persone furono uccise. Tre edifici distrutti in un piccolo passaggio, ci
sono stati due morti e un ferito."
Altre vittime dello Zeppelin
"Alcune vittime dello Zepellin
la sera del 30 gennaio. Iniziando dall'alto della pagina e da sinistra a
destra: Mme Leon, uccisa; M. Petitjean,
in licenza di sei giorni, ucciso; Mme P etitjean, uccisa; Andre Leriche, 18
mesi, Raymond Leriche, figli di Mme Leriche, uccisi; Jean Leon, 9 mesi, figlio
di Mme Leon,ucciso; Henri Petitjean, 12 anni, ferito; Mme Leriche, uccisa;
Maurice Forest, 15 anni, ferito."
Funerali delle vittime Le Pays de France, numero 70 del
17 febbraio 1916
Pag 14
"Il 7 febbraio Parigi ha
celebrato magnifici e commoventi funerali alle vittime dello zeppelin. l
feretri posti su affusti di cannoni, ornati con fasci di bandiere, furono condotti
sino alla chiesa di Menilmontant, poi al municipio del xx quartiere dove i
rappresentanti del governo resero il supremo omaggio alle vittime della barbarie
tedesca."
Pag 15
"Una folla enorme, silenziosa,
raccolta, si e affollata lungo il percorso e ha seguito il corteo per giungere
a Pere-Lachaise dove c'e' stata l'inumazione. Sotto i veli di stoffa violetta
che ricopriva i carri funebri, si potevano scorgere i piccoli feretri dei
bambini che le bombe dello zeppelin hanno massacrato, e gli occhi si riempivano
di lacrime e i cuori gridavano vendetta."
Con la parola "vendetta" si
chiudono i commenti alle fotografie che abbiamo presentato, nelle guerre
successive alla Grande Guerra le vittime civili aumentarono in tal modo da
superare di gran lunga quelle militari. Oggi non si tratta di vendicare, ma di
ristabilire la convivenza civile e l'ordine tra le nazioni. Non bisogna
confondere l'Islam con l'Isis, sarebbe un errore imperdonabile, ma questi
assassini vanno fermati.