Il paese di Veroli nelle lettere di Margherita Del Nero a suo marito al fronte
1915-1918
febbraio 1917
3 febbraio
Peppino mio. Solo oggi
ho avuta la tua cartolina del 29 dove ho potuto conoscere il tuo indirizzo. Non
so e non posso descriverti quale brutta impressione m'abbia fatto, più non
dirmi che siamo fortunati, dimmi piuttosto che la sfortuna ci perseguita come
meglio può...Io son diventata nervosa in modo da non potersi dire, al vedermi
giovane, ridotta in una stamberga umida che continuamente ci piove, (mai
credevo nella vita ridurmi così) senza genitori, vicino a gente maligna e senza
cuore, con il marito lontano, con il pensiero fisso di una sciagura, oh Dio, io
mi sento stravolta, tu a questo non rispondermi affatto perché, sapendo che sei
tu a soffrire e cerchi darmi coraggio, m'irrita di più. E' svanito da me ogni
pensiero di avere presto un caro angioletto che mi riempisse il vuoto del caro
Bettino, anzi penso spesso che ne sarà della cara Milena?...Non rimane che
raccomandarti di stare attento e di non fare da sottomesso com'è sempre stato,
chiedi e cerca di venire presto a licenza, oppure se al giungerti di questa
mia, vedessi che la licenza si prolunga, fammelo sapere, con tre telegrammi ti
farò venire, devo parlarti di un affare che non posso dirti per lettera, tu
intanto assicurati se è vero che quelli che sono stati a zona di guerra sei
mesi hanno diritto di tornare indietro...
4 febbraio
Mio caro Peppino.
Dall'altra sera che ricevetti la tua cartolina del 29 dove mi dicevi che di
nuovo ti avevano rimandato agli alpini; non ho avuto più nulla da te. Così non
si può più vivere, se domani non ho qualche cosa....E' inutile, io ora sono
sicura che tu sei al pericolo, e domani 5 corrente, sono 7 giorni dacché non ho
ricevute tue notizie. Se Dio non ci rimedia, non si può tirare più avanti. Sto
scrivendo a quest'ora, sono le 7 pomeridiane, con la fervida speranza che
l'ultima posta, che si distribuisce alle 8, mi porti un tuo caro scritto. Che
destino! fosse anche più a fatica a San Vito, almeno, mi consolava il saperti
con i paesani. Mi si rode la rabbia, pensando che tante bestie devono stare
negli uffici, pagati e fanno i signori, mentre tu che degnamente potresti stare
a ricoprire una di queste cariche, devi invece faticare da bestia, non solo, ma
essere continuamente esposto ai pericoli...
5 febbraio
Mio caro Peppino. O'
riletta la tua lettera del 31 giuntami ieri sera coll'ultima posta. Sebbene mi
dispiace il saperti malato di stomaco, pur non ti nego che è la notizia che più
di tutto mi consola un po'. Sarà però vero che tu ci ritrai da questo qualche
cosa di positivo? Se t'accorgi che è così, seguita e dammi presto una bella
notizia, se poi fossero chiacchiere al vento, come altre volte è successo è meglio
che la pianti, altrimenti corri il rischio di esser punito...Di quello che dici
della profetessa francese, magari fosse vero, però non ci credo, se ne sono
intese di dicerie popolane, se ne fosse verificata una. Di pace quà, più non se
ne parla, il giornale di ieri e quello d'oggi ancora annunzia la guerra degli
Stati Uniti. Lo sai la Germania a bloccato tutti i porti del mare con i
sottomarini, di modo che più non si può viaggiare, stanno facendo trincee e
fortificazioni perfino a Terracina. La fame poi incomincia a farsi sentire, la
roba costa, forse come mai è stato...
6 febbraio
...Come ieri
t'annunziai, nel piccolo (giornale quotidiano) di ieri sera vi era la rottura
diplomatica tra gli stati Uniti e la Germania. non solo, ma sembra che anche l'Olanda
vuole uscire in campo ed anche lei contro la Germania, perché non vuole che
questa ingombri le sue acque. Ora avviene che siccome a noi l'America ci
forniva di tutto, adesso i porti si sono chiusi e non passa più niente, e la
fame si farà presto sentire. I prezzi dei viveri aumentano di giorno in giorno.
Da Veroli, come da qualunque altro paese non può uscire più niente, si deve
incominciare a fare che ognuno deve pensare per il suo paese. Da quà non può
più uscire nè carbone, nè legna, uova, polli, insomma qualunque cosa. Sono
molti i soldati che scrivono che incominciano a soffrire la fame, e tu come te
la passi in fatto di cibo...Oggi è venuto a Veroli per ventiquattro ore
Antonuccio il figlio di Liborio. A forza di ragirare e marcando continuamente
visita, l'hanno fatto dopo 7 mesi di servizio, inabile alla guerra e mandato al
deposito di Frosinone. Se a te succedesse un fatto simile!...Accusando sempre
dolori gastrici, chi ti ci vede allo stomaco? chiedi magari visita superiore se
costì non ti riconoscono. Questa mattina è giunta una lettera di tuo fratello,
ha cambiato indirizzo, dice che senza nessuna raccomandazione, solo per aver
detto che aveva la licenza tecnica, una mattina è stato chiamato, levato dalla
trincea, e messo nell'ufficio di Ala come scrivano. Dice che per ora neanche
più può venire verrà più in là. Io mi sono stancata di mettere quasi in ogni
lettera che cercassi di entrare in qualche ufficio, certo, dovresti dire ai
tuoi superiori che hai fatto degli studi e fatti apprezzare per quello che
vali. Di tutti questi di Veroli, tu che eri il meglio di condizione, sei stato
il più disgraziato e sottoposto a tutti. Ecco perché io ci soffro, tutti hanno
qualche fortuna e cercano a mettersi meglio, mentre tu...Io ti aiuterò più di
quello che posso, ma la più gran forza la devi fare te...
7 febbraio
...ho tante, tante
cose da dirti che ci vorrebbe un volume intero; e poi, sono i miei parenti che
mi contrariano e non vogliono, la mia idea sarebbe andare a situarmi ora a
Roma; ed per questo che dico aspetto te. Dell'uscita in campo degli stati
Uniti, c'é chi dice che va male, e chi dice che questo è la risoluzione del
problema, che dovrebbe aver termine tra un paio di mesi. Ieri Cacciavillani mi
disse: che viene a fare tuo marito?, tra poco si farà sicuro la pace e tornerà per
sempre. Mi sento mancare il respiro quando mi si danno simili notizie. La pace,
raggiungerà l'obbiettivo dei miei sogni. Tutto c'é veramente da sorriderci
purché Dio ci da la salute e non una ma cento strade che abbiamo aperto. Quando
la sera ti scrivo la nostra piccola dorme. Sono tanti i pensieri e le pene che
tengo che non mi va di parlarti di lei, solo ti dico che si fa ogni giorno più
bella e le signore nell'incontrarla dicono: sembra una bambola. Tanti baci da
Milena e da me. Margherita
P.S. Dimmi Peppino ma
tu fossi stato punito e non ti volessero mandare? Ti ho già avvisato di dirmi
se è necessario che io ti telegrafo per farti venire il modo lo so io...addio.
8 febbraio
Mio amato bene. Questa
sera ho fatto più tardi del solito, perciò mi trattengo più poco con te...Questa
sera è venuto a cercarmi il professor Diamanti, ho pensato; chissà che notizia
dovrà darmi, e non avevo il coraggio di presentarmi. Siccome a Veroli il 17, 18
e 19 si rappresenterà una importante cinematografia, il Cristus, un paio di
mesi fa è stata eseguita a Roma al Costanzi, poi a Milano ed ora per
intercessione del Cavalier Franchi si rappresenta per 3 giorni a Veroli tre
rappresentazioni al giorno, incomincia dalle 2 pom, fino alla mezzanotte. Dopo
di quà va all'estero. Vengono da Roma gli operai capaci di manovrare e musica
scelta. Questo è venuto perché per riparare alle spese va facendo gli
abbonamenti per vedere se almeno si copre delle spese; cercava me perché non
conosceva gli altri. Abbiamo fatto l'abbonamento tutti uniti di famiglia per £
11. Si, fin da ora ti dico che ci vado, però non solo mi sento urtata, ma il
pensiero sarà di continuo con te. Già si sapeva di questa cinematografia da
diverso tempo e il mo ideale era di assistervi in tua compagnia. Che destino!...
11 febbraio
Peppino amatissimo.
Ieri non ebbi nulla da te, e neanche questa mattina, la prima posta, non mi ha
portato nessun tuo caro scritto. Oggi è una splendida giornata di primavera,
non mi prolungo tanto a scriverti, giacché non ho cose importanti da dirti; ti
scriverò di nuovo questa sera se mi giungeranno tue buone notizie. La nostra
salute è ottima, come m'auguro e desidero grandemente sia sempre di te unico e
mio primo pensiero. Milena mi sta accanto è impaziente perché vede il sole e
vuole andare a spasso, ed è per fare questo che non posso a lungo trattenermi
con, non mi fa neanche indovinare a dirti quello che voglio Ti saluto con
immenso affetto, ti abbraccio forte e a lungo ti bacio. Tutta tua affettuosa sposa
a te fedele per la vita. Margherita
Caro papà la tua Milena ti bacia e ti aspetta (calligrafia di Milena)
Lettera di Margherita Del Nero dell'11 febbraio 1917 con un saluto scritto da Milena |
12 febbraio
...Questa mattina sono
stata da zia Rosa, sono quattro giorni ch è a letto con febbre quasi continua
ed abbastanza alta. Paolina deve stare alla bottega, riguardare la madre e fare
tutto ciò che serve per la casa. Zia Rosa mi diceva: sarebbe stata una fortuna
per me se Peppino fosse stato a Veroli?...Vorrebbero che io andassi a starmi
con loro, é inutile con questa guerra, chi più chi meno sono agitati e urtati,
io poi appartengo alla categoria di quelle persone urtatissime, e non posso
sottopormi ad un attedio. Milena poi è proprio una di quelle bambine che hanno
l'argento vivo in corpo non si ferma un minuto, tocca tutto, salisce da per tutto,
è un vero demonietto. Io non so lì come si va a finire, Alfredo ora si trova a
combattere nei pressi di Gorizia. Nel giornale di questa mattina, vi era che
nei pressi di Gorizia, all'Isonzo, le truppe italiane sono state inseguite
dall'esercito austriaco, ed hanno dovuto retrocedere con perdite. Se il
giornale dice così, figuriamoci che cosa sarà stato...sono guai, Peppino mio, e
la fame e la crisi ora aumenta giornalmente. Cristino questa mattina ha scritto
quanto tu gli hai raccomandato, ha detto che subito scrisse al tuo tenente
dicendogli che volesse mandarti a licenza, ancora non aveva avuto risposta
alcuna. Questa mattina Jano ha scritto alla moglie che Fischiagrilli arrivato a
San Vito la sera del 7, fu fatto partire il giorno 8 per ignota destinazione
loro sospettano che sia venuto costì da te. Indovina, io che ho pensato: Che
fosse stato chiamato dal tuo comandante a rimpiazzare il tuo posto e volessero
mandare te a licenza? Ricevi un forte abbraccio con tanti bacetti da Milena, e
da me tanti infuocati baci che dicono il gran bene che ti voglio. Tua
affettuosissima Margherita
P.S. Ecco le fortune
che comprai ieri una per me e una per te (?)
13 febbraio
Peppino carissimo.
Proprio ora ho avuta la tua cara cartolina con la data del 9, mi fa piacere il
saperti bene, ma son sicuro che anche fossi malato non me lo dici, ormai
abituato a dirmi, sto bene, del resto io te l'auguro e
spero che fosse realmente come tu mi dici. ieri già te lo dissi che Jano aveva
scritto della partenza di Fischiagrilli e il dubbio che avevano che fosse
venuto dove eri tu. Peppino, credimi, io ero più che sicura, anche dopo quello
che aveva scritto Cristino, che Fischia fosse venuto a dare il cambio a te.
Questa notte io non so il perché, non ho chiuso un occhio. La sera quando viene
l'automobile si sente un bel po' lontano, ieri sera la sentii lo stesso come le
altre sere in lontananza, un bel pezzo dopo s'intesero gran voci, e dicevano: è
caduto un muro della lunghezza di 20 metri e s'é trascinato anche quello di
sotto. Erano le undici quando s'intesero tre forti bussate a casa, non potevo
prendere sonno, credetti fossi tu, saltai dal letto, corsi alla finestra,
appena mi videro dissero: ordine del maresciallo, venite a darci cinque torce,
siccome oggi era mercato, e per evitare anche disgrazie perché non si poteva
passare tutta questa notte sono stati a sgombrare la strada. Alle due poi è
giunto Cristino ed Edoardo Marrocco tutti e due a piedi dalla stazione a
Veroli. Mi dice Cristino che lui ha scritto al tuo comandante però fino al
momento che è partito non aveva avuta nessuna risposta. Non mi sono messa a
fare nessun telegramma perché come tu sai, ho scritto a Roma a Don Luigi
Cerroni ma ancora non veggo risposta, aspetto qualche cosa di positivo. Intanto
domattina farò una raccomandata al tuo comandante dicendogli che mi urge la tua
presenza al più presto dovendo sistemare degli affari di famiglia. Cristino
della guerra ne parla male assai, non so proprio come si può resistere a questa
vita...
14 febbraio
..Ieri ti dissi che
avrei fatto oggi una raccomandata al tuo comandante acciò si affrettasse a
farti venire a licenza; però Cristino mi ha sconsigliata, dicendo che se vuole
il tuo tenente ti manderà lo stesso; perché ci ha scritto lui dicendogli che
siccome è diverso tempo che sono in pendenza degli interessi da sistemare tra
voi e altri due cognati che ora trovansi a licenza, avrebbe piacere che ti
mandasse, e dice Cristino, non c'è bisogno di infastidirlo, se vuole. Certo mi
dispiace che la tua licenza si allunga tanto mentre di Veroli, sono venuti
quasi tutti, speriamo che ti trovi qui quando si fanno le operazioni. Ieri sera
mi dissero che presto si deve fare una grande battuta al Trentino senza però
che si abbia nessun risultato. Del resto, io con ansia sto aspettando che abbia
qualche risposta da Roma, poiché il mio più ardente desiderio sarebbe che
quando tu vieni a licenza, di non farti più tornare costassi. Credimi, non solo
ci sto intromettendo tanta gente, ma non mi stanco mai di pregare il Buon Dio e
la Vergine, compreso il caro Bettino acciò mi aiutino non solo, ma che questo
mio desiderio venga effettuato. Sarei fuor di me, se presto potessi avere la
soddisfazione, i miei pensieri si cambierebbero e potrei cominciare a dire che
da quest'epoca incomincerebbe una nuova vita per me. Dopo tu ti lagni che io
dico: la sfortuna mi seguita, non è forse vero? Tutti hanno avuto il bene di
avere il caro congiunto presso di se, ed io ancora no. Ieri sera Milena tutta
angustiata (perché Titina ci diceva: ecco papà mio,) disse, mamma son venuti
tutti e papà solo quello mio, mo, ma è vecchio proprio? Ci si divertono a dirci
papà tuo è vecchio, essa ci piange ed irritata dice: è nuovo papaà mio: Mille
bacioni da Milena, e da me un forte abbraccio e un forte bacio alla bocca. Tua affettuosa
sposa Margherita
18 febbraio
...Ti scrivo un po'
dispiacente, poiché ieri mi fu impossibile scriverti, al pensare proprio in
questi giorni di carnevale ti privo di miei scritti; tu certo crederai che io
stia a divertirmi. No, Peppino mio, anzi ti confesso che non mi diverto
affatto. Ieri sera fui alla rappresentazione di Cristus, l'abbonamento lo tengo
per tre sere, però non ci vado più. E' una bella rappresentazione, c'é anche
concorrenza dei paesi vicini, io con l'idea di assistervi con te non mi ci
diverto e mi torna più conto di non andare. Giovannino è andato alla visita fin
da venerdì scorso, e questa mattina su Giornale d'Italia vi era che la partenza
del 98 c'é il 26 corrente, è poi sono chiamati a nuova visita tutti i riformati
dal 76 in poi. Se così fosse, non solo tu potresti passare in terza categoria,
ma con qualche impegno far ritorno o al distretto di Frosinone, oppure a casa.
Vedremo, io mi sto interessando proprio tanto di te, perché sei il mio unico
pensiero e la mia dolce speranza...
P.S. Scusa la
calligrafia.
19 febbraio
...Seppi, fin da ieri
sera che anche Jano è venuto costì ove sei tu, è vero? Se da una parte mi
dispiace, perché questo è un segno che da costì più non vi levano, da un altra
parte, mi rincuoro un pochino al saperti in compagnia di amici e paesani. Però
non ti nego che quello che mi accascia e non mi da requie è, il perché ancora
non ti danno la licenza mentre ormai quasi tutti hanno usufruito di questo
tenue divertimento. Di Santa Croce, non deve venire altro che tu e Cecchitto,
il quale ha già scritto che viene in settimana. Si sente tanto parlare che tra
breve si deve effettuare una grande avanzata al Trentino, anzi Cristino ha
detto che stanno arrivando un'immensità di batterie. Io penso che se le
operazioni incominciano, certo a te la licenza più non te la danno. Perché non
l'hai ancora chiesta al tuo comandante? Mille e sinistri pensieri mi torturano
la mente e quello che continuamente mi tiene agitata è che tu fossi stato
punito? Ti fossi trovato in un momento di alterazione ed avessi fatto qualche
mancanza...senti, Peppino mio, qualunque cosa ti fosse accaduto, tu sei sempre
il mio amore, la mia vita, il mio tutto...Uno dei Cristini che ha anche moglie,
era di artiglieria, per fare lo strafottente, non solo non ci hanno voluto dare
la licenza; ma lo hanno messo in fanteria. Io questo te l'ho voluto dire giusto
per farti consapevole delle ingiustizie che avvengono in questa terribile
guerra...
20febbraio
...Oggi è carnevale,
ma credimi, ad onor del vero non si è nemmeno conosciuto. Questa notte ti ho
sognato, mi pareva di trovarmi in un albergo ed aver visto te in compagnia di
Jano e Ceccarelli. Mi pareva che io ero sbalordita come mai tu ti trovassi lì
senza avermi fatto saper niente. Ad un certo punto tu mi hai invitata a
pranzare con te, io ho accettato, ed osservandoti bene mi sono accorta che eri
tanto sciupato, e è stata tanta la mia impressione che mi sono subito svegliata
agitatissima. Questa mattina, mille erano i pensieri che mi turbavano la mente,
e la prima posta che si distribuisce arriva a Santa Croce verso le
undici...Appena giutami la tua cara lettera con la data del 16, ho subito
acceso il fuoco e ho fatto da mangiare per me e la cara Milena. O' avuto pure
la cartolina del 15, ma dirti quale piacere e tranquillità insieme mi ha
portato la tua lettera, mi è difficile potertelo descrivere. Io ti ho scritto
sempre agitata per la licenza, perché mi passava sempre il sospetto che fossi
stato punito, oppure t'avessero preso di mal'occhio ma ora che sono assicurata
di quanto tu mi hai scritto, sono più tranquilla. Non ti nego poi, che sarei
più contenta poter passare con te, non dico le altre feste, e se non fosse la
S. Pasqua, almeno il tuo onomastico. Chissà che dirai nel vedere questa bella
calligrafia; le penne ora ne danno a soldo e non costano niente, l'inchiostro è
acqua. Ti ho sempre amato, fin dal primo giorno che ti conobbi, ma dirti quello
che ora io sento per te, sono cose inenarrabili. Mi sento fremere la vita al
pensiero di poterti presto riabbracciare. Non posso più trattenermi con te per
la penna, saluti e baci da Milena e da me Margherita
P.S. Scusa questa
indecente scrittura addio
23 febbraio
...Oggi non mi è
giunto nessun tuo scritto, speriamo che mi giunga un'ottima notizia domani. Senti
ora quanto ti dico: Domattina dopo che è partita l'ultima posta, per vedere se
mi giunge nulla da te, scrivo al tuo comandante dicendo che dovremo fare degli
interessi, contemporaneamente scrivo a te scrivo a te dicendo lo stesso, appena
tu ricevi la lettera che t'ho detto, tu senza far altro presentati al tuo tenente
fagli leggere la tua lettera e digli che non faccia che più a lungo si
prolunghi la tua licenza. Oggi stesso il maresciallo mi ha detto di fare così,
dicendomi che questa è la via per venire a licenza. Poi proprio per legge, i
tuoi superiori chiedono informazioni a lui, ed allora sta il suo compito di
dire se va bene e se è vero. Mi ha promesso che darà buone informazioni e dirà
che la tua persona urge subito. Se poi con la posta mi giungesse notizia che tu
presto vieni, allora tralascio tutto, hai capito? Noi in salute stiamo bene e
anzi se dovessi dire, non mi sono inteso mai tanto appetito come ora, mentre il
deputato Carboni venuto domenica a fare un discorso la pazienza, fermezza e
coraggio, e di fare a poco a mangiare, a me sarà la primavera mangerei il
doppio...
26 febbraio
...Proprio ora mi sono
giunte le tue care cartoline de 20 e del 21 e ne son rimasta tanto contenta,
perché dal contenuto di esse m'accorgo chiaramente che tu sei contento. Ed ora
anch'io al pari di te non desidero che tu presto venga, almeno fossimo insieme
il giorno del tuo onomastico...son persuasa finalmente che la tua licenza è
prolungata proprio per quello che tu mi dici; ed ho saputo di sicuro che le
licenze rimarranno sempre aperte; per questo sto più contenta. Tu ricordati di
avvisarmi del tuo arrivo per telegramma, hai capito? Milena oggi è tornata a
scuola, se avessi visto com'era contenta. Qui fanno certe belle giornate da non
dirsi e costì, che tempo fa?...
28 febbraio
Peppino mio caro.
Perdona se ieri non ti ho scritto, passai tutto il giorno da Concetta, e no che
non abbia pensato a te, un po' occupata mi si passò il tempo. Ieri ricevetti la
tua cartolina del 22 e questa mattina ho avuta la tua lettera del 24. Dirti
quale gioia ho provato nel ricevere la presente non posso, solo ti dico che sto
in ismanie di rivederti da un momento all'altro. Mi dici di Romolo e purtroppo
vero caro Peppino, anzi ha scritto che presto lo portano al fronte, e in prima
linea; ti dirò bene e a voce il perché. Giovannino è stato fatto abile, eri
partì, però ieri sera è tornato, l'hanno messo in fanteria 63° regg. ha avuto
di licenza fino al giorno 8 marzo e va a Salerno. Io credo che lo troverai qua,
giacchè mi dici che la prima scampagnata vuoi farla a Santa Francesca. Cristino
riparte il 5 marzo ha avuto più di quindici giorni, ha un capitano che ci vuole
un bene grande, ha voluto che si trattenesse un po' più in famiglia. Mi dici
che ti preparo quella tenuta di velluto, pulita c'é, si dovrebbe stirare, però
è tanto malandata che è vergogna indossarla. Quando vieni ci penseremo a quello
che devi metterti...