Il paese di Veroli nelle lettere di Margherita Del Nero a suo marito al fronte
1915-1918
Seconda parte
1917
gennaio
Margherita con suo figlio Bettino, morto nel 1915Margherita era nata il 10 gennaio 1887 e morì l'11 ottobre 1918 |
Con questo post
riprendiamo la pubblicazione delle lettere di Margherita del Nero inviate verso
un luogo lontano e quasi sconosciuto: il fronte. Suo marito Giuseppe sta lassù
insieme a migliaia di uomini. Milioni di soldati che combattono contro gli
austroungarici e un nemico altrettanto temibile: il freddo di un inverno che
uccide e gela il cuore di chi è partito e di chi è rimasto a casa ad attendere
notizie. Il cuore di Margherita diventa di ghiaccio quando capisce che suo marito
è insieme agli alpini, i soldati delle illustrazioni di Achille Beltrame che combattono
una guerra assolutamente diversa da quella che si sta combattendo su tutti i
fronti d'Europa. E' la guerra d'alta montagna, di cui gli storici iniziano a mettere in risalto la
diversità dal massacro che si consuma tra le opposte trincee del Fronte
Occidentale e di quello Orientale. Se il 1916 era stato l'anno dei massacri di
massa, ma con una debole speranza che le battaglie durate mesi potessero
mettere fine alla guerra, il 1917 è l'anno del disincanto: nessuno sembra più
credere che la guerra finirà, nessuno sembra più credere che ci sia una qualche
giustificazione per farla continuare. Margherita nella sua angoscia pensa,
riflette, si dispera, legge i giornali, ascolta le voci dei soldati di
passaggio per Veroli, si rende conto che attorno a se il mondo sta cambiando.
In una lettera racconta al marito il
vuoto che si sta creando nel paese: "Non
ci rimane proprio nessuno, levati questi ragazzi del 98, non c'è proprio più un
uomo" e in un'altra, di poco successiva, racconta che "questa notte, son partiti una trentina, tra
giovanetti e uomini sui quaranta anni, tutti diretti a farci i lavori di difesa
in zona di guerra". E' questa partenza notturna a restituirci il clima
di un mondo per noi oggi molto lontano: gli uomini si radunano nella notte in
qualche piazza, gli ultimi saluti, abbracci e poi il rumore di chi si allontana
e va lontano mentre il silenzio del paese ritorna ad avvolgere chi resta e
fissa ad occhi aperti il buio chiedendosi dov'é il fronte, cos'é la zona di
guerra, se si può tornare vivi da una zona di guerra.
Margherita del Nero |
3 gennaio
...alle 2 e tre quarti
è venuta una scossa di terremoto che è durata 10 secondi in senso ondulatorio.
Mi sono svegliata alla voce di Giggi che tutto spaventato parlava dalla finestra
con la gente dalla strada. Mi sono alzata pur io, è venuto tuo fratello e tua
madre dentro a me a narrarmi dello spavento che hanno avuto, e in un attimo la
strada si è gremita di gente. Da tutti si dice che anche il 13 gennaio 1915 fu
pochi giorni prima avvisato da una breve scossa come questa di questa notte.
Ringrazio di cuore Dio che non ho inteso niente che avrei avuto chissà che
paura... Lo sai nei giornali si parlava molto di un trattato di pace, ora però
sembra che il tutto sia andato a monte; il piccolo (giornale quotidiano) di ieri sera trattava dei tumulti che
avvengono in Germania e della carestia e fame che ci è in quella regione. Chi
lo sa se sia vero. La Germania vuole fare la pace a modo suo, più che pace
potrebbe chiamarsi armistizio perché tra pochi altri anni ricomincerebbe di
nuovo con la sua prepotenza. Si stava in questi giorni addietro un po' più
contenti almeno si nutriva buona speranza che il prossimo Natale sarebbe venuta
la quiete dopo tanta burrasca, e che tutti riuniti nella loro famiglia potevano
sistemarsi e dimenticare le passate sofferenze...
6 gennaio
...Poco fa ho avuta la
tua cartolina del 31 dicembre, e l'amata lettera del 1° corrente. ora che sei
in altro posto confessi il pericolo che correvi aggregato negli alpini, e ora
chissà in quale pericolo sei, e che fatica dovrai fare, è inutile, io non sono
una bambina, capisco e rifletto, che la guerra è guerra, e non si scherza, e
comprendo pure che fare la guerra costì, in siti scabrosi, in mezzo alle aspre
montagne, mi figuro che vita dovrete menare costassì, e Dio solo sa come io
prego il nostro Bettino acciò ti sia sempre a fianco... ...Tu mi descrivi, che
ora costì stai bene, ma chissà; io sebbene,credimi, cerco di mantenermi
tranquilla più che posso pure però, non ti nego che continuamente dei brutti
presentimenti. Nella tua lettera non mi spieghi il tuo nuovo indirizzo, io
questa lettera la dirigo allo stesso posto di prima, tu però fammi sapere
subito qualche cosa... ...Oggi ricorrendo la tradizionale festa dei bambini,
la, befana,la nostra Milena ha messo la calzetta attaccata al posto tuo.
Giacché tutte le feste per noi sono state senza nessuna considerazione ho fatto
in modo di far festeggiare questa festa alla nostra bambina dicendogli che la
befana è venuta dal fronte, e ci ha portato dolci e giocattoli...
7 gennaio
...Questa mattina ho
avuta la tua cartolina del 2 corrente dove mi dici che seguito a mandarti le
mie notizie all'indirizzo degli Alpini, difatti ho sempre seguitato a inviarti
i miei scritti costì. Però, perché tu non mi spieghi se costì ci rimani per
sempre??... col nuovo anno sono venute fuori delle leggi che anche i vecchi
rimangono e dicono che mai si ricordano una epoca simile. Tutti i macelli, il
giovedì e il venerdì sono chiusi ed è proibita qualsiasi vendita di carne sia
cruda che cotta, di spacciarla, ne nelle trattorie e nelle case private, sotto
pena di multa. Il pane e le farine, è proibita la vendita dall'una pom fino
alla sera di ogni giorno, insomma la vendita è permessa solo nella mattina,
l'olio si vende ora L 3 il litro, il maiale incomincia da una lira fino a 24
soldi la libra. Tutti i mercati in piazza c'è il carnevale perché non si può
avere né grano né granoturco. Ieri è uscito un manifesto che dice;: tutti
proprietari che hanno le case affittate sono obbligati subito a denunciarle. Si
è messa una nuova tassa in quelle famiglie che hanno persone di servizio e
anche una tassa su tutte le persone di servizio. Nel giornale di pochi giorni
fa, vi era un articolo che diceva: la grave imposta per il 1917. Nel
916, ho pagato di ricchezza mobile L 18,50 ogni bimestre e nell'ultimo scorso
dicembre in più L 7,50 di fuocatico per te. La popolazione anche in Italia non
vive più in quiete come una volta perché non solo le famiglie sono prive di uomini
ma gira la voce che mancano due mesi di spesa all'Italia...E' aumentato proprio
tutto, sarà Dio che ci da forza e coraggio, altrimenti sarebbero guai. Il
giornale di oggi riportava che alla camera esige da due giorni una gran
conferenza per il trattato di pace, e c'era pure un articolo che diceva che
anche l'Austria ha chiesto e desidera grandemente la pace per emanciparsi dalla
Germania. Come desidero la fine!...
10 gennaio
...mi sembra, se non mi
sbaglio, che ricorreva il tuo compleanno. Mi passò inosservato senza inviarti
un augurio, e questo non perché io non penso a te, ma con i troppi travagli
della guerra la mente è confusa, ed alle volte si rimane intontiti... Dopo la
splendida giornata di lunedì ne successe ieri una abbastanza piovosa, ed oggi sembra
un tempo da lupi e l'aria scura e piove senza tregua... Ma che vuol dire che la
corrispondenza non te la fai venire dove sei ora? forse ci stai per pochi
giorni? Ma perché, Peppino mio, non cerchi di andare in qualche ufficio a
scrivere e farti nominare stabile? Come mi si agita la mente...Lo sai? Jano mi
ha raccontato i gravi pericoli che avete corso quando stavate agli Alpini
l'estate passata. Come posso stare tranquilla così?... Certo vivrei più calma
saperti in un ospedale, (per sciocchezza s'intende), che in mezzo al ghiaccio,
a faticare e con il pericolo. Non ti pare? E' proprio cos' la sfortuna ci
seguita come meglio può. Si leggevano giorni indietro articoli di pace, ora
invece si parla di guerra peggio di prima...Non vedo l'ora di rivederti...
11 gennaio
...Proprio ora mi hanno
consegnato la tua cara cartolina che porta la data del 6 corr. Mi dici Che
forse ti lasceranno effettivo in cotesto reparto dove ora sei stato aggregato.
Ma perché non mi spieghi che reparto è? Se ancora sei conducente, e se corri il
pericolo di andare a combattere?! Tu nulla mi spieghi, ed io vivo in una grande
agitazione, ma ti hanno mandato più lontano e stai più vicino a San Vito dove
eri prima......Dal tuo nuovo indirizzo però non ci capisco proprio niente. Per
combinazione il bollo postale l'anno fatto proprio dove tu hai segnato il nome
del reggimento; e io capisco: (Centrovia) di nuovo ti prego di volermelo
spiegare. Mi dicesti in un'altra tua che t'avevano messo nella 29° comp.
ausili. del 1° genio, ed ora come mai leggo un'altra volta, 5° gruppo alpino,
nel tuo indirizzo!...Io mi sento fuor di me, in primo, a questi raggiri non ci
capisco più niente, e poi m'accorgo che tu mi vorresti far credere una dolce
bugia per farmi stare tranquilla, invece chissà a quale pericolo ti trovi.
Mentre sto scrivendo, penso che forse questa parola, centrovia, e
rifletto come mai tu, sembra eri addetto alle retrovie?! ed ora? anche da
questo m'accorgo che tu sei, non solo più avanti, ma al pericolo. Non tenermi,
te ne prego niente celato, Mi sento oggi come una pazza. Che destino! quel
giorno che ti mandarono al 5° alpino, perché non dicesti di sentirti male?
Mentre stavo a scrivere così, mi hanno chiamato giù e siccome c'é Attilio
Botticelli venuto a licenza, ci ho domandato che reggimento è questo e mi dice
che si chiama Centuria e mi ha rassicurata che stai bene se ti ci
lasciano per sempre. Tu però, quando tieni un po' di tempo libero, dimmi tutto.
Sarò più tranquilla. Come si può vivere. hai saputo? sono state chiamate le
classi 74 e 75, di 1°, 2° e 3°
categoria; e si vocifera addirittura che forse in primavera succederà un
flagello. Io dico sempre: Bettino mio, vai ad aiutare tuo padre, non ti ci
smuovere mai a fianco. Che brutti, che brutti tempi dovevano venire non ci si
può pensare...
12 gennaio h 9 pom
...Oggi con grande
ansietà ho attesa la tua lettera che mi dici nella cartolina di ieri. Io non so
come mai la nostra corrispondenza deve giungere così tardi, mentre a tanti ci
giunge tanto presto. Oggi, per esempio 12 gennaio, io sono al corrente di tue
notizie fin dal 6; è inutile, l'agitazione mi perseguita. ieri sera lessi una
lettera di Cristino diretta a Concetta, che così diceva: "finalmente ho
saputo dal compare notizie più precise. Sebbene lui faccia una vita faticosissima,
pure mi si assicura gode buona salute..."... Tu poi mi dici che stai
contento e bene, se sapessi che delizia è per me sapere che stai facendo una
vita faticosa...Ah! Peppino mio, se ci avessi dato retta l'anno scorso a quest'ora saresti tornato pure tu, ed è
sempre meglio comandare che essere comandato. E poi non posso darmi pace, come
il destinaccio ci perseguita. Proprio tu a capitarci di fare questo tragitto,
mentre quasi tutti i tuoi compagni ancora sono a San Vito. Tu sei buono, e
tutti se ne approfittano..[...] cerca di fingere, come fanno tanti. hai
capito???... Non posso darmi pace; come siamo sfortunati, hanno tempo i
giornali a declamare della fame in Germania e in Austria, piuttosto, la fame è
qui da noi e che brutta crisi si prevede...in primavera, se sapessi quali e
quante precauzioni stanno prendendo...Sono guai...
14 gennaio
...Io vivo ore
d'angoscia, l'ultima tua cartolina, che porta la data del 6 l'ho ricevuta
quatto giorni fa. Insomma sono 8 giorni oggi che son priva di tue care notizie.
Nell'ultima tua, mi dicevi domani ti scriverò una lettera; io l'ho attesa, ma
ancora non la vedo. Mille e tristi pensieri mi si affollano alla mente. E'
inutile, non c'è da illudersi, sono quasi 20 mesi che siamo divisi, tra poco fa
un anno che venisti a licenza. O' continuamente fisso nella mente che tu sei al
pericolo, e così è; sono urtata fino alle midolla e due giorni che sono priva
di tue notizie mi sento pazza e avvilita. Questa mattina, con le lagrime agli
occhi e il cuore gonfio da non poterne più mi sono recata al telegrafo ed ho
fatto un telegramma con risposta pagata al comandante del 5° gruppo alpino,
chiedendo tue notizie. Forse sarò malata di nervi, ma io credimi non ero per
resistere allo sfacelo della guerra, e non cessa. Noi stiamo bene, dimmi tutto
di te, senza nulla celarmi, non desidero lunghi scritti, mi basta un sol rigo,
saperti bene e nulla più...
17 gennaio
...Ieri sera con
l'ultima posta ebbi le tue care cartoline dell'11 e del 12, dove con dispiacere
apprendo che neanche tu ricevi i miei scritti, questa tardanza tanto nella mia
quanto nella tua corrispondenza sarò dipeso dalla stessa ragione della neve... Qui
fa un freddo cane e certo mi figuro che cosa dovrà essere costì. Avevo sempre
dimenticato di domandarti, se ti sono fatti i geloni alle mani e ai piedi, e se
ti da fastidio a camminare. Mi ricordo poi, che tu consigliavi sempre tuo
fratello Giggi ad addurre una scusa per ottenere la riforma, e tu non saresti
capace, Peppino mio, di dire sempre una cosa, per ottenere anche tu lo stesso
scopo? L'estate scorsa quando eri all'ospedale, te la perdesti, essendo che si
trattava di stomaco, potevi simulare e soffrire per ottenere in ricompensa il
ritorno a casa. Io penso che tu forse sarai contento più di fare la vita
militare che di tornare, dimmi la verità...
18 gennaio
...Proprio ora ricevo
la tua cara cartolina del 13 e l'amatissima e gradita lettera del 14. Ecco: è
proprio così: leggendo ed avendo spesso le tue buone notizie mi sento calma e
tranquilla, mentre se sono priva dei tuoi scritti tre o quattro giorni, non mi
sento più i sentimenti a posto, e non do requie a me stessa. Certo però che ora
con quest'altre chiamate si vive ancora con più agitazione di prima. Il mio più
grande pensiero, ho sempre timore che ti mettessero a combattere prego sempre e
fo voti che Dio e la Vergine santa, compreso il nostro angioletto, interceda
per te, e per la tua salvezza. In queste partenze sono stati esclusi tutti quei
genitori che hanno quattro figli minorenni. E' partito Picetta, sor Paolo Brocchi,
Cherubino Lauroni; insomma ce ne sono un bel po'. Toccava anche a Pietro lo
sediario, per ora se l'é salvata per i figli. Questa mattina qua corre voce che
abbiano chiamate 73 e 73, chissà se è vero? Non ci rimane proprio nessuno,
levati questi ragazzi del 98, non c'è proprio più un uomo. Vincenzino scrisse
il 6 corrente, porta l'ultimo suo scritto, dicendo che lui andava in un
paesetto a riposo, e non ha più scritto, diceva che stava bene. Qui la
temperatura si mantiene fredda assai e che cosa sarà costì?...
19 gennaio
...Questa notte qui ha
nevicato e fa un freddo del diavolo. Mi è impossibile descriverti la festa che
ha fatto Milena nel vedere la neve; mai non si stanca di guardarla e rimirarla,
tanto che io le ho detto: se tanto ti piace la neve, perché non vai insieme con
papà, lì ce n'é quanta ne vuoi, essa sai che ha risposto? Lo sto aspettà papà, ci voglio andare insieme,
perché non mi viene a pigliare? Poi è venuto a salutarmi Nicola Campanari, è
venuto a licenza per sei giorni ha intavolato una conversazione con Milena che
non finiva più... Mi dice Nicola, che lui la fatica se la scansa sempre e si
mette sempre indietro; concludeva; che sta facendo il signore, e bisogna esser
furbi più che si può. Tu, Peppino mio, imitalo, e dammi retta: o inventa
qualche trappola per la riforma, oppure cerca di poter entrare in ufficio a
scrivere e fatti nominare effettivo. Come mai non ti è riuscito di far capire
ai tuoi superiori della tua istruzione? Ti manca proprio l'astuzia e la
furberia... Non dirmi più che è un divertimento andare con la slitta sul
ghiacciaio, che bel divertimento????....Ieri sera scrisse tuo fratello dice che
sta a riposo ed è più di una settimana che marca visita per i geloni ed è stato
sempre riconosciuto. Cerca di venire per Carnevale così ci divertiremo a
mascherare Milena, verrai, non è vero?...
20 gennaio
...Da domenica che feci
un telegramma con risposta pagata al comando del 5° gruppo alpino, per avere
tue notizie ed ancora non vedo alcuna, indovina? Sto pensando, che ti mandassero
a licenza? che ne dici? Magari fosse vero!...mi sembra un secolo che non t'ho
visto... Io ho un gran pensiero siccome qua fa un freddo insopportabile, mi
figuro che sarà costì da te; quando ti sentissi subito un piccolo
malessere marca visita, capisci? quanto.
oh! quanto ti desidero una malattia che potesse presto farti far ritorno a me
per sempre...
22 gennaio
...Ricevetti la gradita
illustrata recantimi gli auguroni per il mio compleanno, te ne ringrazio dal
fondo del cuore. Ricevetti pure la cartolina del 15 e quella del 17; e quello
che grandemente mi consola è il saperti in ottimo stato. Però una cosa non
posso arrivare a comprendere; com'é che mi dici che ora sei aggregato al genio,
e perché nel tuo indirizzo ci si mette 5° gruppo Alpino? Costì dove ora ti
trovi c'è il pericolo come quest'estate passato?! E con la slitta tutti i
giorni devi uscire? maledetto destino, non avrei mai sospettato nella vita un
fatto simile. Il saperti continuamente in mezzo al ghiaccio, esposto ai
pericoli. sottoposto alle dure fatiche e le più aspre disagiatezze, credimi,
Peppino mio, tante volte cerco di divagarmi a scacciarmi questo pensiero, certi
momenti mi sento pazza. Almeno prima si leggeva sui giornali che stavano
trattando la pace, e si nutriva una buona speranza, ma ora non si parla più di
niente, guerra, e i grandi preparativi che si stanno facendo per la primavera.
Tante volte sento dire: guai a chi si trova avanti a un altro paio di mesi, io
mi sento una mano gelida al cuore, e mi sento soffocare il respiro, il pensiero
mi vola a te e Bettino, e con le lagrime agli occhi dico: figlio mio, prega e
proteggi tuo padre...Mentre ti scrivo, Milena è qui accanto, si diverte con i
giocattoli che ci ha portato la befana. Ogni tanto ci dico: papà s'é fatto
vecchio, lo sai? essa grida, non se lo vuol far dire. Papà mio è bello e
nuovo. Ma se vedessi com'è smorfiosa e ambiziosa; come ci pretende a vestir
bene, com'é bella colorita sembra una rosa, svelta nel parlare, che tante volte
non si capisce e come cammina, sembra già una signorina...
23 gennaio
...Da questa notte
soffia in vento non mai inteso, accompagnato da continua pioggia. Il tempo di
qua non mi spaventa, ma penso costi è a te mia vita e mio tutto. Chissà che
tempo farà dove tu sei, e chissà quanto soffri...No, amore mio, io più non
trovo la tranquillità perché sono più che convinta del tuo soffrire... Tu,
Tesoro mio, perché non ti fai fare il diploma della licenza ginnasiale e
qualunque requisito che potesse portarti giovamento. Di ai tuoi superiori che
tu facevi il negoziante e avevi studiato e per questo non sei adattato a fare
questa vitaccia, almeno ti mettessero in ufficio...Oggi è venuto un viaggiatore
di Nugari, non è più Vincenzo Sealena che noi conoscevamo, ora questi trovasi
anche lui richiamato, è venuto al posto di questi un giovanotto riformato. E ha
raccontato che lui al principio della guerra perdette un fratello di 25 anni,
lui fu richiamato a maggio del 1916; e diceva: - figuratevi con che slancio io
dovevo partire con il lutto nel cuore...partii forzato, ma con certe idee, non
ho fatto mai nessun servizio, quando mi dicevano una cosa, io facevo il
contrario, mi sono buscato rimproveri, carcere e fino le botte, finalmente ho
avuto la soddisfazione di essere riformato. Ci ho raccontato della tua malattia
dell'estate passata e mi dice che tu allora te la perdesti...
24 gennaio
...Son diversi giorni
che non ti scrivo, però la ragione è questa: Siccome in una tua del 14, mi
dicevi che doveva arrivare Ceccarelli e mi avrebbe portata una lettera, io aspettavo
per scriverti: e poi siccome la tua cara corrispondenza è tardata a giungere ho
sospettato che tu volessi farmi un'improvvisata. Ieri sera mi giunsero le tue
in data del 16 e del 18...
24 gennaio (seconda
lettera)
... Questa mattina con
la prima posta mi sono giunte le tue care cartoline del 18, 19 e 20. Nella tua
del 20 mi fai chiaramente comprendere che ti dispiace assai che io sono
agitata, certo capisco pure da me, che è troppa, però Peppino mio capirai pure
tu, che la cosa che va a lungo piglia vizio, tutti credevamo che si trattasse
di giorni, ma qui non bastano neanche i mesi, ci vonno gli anni, non è forse
vero?! Tu non me lo dici e fai per darmi coraggio, ma l'agitazione non è
solamente nell'animo mio il più della popolazione vive così... Da tanto che si
prega non si viene a fine di niente, si vede che Dio vorrà la distruzione
dell'umanità...
25 gennaio
...Questa notte, son
partiti una trentina, tra giovanetti e uomini sui quaranta anni, tutti diretti
a farci i lavori di difesa in zona di guerra. La tua lettera di stamane, mi ha
messo tanto di quel buon umore che non avevo più da tanto tempo. Lo vedi, ora
come ricevo regolare la tua cara corrispondenza? fosse sempre così, non ti
farei più lagnare e dirmi che il tuo desiderio è il sapermi contenta e
tranquilla... Dunque, come dici, verresti quà appunto per carnevale, meno male,
almeno questa è una ricorrenza allegra, e così faremo appunto carnevale
(sottolineato tre volte) pure noi; ma poi viene al quaresima, che di
consueto sono 7 settimane, ma e, per noi quanto sarà lunga????? questo è un
osso duro, ma davvero senza scherzare auguriamoci che presto abbia fine questa
scena. Quante dolci speranze sogno dopo la guerra, ma la base principale è che
tu presto ti occupi in qualche modo di tirare avanti la famiglia e vivere in
dolce armonia e pace, che senza una situazione, ogni bel sogno fallisce... Il
burro quà si paga anche 24 soldi la libra, ma però non si può avere, ci sono
quà tanti articoli che non si possono avere e i prezzi aumentano giorno per
giorno. Ai tempi d'oggi per avere della merce che prima ci bastava un lira, ora
ce ne vogliono cinque e neanche si è soddisfatti. Se la guerra non cessa, la
miseria fiocca. La nostra Milena, è continuamente occupata nei suoi giocattoli,
oggi ci ho detto: voglio scrivere a papà che tu mi fai angustiare, mi è rimasta
a guardare, poi ha risposto papà mi vuole bene, perché scrive sempre, tanti
baci alla cara Milena, arrozza tu. Se la sgrido mi si rivolta come una vipera,
e dice: quando arriva papà ce lo dico, ti faccio accide, piglia un pezzo
di carta e tutta seria; mo ci vado ascrivere Ragiona come una grande, non vedo l'ora che
vieni, rimani a vederla,...
Ps
Avevo chiuso la
presente quando mi è giunto questo telegramma che ti rimetto, va bene che da te
ho avute notizie, questo metterebbe alla costernazione. Tu dici, di essere alla
Centuria, e questo mi telegrafa che non esisti in questo reggimento, che vuol
dire? Rispondimi subito, e dammene spiegazione, credevo proprio che mi portasse
la notizia che tu arrivassi...
26 gennaio
...ieri sera, dopo
averti scritta la solita lettera, mi misi a letto, ma era tanto il freddo che
sentivo, che passò la mezzanotte, e non potevo arrivare a prendere sonno.
Pensavo: se ora ci fosse Peppino, questo non mi accadrebbe...mi addormentai con
quel pensiero, e questa notte ti ho sognato: Mi pareva di essere abbracciata
con te, tanto forte da farmi male; ma nel mentre ero al più bello si sono
svegliata, ed ho dovuto farmi persuasa della realtà...Non ho sofferto mai
tanto... Tu dovresti informarti se i soldati dopo che sono stati 6 mesi a zona
di guerra hanno il diritto di tornare indietro. Me l'ha detto un soldato che è
venuto dal fronte. Se fosse vera questa legge ce la faremo contare. Oggi non ho
avuto nulla de te, spero domani sentire sempre buon notizie, così sono più
tranquilla...
28 gennaio
...Da una splendida
giornata di l'altro ieri, ne successe una piovosa e rigida, oggi poi non te lo
so descrivere che tempo fa; piove continuamente e c'é un umidità che entra
nelle ossa, giù alla mia cucina per terra è tutto bagnato, in faccia alle mura
ci scorre l'acqua, mi viene tanta tristezza entrandoci, che credimi non ho
voglia di fermarmici neanche un istante per fare un boccone da mangiare. La
nostra Milena sono costretta a tenerla tutto il giorno alla camera da letto,
che anch'essa è abbastanza rigida. Non mi riscaldo mai, ho continuamente
freddo, e certi momenti mi trema la vita che ho paura mi si dovessero smuovere
i nervi. Sono stata sempre freddolosa, ma ora...
29 gennaio
...Ieri sera con
l'ultima posta ebbi la tua amata cartolina del 23, e non puoi credere come se
sia rimasta contenta, e nell'istesso tempo mi sento tranquilla. Grande e
immenso è il mio desiderio di rivederti, non solo per rifarmi un po' con te,
unico mio bene e speranza, e poi se sapessi, quante cose ho da
dirti!..Accidenti proprio alla guerra e a chi l'ha messa, dobbiamo tutto
combinare e sapere un po' del nostro avvenire. Il mio primo e grande desiderio
è che presto abbia fine questa strage; se Dio ci aiuta presto dovremo lasciar
Veroli, nessuna cosa mi attrae qui, ma di giorno in giorno mi viene l'idea di
abbandonarlo, ah! l'avessimo fatto prima!... Se vedessi, e poi quando vieni,
tutto ti narrerò a voce, quante donne partono e vanno in America a raggiungere
lo sposo!..Ed anche ragazze. Che cosa stiamo facendo ora in Italia? a morir
proprio di fame nel vero senso della parola e chi ha qualche soldo bisogna che
se lo mangia. Di pace più non se ne parla, si dice che diverse valanghe di neve
hanno atterrato parecchie centinaia di giovani, specie di Alpini, ci sono
capitati diversi del circondario di Frosinone, tra i quali anche tre di Veroli
ed uno sarebbe Costantino Ialiozzi il figlio di Rino, quello che lavorava da
orefice con tuo fratello Nazareno, Questo poi era al [...]: che un'armata di
conducenti tutti col mulo erano stati travolti dalla neve, ed alcuni di essi
furono diseppelliti dagli austriaci e fatti prigionieri...
[Breve nota per il lettore. La trascrizione e la pubblicazione degli estratti dalle lettere di Margherita del Nero, mia nonna materna, occuperà tempo; per questo motivo i post saranno intervallati da altri post più specifici sul tema del rapporto tra fotografia e Prima Guerra Mondiale. Nella trascrizione dei brani tratti dalle lettere non è stata apportata alcuna modifica nell'ortografia, nella punteggiatura, nelle sottolineature e nella sintassi.]
©StefanoViaggio2015