Le Miroir, luglio 1916, trincea tedesca fotografata dopo l'attacco anglo-francese del 1 luglio 1916 |
L'effetto di un bombardamento sull'uomo
Una testimonianza di Edlef Koppen.
L'offensiva anglo-francese sulla Somme del 1 luglio 1916 fu
preceduta da un bombardamento che durò una settimana e che doveva spianare la
strada all'attacco della fanteria. Questo obbiettivo fallì e la battaglia si
ridusse ad un massacro che durò per tutta l'estate; i caduti, da entrambe le
parti, sono stati valutati attorno ad 1.400.000 uomini. Ma cosa avviene durante
un bombardamento e il soldato non può abbandonare le
proprie posizioni?
Le Miroir, luglio 1916: un posto di osservazione tedesco distrutto |
Lo scrittore tedesco e autore di trasmissioni radiofoniche Edlef
Koppen, partecipò alla grande guerra dal 1914 sino al 1918 in qualità di
artigliere; più volte ferito fu, verso la fine della guerra, internato in un
manicomio militare per essersi rifiutato di eseguire un ordine che avrebbe provocato la
morte dei suoi uomini. Nel 1930 Koppen pubblicò il romanzo Bollettino di guerra in cui si raccontano le vicende del giovane
Adolf Reisiger che si trova immerso nell'universo della guerra. Questo romanzo
chiaramente autobiografico è uno dei più importanti esempi della letteratura di
guerra ed è scritto nello stile moderno in cui si mescolano le vicende del
soldato Reisiger a fatti di cronaca, comunicati dei comandi e articoli di
giornali. Per il suo contenuto altamente antimilitaristico e pacifista Bollettino di guerra fu proibito dalla
censura nazista e Koppen morì nel 1939 di tubercolosi, provocata anche dalle
ferite subite nel corso della guerra. Abbiamo pensato di accompagnare alcune
fotografie pubblicate dalla rivista francese Le Miroir nelle settimane seguenti
l'attacco del 1 luglio del 1916 a un breve estratto del romanzo Bollettino di guerra, in cui si descrivono i momenti di un bombardamento notturno sulle linee tedesche subito da Koppen e dai
suoi compagni. A tutti coloro che voglio capire cosa fu l'esperienza dei
soldati nel corso della Prima Guerra Mondiale, raccomandiamo la lettura di Bollettino di guerra di Edlef Koppen.
"...Il nemico sta bombardando. S'innalzano dei razzi
luminosi, su tutto l'orizzonte razzi luminosi, razzi rosso fragola. Ordine del
capitano Siebert, trasmesso dalla linea telefonica umana al tenente Rossdorf:
-Batteria a fuoco rapido, un pezzo a mille, un pezzo a ottocento metri.- Il
messaggio ha bisogno di molto tempo per giungere alla batteria. Reisiger guarda
all'indietro, aspetta, aspetta, aspetta. - Grazie a Dio, la batteria fa fuoco.
Si levano razzi luminosi, fino dove il cannocchiale da campo riesce a ruotare:
razzi rosso fragola. Va bene. La batteria sta facendo fuoco..."
Le Miroir, agosto 1916 |
"...Il nemico sta bombardando. Anche così, con due
pezzi, la batteria lavora in maniera eccellente. Una volta che il capitano
sbircia all'indietro, le fiamme delle bocche da fuoco lo abbagliano.. Favoloso,
che due pezzi riescano ancora a raggiungere una simile rapidità.
-Così, Reisiger, ora guardi lei attraverso il cannocchiale.
Io riposo un attimo. é proprio un inferno qui, non è vero?-
In quel momento un uomo della linea telefonica umana si
precipita nell'osservatorio: - Messaggio del tenente Rossdorf: la batteria ha
ormai soltanto un pezzo. Il pezzo esterno destro è stato centrato. Capopezzo e
artiglieri sono morti.- Il tenente chiede se può sgombrare la postazione. Dice
che il terzo pezzo può tranquillamente restare dov'è. Si potrebbe recuperarlo
domattina. E chiede se non può tornare indietro anche il signor capitano-.
In quel mentre un secondo uomo della linea telefonica umana
si precipita nell'osservatorio, grida:-Il tenente Rossdorf è appena caduto,
manda a dire il sottufficiale Schulz. Sono vivi...-
Il posto d'osservazione s'illumina, s'inarca. Il capitano e
Reisiger vengono schiacciati a terra. Quando si alzano di nuovo i due uomini
della staffetta sono dietro di loro, morti. Ora è la fine. Arriverà ancora un
terzo messaggio?..."
Le Miroir, luglio 1916 |
"...Il nemico sta bombardando. E' chiaro come se fosse
giorno. Ciò dipende dal fatto che nelle immediate vicinanze del posto
d'osservazione si levano ininterrottamente altre fiammate. Si, davvero sta
arrivando qualcuno. Reisiger afferra il capitano per una manica. Con un muggito
selvaggio, disumano, animalesco un uomo
corre attraverso il fuoco a tappeto. Spinge i morti di lato. Si leva una
fiammata. Reisiger vede il volto di Winkelmann, bianco come al neve. Lo conosce
benissimo. Per sette ore la notte prima era stato davanti al suo. E' stralunato.
Winkelmann si butta in avanti. lampeggia. Si vede che Wikelmann è tutto
sbrindellato, da capo a piedi. L'uniforme sventola sui lati, il petto è nudo,
la pancia è squarciata, tra le mani regge le sue viscere. Grida, e grida.
Reisiger urla verso di lui: -Winkelmann-Karl!- Uno squarcio di luce. Winkelmann
inciampa. Cade direttamente sul fondo del posto di osservazione, sopra a
Reisiger. Sopra a Reisiger si rovescia la sua pancia calda. Questi sente che il
capitano sta dicendo qualcosa. Il nemico sta bombardando..."
Da "Bollettino di guerra" di Edlef Koppen, pagg.
262-263, Edizioni Oscar Mondadori, marzo 2008.
Le Miroir, luglio 1916. |
Nella didascalia che accompagna questa fotografia leggiamo:
"Il nostro attacco sul fronte della Somme del 1° luglio
ci aveva portati davanti a Estrées, a sud di Fay e, tre giorni più tardi, le
nostre truppe consolidando le posizioni conquistate, conquistarono questo villaggio
e nello stesso tempo quello di Belloy. La preparazione di artiglieria era stata
così completa che le linee tedesche
sembravano distrutte da un terremoto. Ci si può rendere conto di ciò da queste
fotografie con dei cannoni tedeschi interamente distrutti nel corso del
bombardamento."
Il commento alla fotografia è chiaramente consolatorio:
l'offensiva della Somme che doveva mettere fine alla guerra o avviarne la sua conclusione, si risolse in un ennesimo fallimento.