martedì 27 aprile 2010

L'assegnazione del premio di 15.000 franchi

La fotografia comparsa sul N° 75 di Le Miroir è unica nel suo genere: mostra soldati francesi colpiti da un proiettile di artiglieria mentre vanno all'assalto delle linee tedesche. E' autentica? Sull'intera fotografia della Prima Guerra Mondiale pubblicata dalle riviste, pesa il dubbio della falsità. Potrebbe essar stata eseguita nelle retrovie e documentare un incidente oppure potrebbe essere frutto di un abile ritocco fotografico. I soldati che saltano in aria sono uccisi dal fuoco amico? Non è possibile rispondere a queste domande. Quello che sappiamo è che essa venne pubblicata. E questo è importante. La guerra mondiale che si credeva finisse a Natale del 1914, non finisce e per questo bisogna convincere la gente a resistere sino alla vittoria finale. Quale strumento migliore della fotografia? Dall'agosto 1914 in poi, è sempre il corpo del nemico ucciso ad essere mostrato al pubblico per accreditare l'immancabile vittoria. In questo caso un premio viene assegnato ad una fotografia in cui si vedono soldati francesi che muoiono eroicamente mentre vanno all'assalto. Non succederà mai più. La pubblicazione di questa fotografia è un caso unico di morte in diretta per testimoniare l'eroismo dei combattenti.
Sul numero 124 del 9 aprile 1916 compare di nuovo la fotografia vincitrice del premio di15.000 franchi, quello che Le Miroir aveva promesso di assegnare nel corso del conflitto. Il vincitore è un tenente, sottotenente nel 1914, epoca in cui eseguì la fotografia. Ritira il premio e firma la ricevuta la sorella dell’interessato, si chiama madame Leaderich.
Abbiamo già descritto questa fotografia di guerra vera che Le Miroir assicura di riprodurre "sans aucune retouche" sul numero 75 del 1915. Vediamo come venne eseguita nel racconto che ne fa lo stesso autore.
“C’est à la fin de novembre 1914, écrit-il, que les dragons exécutèrent cette charge, peu de jours après avoir été dotés de la baïonnette. Ils avaient reçu la mission d’occuper un bois où se trouvait l’ennemi; il était environ 15 heures, temps affreux, les prés tout remplis d’eau. Tout en courant, j’avais préparé mon appareil pour photographier cette première charge des dragons armés de la baïonnette, lorsqu’un obus éclata en avant de moi, à peu de distance, tuant deux hommes que l’on voit à terre sur la photo. J’eus le temps de presser sur le bouton de l'objectif à l’instant de l’éclatement et, continuant la charge, je ne songeai à tourner le rouleau qu'à la fin de la journée, après la conquête du bois.”
"E' alla fine di novembre del 1914 che i dragoni eseguirono questo attacco, pochi giorni dopo esser stati dotati di baionetta. Avevano ricevuto l'ordine di occupare un bosco in cui si trovava il nemico. Erano circa le 3 del pomeriggio, tempo brutto, i prati pieni d'acqua. In fretta avevo preparato il mio apparecchio per fotografare questa prima carica alla baionetta dei dragoni, quando un proiettile scoppiò a poca distanza uccidendo i due uomini che si vedono sulla fotografia. Ebbi il tempo di schiacciare il pulsante nel momento dello scoppo e, continuando la carica, non cambiai il rullo che alla fine della giornata, dopo la concuista del bosco."
Nauralmente il bosco è stato conquistato, non poteva che essere altrimenti...

mercoledì 21 aprile 2010

1915 fotografia vincitrice primo premio 15000 franchi messo in palio da Le Miroir

Questa fotografia venne pubblicata sul numero 75 della rivista Le Miroir e mostra un momento di guerra vera, con un assalto dell'esercito francese verso un bosco occupato dai tedeschi. Siamo nel 1915, Le Miroir ha da poco lanciato un concorso fotografico sulle migliori fotografie di guerra inviate dai soldati al fronte. I premi sono da 250, 500 e 1000 franchi, più due premi speciali da 15000 e 30000 per le migliori fotografie in senso assoluto. Il premio da 15000 franchi è vinto da un sottoufficiale che fotografa all'inizio di un azione. Del secondo premio che la rivista promette di assegnare alla fine della guerra, non c'è traccia nei numeri seguenti all'11 novembre 1918 e in quelli del 1919. Nel prossimo articolo il racconto dell'autore anonimo e un commento a questa fotografia.

martedì 20 aprile 2010

Presentazione

Cari amici,
questo spazio intende contribuire alla conoscenza della fotografia della Prima Guerra Mondiale.
Le ricerche da me effettuate si basano su materiale raccolto per la formazione di una collezione fotografica sul XIX° e XX° secolo. La Prima guerra Mongiale è stata la prima guerra totale della storia e in cui si è dispiegata tutta la forza della civiltà industriale che si era accumulata nei decenni precedenti: l'invenzione della fotografia fa parte delle grandi "meraviglie" della seconda rivoluzione industriale e il suo uso nelle attività umane era cresciuto nei settanta anni che avevano preceduto la Prima Guerra Mondiale. Nel 1914 la fotografia era pronta a raccontare una guerra completamente inedita ed a sostituire l'illustrazione di tipo pittorico. L'intenzione è descrivere non solo i risultati delle mie ricerche, ma anche aprire una finestra di confronto con altri ricercatori che si muovono sulle tematiche dell'uso dell'immagine nel corso dei conflitti e sul potere di convinvinzione che la fotografia ha acquisito durante il XX° secolo. La collezione di fotografie d'epoca si divide in due parti: la prima raccoglie immagini riguardanti la vita della società ottocentesca europea sino alla prima metà del Novecento; la seconda riguarda l'immagine fotografica della Prima Guerra Mondiale attraverso alcune riviste italiane, francesi e tedesche che vennero pubblicate nel corso della guerra e album personali realizzati da ufficiali e soldati al fronte. Questi album ci giungono per la maggior parte anonimi e rappresentano un capitolo molto importante per una storia sociale della fotografia. Il mio interesse verso la fotografia della Prima Guerra Mondiale, deriva dalla passione per la storia, dalla mia attività professionale e dall'esigenza di comprendere i meccanismi del consenso che portarono gli europei a massacrarsi fra loro in un conflitto che produsse il declino dell'Europa. Nel corso del 2005 ho curato, presso il Museo della Guerra di Rovereto, la mostra "Soldati fotografi-fotografie della Grande Guerra sulle pagine di Le Miroir", ho collaborato a diverse riviste, tra cui Grande Guerre Magazine, Millenovecento e AFT, pubblicazione semestrale degli Archivi Fotografici Toscani. Alla rivista Le Miroir dedicherò in seguito un'apposita pagina. La fotografia della Prima Guerra Mondiale è definita dagli storici come una fotografia "senza autori", ritengo che sia necessario studiarla anche per dare a questi "reporter inconsapevoli" il riconoscimento che meritano nella storia dell'immagine.
Stefano Viaggio